donne chiesa mondo - n. 72 - ottobre 2018

DONNE CHIESA MONDO 10 DONNE CHIESA MONDO 11 Elizabeth Cady Stanton, è stata quella di avere il diritto di studia- re e quindi commentare i testi sacri. Nell’ambito della Chiesa cat- tolica questo risultato è stato ottenuto solo dopo il concilio Vatica- no II — ricordiamo en passant che il commento di Teresa d’Ávila al Cantico dei cantici non ha potuto essere pubblicato perché Teresa uffi- cialmente non aveva il permesso di accedere al testo! — e ha fruttifi- cato in modo ricco e sorprendente. Se pure ovviamente con valore discontinuo, i contributi femminili all’interpretazione della Bibbia, e in particolare del Nuovo Testamen- to, sono stati ricchi, talvolta rivoluzionari, sia nel far riconoscere fi- nalmente la fitta presenza di donne nei testi evangelici, e il rapporto libero e importante che Gesù ha stabilito con loro, sia nel guardare ai testi nel loro complesso con occhi nuovi e capaci di scorgere aspet- ti trascurati finora. Peccato che questo lungo e felice lavoro, che or- mai costituisce un insieme veramente importante, non sia arrivato al corpo sacerdotale né faccia parte ufficiale dell’insegnamento nei se- minari. Quante volte dovremo ancora ascoltare omelie in cui non si presta alcuna attenzione al fatto che la samaritana è una donna? Se questo apporto delle donne, se pure ancora ufficialmente sotto- valutato, si può considerare un dono straordinario per la vita della Chiesa, non è altrettanto positivo il bilancio che dobbiamo fare dell’aspetto più “politico” dell’impegno “femminista” delle donne cattoliche. Se non c’è infatti dubbio — e questa analisi è condivisa da tutte le donne che sono impegnate all’interno della Chiesa, religiose comprese — che si tratta di una struttura rigidamente patriarcale all’interno della quale è concesso alle donne solo un contributo mol- to secondario, sempre sottoposto al vaglio delle gerarchie e guardato con un certo sospetto o con sufficienza, diverse sono invece le strate- gie proposte e messe in atto, almeno parzialmente, per cambiare que- sta situazione. Una parte delle donne cattoliche sensibile a questo problema — e non sono poche — ha cercato di trasferire all’interno della Chiesa le analisi e le modalità di lotta delle femministe del mondo laico, a loro volta mutuate e spesso sostenute dagli schieramenti di sinistra. Que- ste consistono, ovviamente, in un progetto di crescita di potere all’in- terno dell’istituzione: molte infatti pensano che l’obiettivo primario sia il sacerdozio femminile, cioè la base del potere, quale unico modo di trasformare l’istituzione. Comunque, affinché la voce delle donne — che non viene ascoltata neppure per i nodi che principalmente le coinvolgono, come la famiglia e la sessualità — acquisti autorevolez- za, quasi tutte propongono che, pur senza il sacerdozio, le donne do- A pagina 8 Elizabeth Cady Stanton in una illustrazione di Dyanne Di Salvo A destra René Magritte «L’histoire centrale» (1928)

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