donne chiesa mondo - n. 62 - novembre 2017

DONNE CHIESA MONDO 28 DONNE CHIESA MONDO 29 prostituta divenuta esempio di amore passionale trasformato in ardente amore per il Signore. In tempi di grandi mutamenti nel mondo, Mat’ Marija vorrebbe un mutamento radicale anche della vita monastica. «Non ci è concesso di attenerci alle tradizioni del passato, non pos- siamo limitarci a ripetere» in «un ostinato desi- derio di ribadire a ogni costo le vecchie forme malgrado la mutata situazione». Occorre com- prendere le esigenze dei tempi, aderendo alla realtà, alla storia che cambia. «Il principio fondamentale dell’ascetica è una grande sempli- cità, un cuore che si dilata senza limite». Non ci si salva da soli. A proposito di un suo articolo dal titolo La mistica dei rapporti interpersonali , diceva: «È il te- ma della mia vita… Esistono innumerevoli gui- de e manuali d’istruzione sul rapporto con Dio, mentre nulla è stato scritto sulla misti- ca del rapporto interpersonale. La via dell’amo- re di Dio passa per la via dell’amore del prossimo e non esiste altra via». Non si può se- parare il sacramento dell’altare dal sacramento del fratello. Mat’ Marija ha combattuto tutta la vita ogni forma di idolatria, quella del potere, delle ideo- logie, ma soprattutto quelle forme sottili di ido- latria che si nascondono in una vita religiosa, «idoli più sottili, più raffinati, il culto della mia famiglia, della mia arte, della mia creatività, del mio cammino, del mio grandioso “ordine di vi- ta”». Che cosa resta? L’Evangelo! La casa di rue Lourmel, in cui ha trasferito il pensionato per donne povere da lei creato, di- venta luogo di accoglienza di poveri, malati, di- soccupati. Cerca di aiutare ciascuno e per tutti ha parole di conforto. Nel frattempo si susse- guono prove dolorose: la morte della prima fi- glia, la partenza delle monache che vivevano con lei esasperate dal suo spirito di indipenden- za e dalla sua insofferenza dinanzi a qualsiasi regola. Ma vi è anche chi si lascia affascinare e trascinare dal suo entusiasmo, come padre Dmi- trij Klepinin che diventa cappellano del pensio- nato. Sotto l’occupazione nazista, Mat’ Marija si prodiga per nascondere gli ebrei. Diceva: «Non esiste un problema ebraico, c’è un problema cri- stiano … Se noi fossimo cristiani autentici, ci metteremmo tutti la stella gialla». Arrestati dalla Gestapo l’8 febbraio 1943, Mat’ Marija, suo figlio Jurij e padre Klepinin saranno deportati. Mat’ Marija muore a Ravens- brück alla fine di aprile del 1943. Si può forse restare perplessi dinanzi a un percorso di vita così “disordinato”, ma è proprio questo “disordine”, la sua passione costante- mente tradotta in com-passione che fa di Mat’ Marija una donna straordinariamente viva e straordinariamente santa. L’autrice Lisa Cremaschi è nata a Bergamo nel 1952. È una sorella della Comunità di Bose. Si dedica alla traduzione di testi dei padri della Chiesa orientale. È inoltre impegnata in attività di predicazione in parrocchie e comunità religiose. Tra le sue pubblicazioni per le Edizioni Qiqajon: Nella tradizione basiliana. Donne di comunione (biografie di monache dell’antichità); Comunione con Dio e con gli uomini (negli insegnamenti di Doroteo di Gaza). NEL NUOVO TESTAMENTO Quello che mi è appena successo a Tiro di E LSA T AMEZ

RkJQdWJsaXNoZXIy