donne chiesa mondo - n. 51 - novembre 2016
DONNE CHIESA MONDO 30 DONNE CHIESA MONDO 31 G iuditta è un’eroina, una guerriera: il suo profilo rie- cheggia il mito e l’archetipo dell’eroe, ma al femmini- le. Non è un fatto nuovo nella Bibbia né altrove, nel mondo attuale, dove sta crescendo il numero delle eroine nei fumetti, nel cinema, nelle serie televisive e nei romanzi. La Giuditta biblica dà il nome al libro che racconta la sua storia, come avviene con alcuni uomini, profeti (Isaia, Ezechiele, Giona) o personaggi del mondo sapienziale (Giobbe), e con altre donne (Rut ed Ester). Giuditta è presentata come figlia di Merari e vedova di Manasse. Il narratore aggiunge una genealogia di sedici generazioni, una delle più lunghe della Bibbia ebraica. La genealogia o elenco degli antena- ti, serve a sottolineare l’importanza di un personaggio. I grandi eroi biblici, come Abramo, i re e numerosi capi, hanno una loro genealo- gia, ma è abbastanza raro che venga attribuita a una donna. La ge- nealogia fa di Giuditta un personaggio che può misurarsi con i gran- di eroi biblici. Il nome Giuditta deriva dal femminile ebraico yehûdit , che vuole dire giudea. Non è un nome biblico comune, ma neppure insolito. Si chiama Giuditta anche la moglie di Esaù, figlia di un ittita chiamato Beeri. La possibilità che Giuditta sia un nome simbolico o una meta- fora del popolo è confermata da altri nomi nel libro, come quello della città, Betulia, ignota agli studiosi sebbene il testo la collochi a nord di Gerusalemme. Betulia potrebbe essere uno pseudonimo di Betel o una rappresentazione metaforica del popolo ebraico. È pro- babile che il toponimo Betulia derivi da betulah , termine ebraico che significa vergine o donzella. Oloferne, un generale dell’esercito di Nabucodonosor, cerca di conquistare Israele. Ha già invaso altri paesi con notevole successo, ma nella sua offensiva militare si scontra con la resistenza di una pic- cola città ebraica chiamata Betulia. Pronto a distruggerla, la sottopo- ne a un duro assedio. Betulia è in grave difficoltà e comincia a dispe- rare. Quando i suoi abitanti, d’accordo con i loro capi, sono pronti ad arrendersi, appare una giovane vedova, Giuditta, che sfida tutti in nome del Signore e traccia un piano per sconfiggere il nemico. Ser- vendosi della sua bellezza e della sua astuzia, Giuditta s’infiltra nell’accampamento di Oloferne e, una volta conquistata la sua fidu- cia, lo uccide mozzandogli il capo. In questo modo Giuditta provoca la fuga dell’esercito nemico e ottiene la vittoria di Betulia, che l’ac- clama come grande eroina e rende grazie a Dio. Il libro, come pure l’argomento e il personaggio, non è storico, se ci atteniamo al nostro concetto attuale di storia. Viene definito piut- Francisco Goya «Giuditta e Oloferne» (1819-1823)
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