donne chiesa mondo - n. 55 - marzo 2017

DONNE CHIESA MONDO 30 DONNE CHIESA MONDO 31 L a menzione della profetessa Anna nel vangelo dell’infan- zia di Luca risulta effettivamente sorprendente. I motivi sono piuttosto diversi: non ci sono precedenti biblici per questa persona e il suo ruolo, tale come l’autore lo de- scrive, non presenta i tratti caratteristici dei profeti: la vocazione, gli oracoli di giudizio, i messaggi di consolazione, le azio- ni simboliche, le visioni... Chi è allora la profetessa Anna? E perché l’autore la nomina in questo modo? Era davvero una profetessa? An- na appare, nel vangelo secondo Luca, insieme al vecchio Simeone che accoglie Gesù nella presentazione al Tempio (cfr. 2, 22-38). Si tratta del momento della circoncisione, un rituale comune tra gli ebrei, che viene realizzato all’ottavo giorno su ogni bambino ma- schio, secondo la prescrizione della Legge. Maria e Giuseppe porta- rono quindi il bambino a Gerusalemme «per offrirlo al Signore» (2, 22). In questa espressione, l’evangelista introduce il lettore nel cuore del rituale della circoncisione il cui senso profondo consiste infatti nell’appartenenza al Signore. Così è scritto nella Legge: «Ogni ma- schio primogenito sarà sacro al Signore» ( Luca 2, 23; cfr. Esodo 13, 2.12.15). Insieme a Maria e a Giuseppe ci sono nel Tempio due figure lumi- nose: il giusto Simeone e la profetessa Anna; un uomo giusto e una donna profetessa, dunque due figure diverse unite da un compito — Anna ha fatto del Tempio casa sua Lì rimane notte e giorno lodando, digiunando e pregando continuamente il riconoscimento — straordinariamente significativo. Infatti la loro lo- de emerge dal profondo della loro fede e della loro speranza. Ambe- due, Simeone e Anna, molto anziani, sono abitati dallo Spirito santo. Ed è proprio questo Spirito che ispira la loro lode, fatta di canto e profezia, che nessuno, fino a quel momento della narrazione evange- lica, era stato capace di proclamare. I due anziani però reagiscono in modo diverso nella presentazione del bambino, ognuno secondo il proprio ruolo. Simeone è l’uomo dell’attesa (cfr. Luca 2, 25). Nel Tempio vegliava e attendeva il compimento della promessa messianica (cfr. 2, 26) an- nunciata dagli antichi profeti (cfr. Isaia 40, 1; 52, 9). Il suo cuore

RkJQdWJsaXNoZXIy