donne chiesa mondo - n. 63 - dicembre 2017

DONNE CHIESA MONDO 36 DONNE CHIESA MONDO 37 D onne di diversa età, provenienza ed estra- zione sociale si raccon- tano e si offrono allo sguardo dell’obiettivo senza paura di mostra- re occhiaie, smagliatu- re, cicatrici e chili di troppo: donne normali, colte in pose naturali sono le protagoniste del progetto fotografico in- titolato The Honest Body Project e nato nel 2015, in una piccola città della Florida, da un’idea della fotografa Natalie McCain. Donne, provenienti inizialmente dalla comu- nità di McCain in Florida, hanno raccontato al- la fotografa le loro storie di maternità gioiosa o sofferta, di riscatto dalla violenza subita, di resi- stenza alla malattia attraversata, di depressione da poco lasciata alle spalle, di lutto, di vergo- gna, di lotta contro le convenzioni sociali: le imperfezioni fisiche mostrate, la storia che le ac- compagna vengono a costituire stavolta il loro punto di forza, in quanto cifra di unicità e one- stà, da cui il titolo del progetto. I corpi delle che la rappresentazione sprigiona. I corpi, foto- grafati nella loro “naturale imperfezione”, anzi- ché fisicità deformate si presentano come dei ve- ri e propri “romanzi di formazione”, testimo- nianze di un vissuto spesso dolente e contrasta- to, ma sempre “in divenire”, dunque combattivo e fiducioso. The Honest Body Project dà dunque voce alla reazione delle donne alla tirannia della sperso- nalizzazione, dell’uniformità pena l’esclusione, sottolineando invece, come decisiva, la scelta personale, la sfida alle convenzioni, la fatica quotidiana di realizzare contro tutto e contro A RTISTE Corpi che parlano di E LENA B UIA R UTT donne fotografate, mostrando una bellezza al naturale, rifuggono da ogni “dover essere”, da ogni standard di bellezza imposto da una socie- tà controllata da un potere per lo più maschile, forti di un vissuto di cui la fisicità è specchio. È proprio dal racconto delle donne che l’han- no contattata che Natalie McCain è partita e si è lasciata ispirare, per iniziare a visualizzare in- teriormente il ritratto fotografico che sarebbe andata a scattare: il successo della foto risulta quindi determinato dalla riuscita o meno di questa connessione emozionale tra parola e im- magine. McCain si è rifatta alla fotografia di Brandon Stenton, autore del popolarissimo blog Humans of New York , per l’impatto emozionale, per l’intenzione di raccontare il vissuto autenti- co della gente comune, per l’intuizione artistica dell’associare immagine e testo. La tecnica del bianco e nero usata per i ri- tratti dell’ Honest Body Project , oltre al nero scel- to come unico colore degli indumenti intimi, compone una sorta di affreschi caravaggeschi, in cui la luce scolpisce e fa emergere la figura che si staglia sempre e solo su sfondo scuro: l’attenzione dello spettatore si concentra non sui particolari anatomici, ma sull’energia emotiva

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