donne chiesa mondo - n. 50 - ottobre 2016

DONNE CHIESA MONDO 14 DONNE CHIESA MONDO 15 schile. Invece di sfidare la società con il Vangelo, molto spesso la Chiesa offre una testimonianza contraria. Il divario tra clero e laicato è incolmabile persino per i laici uomini, e quindi lo è ancora di più per le donne laiche. Ecco un semplice esempio. A Singapore i ministranti sono tutti ragazzi. La giustificazione per l’esclusione delle ragazze è che servire durante la messa porta molti ragazzi a prendere in considerazione il sacerdozio come loro vocazio- ne. Le ragazze costituirebbero una distrazione e potrebbero portare a una diminuzione del numero dei ragazzi che servono durante la mes- sa e che rispondono alla vocazione. Ma potrebbero anche esserci im- plicazioni non confessate. In primo luogo, la percezione che le ragaz- ze non possono servire l’altare perché meno degne e meno sante. La “vocazione” delle donne non è importante. La disuguaglianza è esi- stenziale. Il libro della Genesi dice «a immagine di Dio lo creò; ma- schio e femmina li creò». Come può la Chiesa, nella società, avere un ruolo guida contro la violenza inflitta alle donne se le cause fon- damentali della violenza non vengono riconosciute o affrontate? C’è un lungo elenco di crimini contro le donne. Omicidi “d’ono- re” di donne accusate di “disonorare” la propria famiglia con le loro relazioni, l’abbigliamento o la ribellione; gli aborti selettivi, dove il feto femminile viene abortito poiché la coppia vuole solo un figlio maschio. Questa situazione era molto diffusa in Cina fino al recente allentamento della politica del figlio unico. In India è illegale, ma viene ancora largamente praticato. Uno studio indica che dalla popo- lazione indiana mancano 10 milioni di bambine. Oltre all’aborto se- lettivo, esiste ancora l’infanticidio femminile. Molte donne, vittime innocenti della guerra, hanno subito stupri e torture. A migliaia vivono la vergogna dello stupro, della vedovanza e dell’abbandono. Succede in Sri Lanka e in molte parti del sud e del sudest asiatico, dove gruppi etnici combattono contro i militari. Occorre un approccio multiplo. Educazione per tutti, con una particolare enfasi sull’educare donne e uomini alla loro dignità e ai loro diritti. Attenzione preferenziale per l’educazione delle ragazze e delle donne. Aiutare i cristiani, ovunque sono presenti, convertendo le culture con il Vangelo, sia nella Chiesa sia nella società, così da poter contrastare le disuguaglianze dalla nostra prospettiva di fede. Riduzione della povertà, con una particolare attenzione per le donne e i bambini abbandonati dalla famiglia. Alloggi adeguati per sostene- re la vita familiare. Educazione alla vita familiare per uomini e don- ne, al fine di creare relazioni matrimoniali migliori. Infine, una rifor- ma delle strutture ecclesiali, affinché diano testimonianza di Gesù Cristo, che ha portato a tutti noi un amore avvolgente e uguale. Freedom , la dottoressa Rilly Ray Rajkumar descrive la vita di sua ma- dre a Calcutta come giornate interminabili di estenuanti faccende do- mestiche, senza alcun aiuto e attenzione da parte dei suoi suoceri. Per essere certa che le sue figlie non subissero la stessa sorte, convin- se il marito ad andare in Malesia, che a quel tempo era sotto il go- verno britannico. Si trasferirono poco prima dello scoppio della guerra mondiale, ma alla fine tutto andò bene e le figlie riuscirono a raggiungere i vertici nella loro professione. Un altro fattore importante che crea il contesto per la violenza contro le donne è la povertà, che, unita alla disuguaglianza, rende la vita molto più insostenibile per le donne e i bambini che per gli uo- mini. Quando il denaro è poco o inesistente, le ultime a mangiare sono le donne, le ultime a ricevere un’istruzione sono le figlie femmi- ne e solo i maschi possono beneficiare dell’assistenza sanitaria. Le ra- gazze vengono vendute ad agenti che le rivendono, destinandole alla prostituzione e a un lavoro che equivale a vera e propria schiavitù, con una paga minima o nulla e senza diritti. Nel 2001 a Bangkok, in Thailandia, ho conosciuto una giovane proveniente dal nordest del paese. Era ancora adolescente ed era ragazza madre. Per poter prov- vedere al figlio lo aveva lasciato con la sua famiglia — dei contadini molto poveri — ed era venuta a cercare lavoro in città. A Bangkok era finita nella rete della prostituzione, fino a quando una ong l’ave- Quando il denaro è poco o inesistente le donne sono le ultime a mangiare e le ultime a ricevere un’istruzione Le ragazze vengono vendute e rivendute destinate alla prostituzione o a un lavoro da schiave modello guida per le Conferenze episcopali. In Tunisia una nuova legge in difesa delle donne Il governo tunisino ha proposto al Parlamento una legge per combattere le violenze fisiche e verbali rivolte contro le donne. Il testo inasprisce le pene per chi si macchia del reato in questione in tutte le sue forme. La proposta dell’esecutivo segue la pubblicazione, a marzo, di un rapporto del Centro per la ricerca, studi documentazione e informazione sulle donne secondo il quale il 53 per cento delle tunisine ha subito violenze nel corso della sua vita. Per non morire di parto Si trova nel Sud della Sierra Leone, a Gbondapi, una zona piena d’acqua, dove spesso le strade non esistono o spariscono nella stagione delle piogge e la gente si sposta in barca. La nuova struttura sanitaria è stata inaugurata a maggio, utilizzando la sede di un centro di va salvata e le aveva dato aiuto per aprire una piccola attività come venditrice ambulante di ciambelle. Quando l’ho incontrata aveva de- gli amici e si sentiva al sicuro, dopo tanti mesi di traumatica violenza sessuale e fisica. Le donne sono profondamente deluse dal fatto che la Chiesa sia molto in ritardo nel dare la necessaria testimonianza per cambiare la percezione dell’uguaglianza e della complementarità tra uomo e don- na. Esempi di scandaloso comportamento di sacerdoti e religiosi nei confronti delle donne e dei bambini deriva da un senso di impunità che nasce dalla profonda e radicata convinzione della superiorità ma- >> 19 >> 12

RkJQdWJsaXNoZXIy