donne chiesa mondo - n. 62 - novembre 2017
DONNE CHIESA MONDO 20 DONNE CHIESA MONDO 21 go di pena Raskol’nikov arriva a scoprire la sua miseria e la sua de- bolezza conoscendo se stesso fino in fondo. Un monaco ortodosso morto nel 1938 e canonizzato nel 1987, Sil- vano dell’Athos, descrive con lirica chiarezza questa situazione: «Il Signore ama gli uomini e tuttavia permette che le afflizioni li scon- volgano, affinché riconoscano la loro impotenza e diventino umili e a causa dell’umiltà ricevano lo Spirito santo. L’anima dell’uomo umile è come il mare. Getta nel mare un sasso: turberà appena la superfi- cie, e immediatamente affonderà. Così affondano le afflizioni nel cuore dell’uomo umile, perché la potenza del Signore è con lui». In Delitto e castigo e in tutta l’opera dello scrittore è Sonja capace di realizzare e di trasmettere agli altri una dimensione interiore di un sia pur fragile paradiso sulla terra fatto di amore, di condivisione, di accoglienza, di una gioia che passa attraverso il dolore e riesce a vin- cerlo e a trasformarlo. «Man mano che si avvicinava al racconto del sommo e inaudito miracolo, un senso di grande esultanza si impadroniva di lei. La sua voce si era fatta squillante come metallo; esultanza e gioia risuonava- no in essa e la rendevano più forte. Le righe si confondevano davanti ai suoi occhi, perché le si offuscava la vista, ma sapeva a memoria quello che stava leggendo». Grazie alla trepida partecipazione del personaggio, che pronuncia quelle frasi come se fossero riferite a se stessa, le parole del brano di Giovanni diventano vive e attuali anche per l’ascoltatore Raskol’ni- kov: rivolte non solo alla piccola folla della scena evangelica, ma proprio a lui e alla donna che le legge in quel preciso momento. Cri- sto non agisce subito per aiutare Lazzaro, né per soccorrere i due protagonisti del romanzo, perché il progetto divino è più complesso di quello che appare ai «ciechi giudei» e ai personaggi tormentati di Dostoevskij. Richiede da parte degli uomini un processo di autoconoscenza spesso doloroso, una partecipazione attiva e la di- sponibilità a essere strumenti di rinascita, testimoni l’uno per l’altro. Sonja e Raskol’nikov sono lasciati liberi di fare il male e di accogliere le tentazioni che li tormentano, fino al momento in cui arrivano a morire al loro vecchio io: a conoscere cioè la propria debolezza e impotenza. In «Delitto e castigo» e in tutta l’opera di Dostoevskij è Sonja che trasmette una dimensione interiore Di un sia pur fragile paradiso sulla terra fatto di amore che passa attraverso il dolore e lo trasforma dell’ambasciata dell’Arabia Saudita negli Stati Uniti. Non era mai successo prima. «Sono orgogliosa di servire l’ambasciata saudita negli Stati Uniti come portavoce. Sono grata per l’opportunità, il sostegno e i buoni auspici» ha scritto su Twitter. Gli ambiti di specializzazione di Baeshen — che tra il 2014 e il 2017 ha lavorato al ministero saudita dell’Economia e della pianificazione a Riad — sono il mercato del lavoro, lo sviluppo del settore privato e il rafforzamento del ruolo delle donne nell’economia. Che una donna rappresentasse all’estero tanto i maschi quanto le femmine dell’Arabia Saudita non era per nulla scontato. Lo stupro sistematico come tortura Lo scorso 17 ottobre, presso la sede dei Cavalieri di Malta a Roma, con Lucetta Scaraffia, l’arcivescovo Silvano Maria Tomasi, nunzio apostolico, ha presentato il numero di «donne chiesa mondo» dedicato allo stupro come tortura. Nel momento in cui inizia l’azione del romanzo, Sonja, pur sof- frendo, vive la sua vita con la fiducia e la consapevolezza di chi com- prende che quello che si chiede a Dio può non essere dato, perché il progetto di lui è più alto. Come le sorelle di Lazzaro, come Maria nell’episodio delle nozze di Cana, è lei con il suo amore e la sua fede senza riserve a intercedere per Raskol’nikov e a trascinarlo, quasi suo malgrado, verso una strada che egli non sarebbe in grado di imboc- care e di percorrere da solo. Sia pure a malincuore, il protagonista accetta di confessare la sua colpa e di andare al bagno penale in Si- beria. Sonja lo accompagna e si prende di cura di lui e degli altri forzati, che la accolgono con ammirazione e tenerezza. In questo luo- >> 19
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