donne chiesa mondo - n. 50 - ottobre 2016

DONNE CHIESA MONDO 8 DONNE CHIESA MONDO 9 Quali sono oggi le zone più calde nel mondo? Ci può raccontare in quali angoli del pianeta le donne rischiano di più? Nel Sud Sudan la situazione è molto difficile. Dal 2013 si combatte una crudele guerra civile, una lotta di potere tra il presidente Salva Kiir (etnia dinka) e il suo ex vice Riek Machar (etnia nuer). Hanno ridotto gran parte della popolazione alla fame, alla disperazione e il peso maggiore, il dolore più grande, grava sulle donne. Qui siamo davanti a un caso di «uso massiccio della violenza sessuale come strumento per terrorizzare e come arma di guerra» come l’Onu più volte ha ribadito. Secondo l’Onu, i soldati governativi e le milizie al- leate sarebbero i primi responsabili di violenze sessuali su vasta scala, legittimate o incentivate dalle stesse autorità, come ricompensa per chi combatte (e magari non riceve alcuno stipendio). Il team di inve- stigatori dell’Onu denuncia una specie di tacito accordo che avrebbe permesso ai militari di «fare tutto quello che potevano e prendersi tutto quello che trovavano», compreso il furto di bestiame e di altri beni. Qui bisogna intervenire presto ed efficacemente. per le indagini sugli abusi nelle zone di guerra, e il Regno Unito avrà il compito di elaborare e definire tutti i dettagli con il sostegno di diversi esperti internazionali. L’accordo di Londra del 2008 è stato un passo storico, ma non dimentichiamo che bisogna partire dalla cultura se vogliamo fermare davvero la violenza, perché a rendere possibile lo stupro di massa sono state e sono ancora oggi la subordi- nazione e la discriminazione subite dalle donne, vittime di mentalità e di culture che giustificano o ridimensionano gli abusi. Tutte le for- ze di pace hanno bisogno di essere ben addestrate, equipaggiate e approvate prima della loro discesa in campo. A terra, abbiamo biso- gno di leader capaci e coraggiosi. Questo è il motivo per cui il Re- gno Unito non è solo uno Stato che addestra le truppe, ma fornisce anche il supporto di programmi per migliorare le strutture di forma- zione e sostenere potenziali futuri leader. Siamo in prima linea anche nel processo di raccolta e documentazione delle prove degli stupri avvenuti, per sostenere la formazione di tribunali locali nei paesi do- ve accadono questi fatti. Una donna della Repubblica Centrafricana tra i resti della casa dalla quale è stata costretta a fuggire

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