donne chiesa mondo - n. 60 - settembre 2017

DONNE CHIESA MONDO 22 DONNE CHIESA MONDO 23 F OCUS di F RANCESCA B UGLIANI K NOX L a possibilità di prepararsi a vivere il discernimento come centro della propria vita spirituale non è sempre stata una prospettiva accessibile per le donne. Ne è una prova la complessa e dolorosa vicenda di Mary Ward, nata nello Yorkshire nel 1585, tempi di persecuzione per i cattolici. Tempi difficili, poi, per una giovane donna che fin da adolescente avvertì il desiderio di difendere, testimoniare e diffondere la fede cattolica e intendeva farlo nei modi che le dettava lo Spirito, rifuggendo dall’idea che le donne fossero creature deboli e volubili, da destinarsi o al matrimonio o alla vita conventuale. Tenace eppure docile, indipendente e comunque obbediente fino al martirio spiri- tuale, Mary rimase coraggiosamente in ascolto di una chiamata che le si rivelò solo gradualmente, tra incertezze, ripensamenti sofferti e for- ti segnali. «Prendi lo stesso della Compagnia [di Gesù]» aveva sentito echeggiare nella mente nel 1611, dopo un lungo periodo di medita- zione, alla ricerca della volontà di Dio. Pensò pertanto di fondare Lo vidi entrare nel mio cuore e nascondersi lì una congregazione modellata sulle costituzioni della Compagnia di Gesù in dipendenza diretta dal Papa, esente dall’obbligo di clausura e dedita all’apostolato in terra di missione e in particolare all’educa- zione femminile. In diverse città europee sorsero così istituti che vo- leva governati da una superiora generale. Ma il suo programma e i ripetuti tentativi di ottenere l’approvazione della Santa Sede falliro- no, tanto che nel 1631 Papa Urbano VIII deliberò la soppressione del- la congregazione. Accusata di eresia e imprigionata per qualche mese nel monastero delle clarisse di Monaco di Baviera, Mary si rifiutò di firmare la dichiarazione di colpevolezza preparata dagli inquisitori. Quando le fu concesso di tornare in Inghilterra, continuò a operare, con poche compagne, prima a Londra e poi nel paesino di Heworth, dove morì nel 1645. La sua missione educativa a favore delle donne, la sua proposta di apostolato femminile esente da clausura furono il frutto di una spiri- tualità imperniata sul discernimento. Tutti gli scritti, come anche le sue preghiere, attestano che la pratica di discernimento crebbe e ma- turò nel tempo, diventando un vero e proprio pellegrinaggio spiritua- le alla ricerca di ciò che Dio voleva da lei e per lei, e in questo cammino preghiera e meditazione secondo i modi degli Esercizi spirituali di Ignazio di Loyola furono determinanti. La preghiera di Mary, inizialmente «paralizzata dal senso del dovere e piena di scru- poli», si fece colloquiale fino a divenire straordinariamente libera e fiduciosa dell’effettiva verità di Dio che lavorava in lei. «Prego tutti coloro che leggono questa storia» scrisse nell’incipit dell’autobiogra- fia «di non giudicarmi per le mie debolezze e frequenti cadute dalla grazia, ma di riconoscere invece la verità di Dio che lavora in me, e ringraziarlo per la sua bontà». E non temette di affermare: «Dio era molto vicino a me e dentro di me (...) lo vidi entrare nel mio cuore e nascondersi lì». Dai preziosi appunti presi durante i ritiri spirituali, sotto la guida dei gesuiti Roger Lee e John Gerard, emergono la straordinaria fre- schezza, l’autenticità e la generosità di spirito con cui Ward viveva la realtà della incarnazione, invitando anche le sue compagne a trovare Dio nelle piccole cose come nelle grandi. Quelle pagine evocano il bisogno di ogni anima umana di liberarsi da ciò che lega in dismisu- ra alle cose terrene, incluse le strutture di potere e di dominio, per poter poi vedere e amare quelle stesse cose con ignaziana «indiffe- renza», e cioè con la libertà interiore di chi «riferisce tutto a Dio» e in virtù della quale «possiamo essere chi sembriamo e sembrare chi siamo». L’amore per questa libertà interiore, oggetto costante della sua preghiera, la aiutò ad accogliere prima e a raccontare poi, in una lettera a Roger Lee, la rivelazione che ebbe dello stato da lei definito

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