donne chiesa mondo - n. 74 - dicembre 2018

DONNE CHIESA MONDO 32 DONNE CHIESA MONDO 33 Il femminismo di san Paolo di R OMANO P ENNA I l tema del ruolo delle donne nelle lettere di san Paolo ha suscitato negli ultimi anni grande interesse, con una bibliografia che almeno ne documenta la complessità. Del resto, alcuni casi sono stati trattati su questo giornale con magistrale competenza dalla decina di autrici che vi si sono succedute e che citerò più avanti. Ora intendo qui richiamare i dati principali riguardanti il “femmi- nismo” di Paolo documentato nelle sue lettere autentiche, a prescin- dere da quelle della posteriore tradizione paolina dove per la verità il tono sull’argomento cambia (come in 1 Timoteo 2, 9-15). Probabilmen- te è sulla base di questi altri testi che qualcuno anni fa definì Paolo come «il maschio più sciovinista di tutti i tempi». Eppure già nel IV secolo un rappresentante di prim’ordine dei padri della Chiesa come san Giovanni Crisostomo, a commento del passo della Lettera ai Ro- mani dove di una certa Maria si dice che «ha faticato molto per voi» ( Romani 16, 6), scriveva senza mezzi termini: «Di nuovo Paolo esalta e addita a esempio una donna, e di nuovo noi uomini siamo som- mersi dalla vergogna! O meglio, non solo siamo sommersi dalla ver- gogna, ma siamo anche onorati. Siamo onorati, infatti, perché abbia- mo con noi donne del genere; ma siamo sommersi dalla vergogna, perché siamo molto indietro al loro confronto». In effetti, dichiarazioni polemiche come quella ricordata, non solo non colgono nel segno, ma suscitano un senso di rammarico per l’in- comprensione che vi sta a monte. E viene voglia di fare come Dioge- ne il Cinico che, vedendo un arciere incapace di centrare un obietti- vo, «si sedette vicino al bersaglio dicendo: “Lo faccio perché non mi colpisca”». Fuor di metafora, è davvero meglio mettersi dalla parte di Paolo per non essere centrati da chi cerca di colpirlo, visto che lo fa inutilmente sbagliando bersaglio! Il fatto è che una serie di passi epi- stolari rivelano un femminismo davvero interessante, come ora andia- mo a vedere. Relativizzazione del genere . Alla base c’è l’affermazione quanto mai eloquente e sorprendente che Paolo fa nella Lettera ai Galati dove espone un principio fondamentale: «Tutti quanti siete stati battezzati in Cristo avete rivestito Cristo. Non c’è giudeo né greco, non c’è schiavo né libero, non c’è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno solo in Cristo Gesù» (3, 27-28). Vengono così annullate tutte le differenze o meglio le contrapposizioni: culturali, sociali, e persino sessuali. In quest’ultimo caso, l’apostolo non intende certo affermare che tra i cristiani si verifichi il superamento del dato creaturale della distinzione dei generi (ben stabilito in Genesi 1, 27). Su questa distin- P AOLO E LE DONNE

RkJQdWJsaXNoZXIy