donne chiesa mondo - n. 68 - maggio 2018

DONNE CHIESA MONDO 24 DONNE CHIESA MONDO 25 stato timido e cauto. Tuttavia, per la loro forza e centralità, hanno pian piano acquistato forza e negli anni Novanta sono diventati grandi sfide per la teologia elaborata dalle donne. Sfide ancora pre- senti in questo inizio del nuovo secolo. Si tratta del tema dell’etica e della morale relative ai diritti ripro- duttivi e alla sessualità. C’è tutto un universo da esplorare a tale ri- guardo, universo che ha acquisito nuova forza e nuovi elementi, so- prattutto per le teologhe cattoliche, con l’enciclica di Papa Giovanni Paolo II Evangelium vitae . Già negli anni ottanta, risultava evidente alle donne che la sfida di pensare la loro corporeità, sessualità e fe- condità alla luce della Rivelazione cristiana e in dialogo con il magi- stero della Chiesa era una missione alla quale non si potevano sot- trarre. E a essa si sono dedicate e continuano a dedicarsi con corag- gio e speranza. Un altro tema è più legato al campo dell’ecclesiologia: la questio- ne dei ministeri. Tutte le donne coinvolte in un servizio ecclesiale provano ogni giorno sulla propria pelle quanto siano urgenti una ri- flessione e una pratica che rispondano ai desideri del popolo di Dio in merito. Negli anni ottanta, le donne hanno cominciato effettivamente ad assumere vari ministeri nelle comunità. Negli anni novanta hanno continuato ad approfondire questa pista aperta e a cercare cammini fecondi, seppur non sempre facili, per ampliare lo spettro delle con- quiste possibili e promettenti che avrebbero permesso sempre più alla donna cristiana di trovare un cammino nello spazio ecclesiale, così da consentirle di passare dall’ambito domestico a quello pubblico. È a partire da questi punti centrali e cruciali che vediamo delinear- si il futuro della donna nella Chiesa in Brasile nel terzo millennio già iniziato. In questa fase innovativa già inaugurata, c’è un aspetto ca- ratteristico che non si può ignorare: nonostante una realtà quotidiana dura, se non addirittura opprimente, esse sono piene di speranza e di fiducia. Per tutte, la vita e il mondo non si presentano minacciosi o distruttivi ma, al contrario, carichi di possibilità di vivere e di costrui- re qualcosa più grande e più buono di ciò che è stato e che si è vis- suto finora. Sempre più forte è in loro la consapevolezza che l’oppressione di cui sono spesso vittime, in casa e nella società, non è la volontà di Dio. Dio per loro è qualcuno sperimentato molto positivamente, qualcuno che vuole trasformarle e che nella realtà le trasforma pro- fondamente aiutandole nel difficile e affascinante passaggio dall’am- bito domestico a quello pubblico. miglia. Il fatto che la Chiesa in Brasile, in molte sue diocesi, abbia adottato il modello ecclesiale delle Ceb (comunità ecclesiali di base), accanto e oltre al modello tradizionale della parrocchia, dove i servizi erano troppo concentrati nelle mani del sacerdote, ha permesso a molte donne di esercitare capacità di coordinamento e doti direttive e organizzative. Oggi nella Chiesa si vedono invece sempre più donne a capo delle comunità, donne agenti di pastorale impegnate, responsabili di un intero gruppo di persone, che cercano di soddisfarne i desideri e di articolare nel miglior modo possibile il loro accesso ai beni offerti dalla Chiesa. Anche nel campo della spiritualità, la presenza delle donne è cre- sciuta in modo considerevole. Laiche o religiose, sono innumerevoli oggi in Brasile le donne che si dedicano alla predicazione di ritiri, all’accompagnamento spirituale delle persone, alla produzione di ma- teriale che aiuti a organizzare in modo positivo la preghiera e la li- turgia ai più diversi livelli. Sono notevoli i frutti prodotti da queste maestre spirituali, che aiutano tanti uomini e donne, secondo la pro- pria percezione femminile di Dio e la loro esperienza dello Spirito segnata dal modo d’essere femminile. Ci sono inoltre le teologhe. Dopo il passaggio complesso di sco- perta di se stesse e del proprio ruolo all’interno della comunità teolo- gica, un sempre maggior numero di donne oggi frequenta gli istituti di teologia, conseguendo diplomi accademici o esercitando il ministe- ro dell’insegnamento e della ricerca teologica. La loro produzione teologica sta raggiungendo un livello di maturità sempre più alto, non solo o principalmente sul tema della donna, ma su tutti i temi della teologia, esaminati ed elaborati nella prospettiva e nell’ottica femminile. Docenti e scrittrici, ricercatrici e intellettuali di peso e di spessore, le donne teologhe oggi consentono già di dire che la teologia in Bra- sile sarebbe impensabile senza il loro contributo. Se non ci fossero, verrebbe a mancare una parte importante di riflessione, un approccio fondamentale ai problemi su cui riflettere, un respiro unico che solo esse possono dare ai temi tanto antichi ma sempre attuali del mistero cristiano. Tra i temi cari alle donne che operano nella Chiesa in Brasile, soprattutto alle donne teologhe, oltre a quello dell’identità della don- na e a tutti gli argomenti teologici e biblici pensati a partire dall’otti- ca femminile, vorremmo sottolinearne altri due che ci sembrano par- ticolarmente importanti, controversi e delicati — ecclesialmente par- lando — in cui l’approccio iniziale da parte delle donne cristiane è A pagina 21 Candido Portinari «Catechesi» (1941) Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli stati, a chiudere il convegno con un intervento molto personale: Gallagher ha infatti ripercorso i suoi anni nel servizio diplomatico della Santa Sede in Libia, Burundi, Guatemala e Australia raccontando il lavoro indomito e coraggioso di tante suore. «Le religiose nel mondo stanno facendo un lavoro magnifico con grande passione e tenerezza . E hanno il coraggio di andare in posti dove noi uomini forse abbiamo paura di andare. Portando la compassione di Gesù per le persone in difficoltà» ha detto Gallagher . Un riconoscimento importante, a conclusione di una giornata di lavori dalla quale sono emersi — come ha ricordato la giornalista inglese di Radio Vaticana Philippa Hitchen, moderatrice dei lavori — anche i piccoli semi di speranza che qua e là stanno finalmente dando, timidamente e tra mille problemi nuovi e antichi, alcuni frutti. >> 21

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