donne chiesa mondo - n. 48 - luglio 2016

DONNE CHIESA MONDO 20 DONNE CHIESA MONDO 21 La memoria spesso ci limita rispetto a ciò che abbiamo sperimen- tato, buono o cattivo, mentre la speranza ci fa concentrare su Dio, e in lui troviamo infinite possibilità di scoperte sempre nuove nella vi- ta. L’invito a renderci conto che siamo amati da Dio viene spesso ri- badito da Ruth Patterson, la quale sostiene che «se lo accettassimo», se davvero credessimo di essere profondamente amati da Dio, «non ci sarebbe bisogno di Restoration Ministries, poiché ci sapremmo amati, in pace con noi stessi e con Dio»; per questo, «in sostanza siamo chiamati a essere un ponte tra i tempi. Tra il mondo come era e come sarà, tra la Chiesa come era e come sarà, tra l’Irlanda come era e come sarà». Attraverso il suo lavoro, Restoration Ministries è anche «prepara- tore del cammino». Il suo ministero, pur avendo un carattere unico, con l’accento posto sull’ascolto, è radicato nella solida tradizione bi- blica cristiana; attinge saggezza e incoraggiamento da quanti hanno percorso prima questo cammino. Ciò emerge in modo particolarmen- te chiaro negli incontri pubblici, dove il reverendo Ruth Patterson condivide le sue riflessioni, di solito illustrando alcuni valori cristiani profondi, grazie all’esame attento dei racconti delle Scritture. guidata esclusivamente da un uomo, ma anche perché contiene frasi maschiliste del tipo: «Se il passeggero è una donna e indossa una gonna molto corta, raccomandiamo, al fine di restare concentrati, di farla sedere dietro» oppure «Per comportarti come un gentiluomo, devi sapere che devi portare a casa sane e salve lei e le sue amiche prendendo il ruolo di maschio alfa». Premio della Catholic Press Association «Catholic Women Speak: Bringing our gifts to the Table» è il titolo di un libro che raccoglie storie di vita di donne che lottano per portare avanti la famiglia in contesti che non sono sempre in linea con gli ideali della dottrina della Chiesa. È un’antologia di voci di donne cattoliche provenienti da paesi e contesti socioculturali profondamente diversi. Al libro, che è stato presentato all’ultima assemblea del Sinodo dei vescovi dedicata alla famiglia, è stato assegnato il secondo premio dell’edizione 2016 della Catholic Press Association. sé, ma che invece abbraccia entrambe le prospettive concentrandosi piuttosto su Dio. Nel cammino di restaurazione e di perdono, che fanno ambedue parte del processo di riconciliazione, la Patterson sottolinea l’impor- tanza del ricordare. Spiega che «ricordare significa “ridare sostanza al passato”. Non che dobbiamo dimenticare il dolore o il passato, ma dobbiamo onorarlo attraverso un ricordo profondo». Tuttavia, il solo ricordare non può portare guarigione e non basta a liberarci dall’es- sere prigionieri del passato. Lo strumento di guarigione e di trasfor- mazione è «il lavoro interpretativo che una persona svolge con la memoria». La Patterson riconosce il bisogno di riconciliazione interiore, che ognuno di noi deve intraprendere nel suo percorso di vita. Sottolinea che «il più grande cammino di pacificazione che compiremo è in noi stessi» e afferma inoltre che «dentro ognuno di noi c’è il desiderio, la fame di significato, di una spiritualità più profonda, di maggiore spa- zio a Dio. Molto spesso nel nostro cammino terreno ci vengono do- nati momenti di consapevolezza, di riconoscimento, dove il velo vie- ne sollevato». Il «selciato del gigante» (Giant’s Causeway) affioramento roccioso naturale sulla costa nordest irlandese >> 19

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