donne chiesa mondo - n. 65 - febbraio 2018

DONNE CHIESA MONDO 18 DONNE CHIESA MONDO 19 ne a poggiare per primo il piede destro. Si inizia col baciare la prima türbe tre volte, alternando labbra e fronte con un movimento oscilla- torio. Si continua baciando le teste di tutte le altre türbe , per poi de- dicarsi ai piedi delle stesse. Durante questo movimento circolare il volto non va mai voltato alle türbe . Alla fine di questo giro il fedele può inginocchiarsi per una preghiera, per leggere a bassa voce una pagina del Corano oppure accendere una candela negli appositi spa- zi. In alcune occasioni abbiamo potuto osservare che i fedeli per tre volte giravano intorno alle türbe , oppure sfogliavano simbolicamente il Corano, senza leggerne alcun passo. Infine, non è raro trovare del- le foto di persone, solitamente giovani, vicino alle tombe. I bambini che accompagnano le madri solitamente seguono il rituale laddove possibile, altrimenti aspettano in disparte. I motivi che spingono le donne a recarsi presso le tombe sono va- ri: benedizione, sostegno spirituale o aiuto materiale. Il santo può con la sua baraka (potere soprannaturale) aiutare le famiglie con pro- blemi di salute o economici. Visitare una tomba può essere, inoltre, di buon auspicio, cioè avere un influsso positivo sulla sorte di un evento importante, oppure in generale. Il sostegno chiesto al santo non è inteso dai fedeli come alternativo o succedaneo a soluzioni di tipo secolare, come ad esempio le cure mediche. Il mondo secolare e l’universo cosmologico a cui si riferisce la tomba del santo sono per- fettamente integrati e legati. Gli albanesi emigrati si recano presso la tomba per una questione di familiarità e appartenenza: sono soprattutto musulmani di origine (non necessariamente praticanti) che trovano nel santo una figura protettrice che veglia su di loro anche nel momento in cui non si tro- vano in patria. Attraverso le visite, gli emigrati ristabiliscono un lega- me con la loro madre patria, anche se raramente assumono tratti na- zionalistici. Alcune fedeli sostano nel giardino adiacente alle tombe per beneficiare dell’influsso benefico della baraka dei santi. Si tratta soprattutto di persone malate, anziane oppure di famiglie con bambi- ni. In particolare, le madri portano i neonati che hanno problemi di sonno, pensando che l’influsso dei santi possa scacciare gli spiriti cat- tivi o le energie negative. Il corpo del santo, nonostante sia morto, rappresenta un dispositi- vo di senso molto potente. L’influsso della baraka che deriva diretta- mente dalla sua vicinanza ad Allah, pervade tutta la türbe . Egli è, dunque, il tramite che santifica e benedice l’ambiente circostante. At- traverso le preghiere e il contatto con la tomba, il fedele si rifà, dun- que, a un ordine cosmico ontologicamente superiore e all’eterna real- tà divina. Il Corano che i fedeli sfogliano simbolicamente durante la preghiera in quanto fonte di sacralità e benedizione (2015, fotografie gentilmente concesse dall’autore)

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