donne chiesa mondo - n. 65 - febbraio 2018

DONNE CHIESA MONDO 10 DONNE CHIESA MONDO 11 Amare la famiglia del Profeta è un dovere per i musulmani e il culto di Zaynab riflette i modi in cui sunniti e sciiti venerano la sacra famiglia. Questo fa della donna una figura che unisce e divide allo stesso tempo. Per i devoti egiziani, questo amore deve essere manife- stato attraverso espressioni gioiose, che si materializzano in canti e poemi sacri, festeggiamenti che si tengono ogni anno in onore della santa al Cairo. Le confraternite sufi, caratterizzate da un forte amore per la famiglia del Profeta, svolgono un ruolo di primo piano nell’or- ganizzazione di queste cerimonie. Il Cairo è la città del mondo musulmano che ha il maggior nume- ro di tombe, reali o presunte, di membri della sacra famiglia. Tra questi vi è Zaynab, sepolta in Egitto insieme al fratello Husayn per- ché, secondo la leggenda, qui è giunta dopo essere stata portata co- me prigioniera di guerra nella corte califfale di Damasco e umiliata pubblicamente dal califfo Yazid in seguito alla battaglia di Karbala’. Secondo le fonti egiziane, allontanata da Damasco, Zaynab avrebbe scelto di trascorrere gli ultimi anni della sua vita in Egitto perché il paese ha dato ospitalità a profeti come Mosè e Giuseppe. Tale leg- genda è stata elaborata per giustificare la presenza della sua sepoltu- ra nel paese; le prime notizie del mausoleo risalgono al XVI secolo e si basano su sogni e visioni di sufi a cui Zaynab era apparsa rivelan- do il luogo della sua sepoltura. L’identificazione della tomba permise alla donna di ricongiungersi simbolicamente a Husayn anche lui se- polto al Cairo, tanto che i due fratelli sono considerati i patroni del Cairo contemporaneo. Secondo la concorrente versione sciita, Za- ynab è deceduta a Damasco, città in cui ha vissuto dopo il tragico evento che ha segnato la sua esistenza. I tentativi di dimostrare la presenza del corpo della santa al Cairo o a Damasco si sono susse- guiti dall’epoca medievale fino a quella contemporanea e dimostrano l’alta reputazione riservata alla donna, santa interconfessionale. “Santa” in questa sede non va inteso in senso cristiano; Zaynab è oggetto di venerazione perché fa parte della nobile famiglia del Pro- feta, non perché è stata definita tale sulla base di miracoli a lei attri- buiti. Si tratta di una santità ereditaria, una perfezione dovuta alla sua nobiltà di sangue e all’eredità della luce spirituale del Profeta che si è trasmessa ai suoi discendenti. Zaynab, inoltre, partecipa della santità di Fatima, che ha vissuto secondo castità e sarà preservata dall’inferno, e alla quale sono attribuiti particolari poteri di interces- sione. I figli di Fatima godono di uno status particolare, come figli del Profeta e dunque immacolati agli occhi dei devoti. La venerazio- ne di Zaynab è legata, infine, all’amore per le donne della sacra fami- glia dell’islam, oggetto di grande ammirazione e modelli femminili da emulare. Mausoleo di al-Sayyida Zaynab a Damasco

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