donne chiesa mondo - n. 65 - febbraio 2018
DONNE CHIESA MONDO 28 DONNE CHIESA MONDO 29 stava diffondendo. Grande occasione per sac- cheggi e vendette. Molti cristiani fuggirono, ma Apollonia non volle muoversi. Come sempre aveva troppo da fare, anche per mettersi in sal- vo. Una commissione imperiale chiamava i cit- tadini uno ad uno, e chiedeva di sacrificare agli dèi. Chi rifiutava, veniva accusato come seguace di Gesù, e giustiziato. Ampelio corse a denun- ciare Apollonia: non solo praticava la religione proibita, ma la insegnava ai bambini, aveva in- fettato tutto il quartiere, era pericolosa… Per arrestare quella piccola donna venne un drappello di soldati romani, con le lance. Li precedeva Ampelio, che volle incatenarla di per- sona. Per tutto il cammino, lui non smise mai di cantare vittoria. — Ora non ridi più, eh? Avanti, perché non ti fai una bella risata? Fu portata davanti alla commissione. Le chie- sero di rinnegare il Cristo. Lei si rifiutò, e dalla folla si levò un grido d’ammirazione. Allora Ampelio si lanciò su di lei con una tenaglia in mano, e le strappò i denti. Muta, insanguinata, Apollonia fece ancora se- gno di no. La minacciarono di bruciarla viva. Ampelio con la torcia diede fuoco al rogo, spiando con voluttà la paura nel suo viso. — Allora? Continui a ostinarti? Lei guardò il rogo che ardeva impetuoso. Fe- ce segno che le togliessero le catene. — Ah! Hai ceduto, eh? — esclamò Ampelio, mentre il riflesso del fuoco arrossava il suo viso maligno. Trionfante, le tolse le catene. Appena sciolta, Apollonia con un balzo si lanciò sul rogo e bruciò, liberandosi dei suoi persecutori. Ampelio vide tra le fiamme un’ulti- ma volta il sorriso di lei, lo scintillìo di quei denti che le aveva strappato. Non si sente mai dire Sant’Apollonia aiutami! Ma il culto dura nei secoli. Quelli che soffrono per via dei denti si rivolgono a lei, che avendo- ne tanto sofferto li capisce. Un suo dente fu re- liquia preziosa, e si moltiplicò a tal punto, che quando Pio VI ordinò di requisire le false reli- quie, furono raccolti tre chili di denti della san- ta. In alcune regioni d’Italia e di Spagna sant’Apollonia si trasforma in un topolino, che in cambio del primo dente lascia un dono. Una santa del gioco, una santa dei bambini. Quella prima volta, il dentista non mi fece male. L’autrice Barbara Alberti, scrittrice, vive a Roma. La sua produzione è eclettica, tesa a combattere un’immagine perdente del sesso femminile. Le opere che ha pubblicato sono diverse fra loro, vanno dal picaresco Memorie malvage (1976) al meditativo Vangelo secondo Maria (1979), a prove maggiormente venate di umorismo e provocazione come Il signore è servito (1983), Povera bambina (1988), Parliamo d’amore (1989), Delirio e Gianna Nannini da Siena , entrambe del 1991. Nel 2003 ha pubblicato Gelosa di Majakovskij (Premio Alghero Donna) e Il principe volante , in cui ha raccontato la vita di Antoine de Saint- Exupéry. È anche autrice di numerose sceneggiature cinematografiche, tra cui Il portiere di notte di Liliana Cavani (1974) e di testi teatrali ( Ecce homo ). Nel 2017 ha scritto a puntate, con grande passione, sull’Osservatore Romano, Fratello Francesco, sorella Chiara . P AOLO E LE DONNE Priscilla: una donna in primo piano di C HANTAL R EYNIER
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