donne chiesa mondo - n. 71 - settembre 2018

DONNE CHIESA MONDO 14 DONNE CHIESA MONDO 15 po i fatti del maggio 1968, che, tra le altre cose, scatenarono la rivo- luzione sessuale. A quel tempo esisteva una forte pressione da parte di alcuni mass media e gli esperti divulgavano predizioni demografi- che pessimistiche e allarmistiche che la realtà ha poi smentito. Perciò fenomeni come la rivoluzione sessuale, il femminismo radicale, il pensiero materialista e la mentalità del controllo della natalità, diffusi in vari paesi, rappresentavano una seria sfida per i credenti che si univano al dibattito sull’invenzione della pillola anticoncezionale e sui diversi metodi anticoncezionali artificiali. È evidente che la delicatezza del problema e la complessità del contesto portarono Paolo VI , mentre il concilio era ancora in cor- so, a occuparsi personalmente dello studio e della risoluzione della questione. In quel contesto Papa Montini, dopo una lunga riflessio- ne, riaffermò la visione cristiana della sessualità, in cui il Creatore ha unito due dimensioni di significato e di valore, che l’enciclica chiama «significato unitivo» e «significato procreativo». Questa connessione non si può disarticolare senza che ne risentano entrambe le dimen- sioni, e non solo quella che si desidera escludere. Mentre nei paesi ricchi transatlantici, e soprattutto negli Stati Uniti, si discuteva e si criticava la Chiesa, l’America latina non partecipava attivamente al dibattito, sebbene la ricezione dell’enciclica fosse stata comunque buona. L’anno di pubblicazione dell’enciclica è lo stesso della confe- renza di Medellín, con la prima sessione a luglio e la seconda ad agosto-settembre. Perciò i vescovi dell’America latina prestarono par- ticolare attenzione alla questione demografica del continente. Posero chiaramente l’enfasi sull’interpretazione socio-demografica, ma inclu- sero anche una dimensione pastorale che teneva conto delle reazioni ecclesiali più attente alle coppie concrete, con accenti in completa sintonia con le future tre parole chiavi di Francesco in Amoris laetitia , «accogliere, accompagnare, discernere». L’America latina offre in una prima visione d’insieme, un panora- ma apparentemente uniforme, con un denominatore comune: è una regione che s’identifica come società cristiana, con una cultura di ba- se latina e una prevalenza di popolazione ispanofona. Esiste una sto- ria comune, apparentemente simile: la colonizzazione avvenuta in di M ARÍA L UISA A SPE A RMELLA A lla fine di luglio del 1968 la Chiesa cattolica intervenne in modo de- cisivo nel dibattito internazionale con la pubblicazione dell’enciclica Humanae vitae . Il documento papale ammetteva il metodo di pro- creazione responsabile e denunciava gli interventi che si realizzavano in nome dell’«esplosione demografica», mettendo ben in chiaro che il problema del sottosviluppo mondiale, e soprattutto di quello lati- noamericano, non era il tasso di natalità ma la distribuzione della ric- chezza. L’enciclica Humanae vitae fu preceduta da cinque anni di at- tenta analisi da parte del Papa, con ogni sorta di domanda posta e connessa alla regolazione della natalità. Parte di questa analisi fu affi- data a un gruppo di studio formato da ecclesiastici ed esperti, comu- nemente noto come Commissione papale sul controllo della natalità. Quel gruppo di studio, formalmente chiamato Commissione pon- tificia per lo studio della popolazione, della famiglia e della natalità, fu costituito da Papa Giovanni XXIII il 27 aprile 1963, sei mesi dopo l’inizio del concilio Vaticano II . Contrariamente a un’opinione molto diffusa, il suo proposito non era di riformulare la dottrina della Chie- sa rispetto alla contraccezione, bensì di aiutare la Santa Sede nella eletta provinciale della sua congregazione. Fa parte del comitato di redazione di «donne chiesa mondo». Suor Burns e l’ Humanae vitae Si intitola « Come l’ Humanae vitae ha aiutato una suora a trovare la sua voce femminista » l’articolo che suor Helena Burns ha scritto su «America», la rivista statunitense. «Da giovane donna, rigettavo completamente la maggior parte degli insegnamenti della Chiesa e pensavo di abbandonarla. Ritenevo che fosse un’istituzione draconiana che opprimeva le donne, che le volesse scalze e incinte, sedute e zitte. E credevo che fosse invece la cultura secolarizzata a dare alle donne dignità e diritti. Ma lentamente, ho dato alla Chiesa cattolica una seconda possibilità. Ho iniziato a leggere, studiare e ascoltare intelligenti donne cattoliche che hanno trovato la liberazione negli insegnamenti della Chiesa. E ho >> 19 >> 12 L’ ENCICLICA IN A MERICA LATINA Riflettere da un altro punto di vista preparazione della pros- sima conferenza patroci- nata dalle Nazioni Unite e dall’Organizzazione mondiale della sanità. Paolo VI pubblicò la Hu- manae vitae due mesi do-

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