donne chiesa mondo - n. 66 - marzo 2018

DONNE CHIESA MONDO 30 DONNE CHIESA MONDO 31 «S alutate Andronico e Giunia, miei parenti e compagni di prigio- nia; sono degli apo- stoli insigni che erano in Cristo già prima di me» ( Lettera ai Roma- ni 16, 7). Nel capitolo finale della sua lettera ai Romani Paolo salu- ta un gruppo di uomini e donne che sembrano essere i responsabili di diverse comunità (chiese domestiche). Tra i quasi trenta nomi pro- pri che menziona figurano nomi di donne e di uomini, alcuni dei quali presentati come coppie. Nel versetto 7 Paolo saluta Andronico e Giunia, due nomi che sembrano designare una coppia che potremmo assimilare a quella menzionata nel versetto 3, composta da Prisca e Aquila. Tuttavia il genere del nome Giunia è stato al centro di un intenso dibattito. Anche se le edizioni attuali nelle lingue parlate lo traducono al fem- minile, ci sono stati momenti, e alcuni non molto lontani nel tempo, in cui il nome greco che appare nei manoscritti era tradotto al ma- schile, come Giunio. È molto interessante chiedersi perché e su quale base. Le traduzioni attuali del Nuovo Testamento dipendono dalle edi- zioni critiche del testo greco che rivedono e selezionano le lezioni dei manoscritti greci antichi di cui disponiamo. Manoscritti diversi per qualità e antichità. La critica testuale è una scienza complessa e spe- cializzata, ma non esente da premesse metodologiche, e talvolta ideo- logiche, che vanno esplicitate. Il caso di Giunia, trasformata in Giu- nio, ne è un buon esempio, come vedremo di seguito. Il nome all’accusativo Iounian del versetto 7 è stato oggetto di una qualche incertezza testuale: in vari manoscritti appare infatti riporta- to in modi diversi. A volte è scritto Ioulían (Giulia), ma ancora più curioso e significativo è il cambiamento dell’accento (acuto o circon- flesso) posto su questo nome in alcune edizioni critiche che fondano le proprie scelte su diversi manoscritti. L’attribuzione di un accento piuttosto che un altro su un nome non è ininfluente: di fatto un ac- cento circonflesso sull’ultima sillaba indica che quel nome deve essere letto come maschile, mentre un accento acuto sulla penultima sillaba indica che quel nome è molto probabilmente femminile. Ebbene, nel caso di Iounian , le edizioni critiche hanno mantenuto la lettura ma- schile (con l’accento circonflesso) dal 1927 (edizione di Erwin Nestle)

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