donne chiesa mondo - n. 64 - gennaio 2018

DONNE CHIESA MONDO 8 DONNE CHIESA MONDO 9 In questo modo le pazienti possono ricevere una terapia persona- lizzata che è risultata più efficace dai test di laboratorio e i risultati sono molto incoraggianti. Progetti per il futuro? Insieme al professor Gian Paolo Dotto, mio marito, abbiamo fon- dato International Cancer Prevention Institute ( ICPI ), un istituto vir- tuale per la prevenzione dei tumori. Oggi la ricerca sul cancro è con- centrata soprattutto sulle terapie, mentre noi vorremmo promuovere linee di ricerca orientate alla prevenzione e offrire opportunità di for- mazione a giovani ricercatori in questo campo tramite questa fonda- zione. Il nostro obiettivo è anche di informare meglio il pubblico e colo- ro che hanno potere decisionale, in quanto siamo convinti che una buona politica ambientale e sociale può tradursi in un rischio minore di sviluppare il cancro. zioni dello sviluppo endocrino o riproduttivo. Inoltre, il rischio si propaga, attraverso gli effetti sulla riproduzione e sullo sviluppo pre e post natale, anche alle generazioni successive. La consapevolezza che già l’embrione in via di sviluppo è esposto agli effetti nocivi delle sostanze immesse nell’ambiente ci attribuisce una grande responsabilità rispetto alle generazioni future. Di fronte a questa situazione abbiamo un urgente bisogno di tro- vare un equilibrio tra gli interessi economici e la salute dei cittadini. Qual è una possibile ricaduta positiva delle sue ricerche sulla salute delle donne? Attualmente stiamo sviluppando un progetto al quale tengo molto proprio perché ci avvicina concretamente alla soluzione di problemi delle singole persone. Si tratta della possibilità di personalizzare la terapia del tumore della mammella attraverso test di risposta ai trat- tamenti eseguiti sui tessuti espiantati dalla paziente. Frida Kahlo «Radici» (1943)

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