donne chiesa mondo - n. 65 - febbraio 2018

DONNE CHIESA MONDO 12 DONNE CHIESA MONDO 13 Il personaggio di Zaynab è stato percepito in due modi che si ri- flettono negli epiteti con cui viene chiamata dai devoti sunniti e scii- ti. Gli epiteti egiziani traggono origine dalla biografia narrata dagli storici musulmani del medioevo: madre misericordiosa e protettrice dei deboli; il lato della santa più esaltato in Egitto è quello materno. Zaynab è la protettrice delle donne, che si rivolgono a lei per chiede- re intercessione quando hanno problemi coniugali o di fertilità, don- na con cui confidarsi. Zaynab è la sposa, la vergine pura sulla cui tomba vi è un velo nuziale che viene cambiato ogni anno in occasio- ne dei festeggiamenti in suo onore. L’epiteto egiziano per eccellenza è Umm Hashim , “madre di Hashim”, antenato del Profeta noto per la generosità e dal quale Zaynab avrebbe ereditato questa dote. Ancora, madre degli indigenti, madre degli orfani, madre dei deboli: secondo alcuni studiosi, questi epiteti ricordano quelli con cui i cristiani si ri- volgono a Maria, mettendo in luce similitudini tra i culti delle due donne sante. Negli ambienti sufi Zaynab viene chiamata «Presidente dell’assemblea dei santi»: è la signora dall’alto rango che presiede una corte celeste che si riunisce periodicamente per amministrare gli affari dei vivi e risolvere le ingiustizie terrene. Zaynab è molto venerata anche dalle comunità sciite di Libano, Siria e Iran. Secondo la tradizione, è stata la prima a tenere la seduta di lamentazioni per il compianto fratello, cerimonia ancora oggi fon- damentale nello sciismo. La venerazione sciita contemporanea di Za- ynab ha conosciuto un forte impeto durante la rivoluzione iraniana del 1979, quando le figure del dramma di Karbala’ sono state mobili- tate per incoraggiare l’opposizione alla monarchia di stampo occi- dentale e l’instaurazione del regime teocratico. Il personaggio di Za- ynab è stato politicizzato, preso a simbolo della donna musulmana che si oppone al potere ingiusto, esaltando l’eloquenza della «leones- sa di Karbala’», la sua capacità di arringare, di criticare gli oppressori e di autocontrollo di fronte alle sciagure. Zaynab è colei che si pren- de cura dei malati, tanto che nel giorno del suo anniversario ricorre la Giornata nazionale dell’infermiera in Iran. L’aspetto politico della figura di Zaynab era stato però messo in valore già dagli anni sessan- ta nel teatro egiziano più socialmente impegnato, senza alcuna sfu- matura confessionale. Madre dolce che soccorre i suoi figli, protettrice degli oppressi: al- Sayyida Zaynab è una santa di frontiera che ha delle peculiarità con- fessionali ma nello stesso tempo dimostra come la devozione verso la famiglia del Profeta sia il terreno più fertile su cui le differenze dot- trinali tra sunnismo e sciismo si sfumano. Poster sciita raffigurante Zaynab che piange sul corpo del fratello Husayn Le suore della pallavolo italiana È stata l’Agil Volley, società con sede a Novara, ad aggiudicarsi l’ultimo campionato italiano di pallavolo femminile. Perché lo ricordiamo? Perché si tratta di una società unica nel suo genere. Non tanto, e non solo, per il suo nome, che è un acronimo (A per Amicizia, G per Gioia, I per Impegno e L per Lealtà), ma perché si tratta di una società interamente gestita da suore. Presidente e amministratore unico ne è infatti suor Giovanna Saporiti, mentre suor Monica Loro ne è la vicepresidente, oltre che la responsabile delle squadre insieme a suor Barbara Bertori e suor Lorena Garau. Quattro religiose dunque che guidano e si occupano di tutta l’attività organizzativa e agonistica, dal minivolley al campionato, che D AL MONDO >> 17

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