donne chiesa mondo - n. 63 - dicembre 2017

numero 63 dicembre 2017 L E RUBRICHE DONNE CHIESA MONDO Mensile dell’Osservatore Romano diretto da L UCETTA S CARAFFIA In redazione G IULIA G ALEOTTI S ILVINA P ÉREZ Comitato di redazione C ATHERINE A UBIN M ARIELLA B ALDUZZI E LENA B UIA R UTT A NNA F OA R ITA M BOSHU K ONGO M ARGHERITA P ELAJA Progetto grafico P IERO D I D OMENICANTONIO www.osservatoreromano.va dcm@ossrom.va per abbonamenti: donnechiesamondo@ossrom.va Vogliamo finire l’anno, un anno pieno di dolore soprattutto per le donne, con una speranza. Queste immagini, in cui una donna, sola e indifesa, con la sua debolezza riesce a far fronte alla violenza di un gruppo di uomini armati, sembrano aprire nuove prospettive per il futuro. Prospettive di pace e di rispetto per i deboli, in nome di qualcosa che tutti condividiamo: essere nati da una donna, ed essere vivi perché una donna ci ha accettati nel suo ventre e ci ha accuditi da piccoli, finché non siamo stati in grado di badare a noi stessi. Questa caratteristica comune del genere umano non è solo un fat- to biologico, ma un’esperienza complessa che comprende dedizione gratuita, rinuncia a sé a favore di un altro, senza la prospettiva di al- cun compenso. Anzi, sapendo che chi abbiamo aiutato se ne andrà, necessariamente, per la sua strada. Se, nella tradizione cristiana, siamo considerati tutti uguali perché tutti figli di Dio, possiamo aggiungere che nell’esperienza di tutti gli esseri umani, di qualsiasi etnia o religione essi siano, c’è l’origine da un corpo materno, dalla dedizione gratuita di una donna. Nato di donna è il titolo di un famoso libro di Adrienne Rich, che ricorda a tutti gli esseri umani questa comune origine. Ogni donna, in quanto madre potenziale, rappresenta quindi la possibilità, il ricordo, il simbolo, di questa dedizione gratuita — quasi sempre l’unica di questo tipo che sperimentiamo nella vita — e pro- prio per questo la sua presenza fragile e disarmata è tanto potente da fermare gli eserciti. Una psicanalista e scrittrice, Silvia Vegetti Finzi, una filosofa fem- minista, mente pensante del femminismo italiano, Luisa Muraro, e una grande giornalista, Lucia Annunziata, commentano queste im- magini e ci conducono a leggerle nella loro profonda realtà. Non ci resta che leggerle aprendo il cuore alla speranza, ricordando che nel cristianesimo la salvezza dipende dal sì di una ragazza giovanissima, incredibilmente coraggiosa. ( lucetta scaraffia ) L’ EDITORIALE La santa del mese P AGINA 26 Nel nuovo testamento P AGINA 29 Artiste P AGINA 36 Meditazione P AGINA 39 S ILVIA V EGETTI F INZI a pagina 12 L UISA M URARO a pagina 17 L UCIA A NNUNZIATA a pagina 22

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