donne chiesa mondo - n. 46 - maggio 2016

numero 46 maggio 2016 DONNE CHIESA MONDO Mensile dell’Osservatore Romano a cura di L UCETTA S CARAFFIA (coordinatrice) e G IULIA G ALEOTTI In redazione C ATHERINE A UBIN , A NNA F OA R ITA M BOSHU K ONGO e S ILVINA P ÉREZ Progetto grafico P IERO D I D OMENICANTONIO www.osservatoreromano.va dcm@ossrom.va per abbonamenti: info@ossrom.va In copertina: «Visitazione» (atelier di Bose, icona in stile bizantino, tempera all’uovo) Ancora la Visitazione Iniziamo il quinto anno di donne chiesa mondo con una grossa novità — il cambiamento di formato — ma anche con un ritorno: in questo numero, infatti, riprendiamo a riflettere su quello che è stato il nostro tema iniziale, la Visitazione. Tema che consideriamo in un certo sen- so l’icona programmatica del nostro mensile. Abbiamo cominciato il nostro lavoro, infatti, richiamandoci a quel momento iniziale dei van- geli in cui due donne — Maria ed Elisabetta — si incontrano, l’una venendo in soccorso dell’altra nelle necessità quotidiane. Ma ridurre questo incontro a un momento di solidarietà fra donne sarebbe vera- mente poco: Maria ed Elisabetta, infatti, sono entrambe capaci di ve- dere il significato vero e profondo degli eventi che stanno vivendo, di scorgere il divino anche quando è ancora celato. E lo fanno prima degli uomini, prima dei sacerdoti e dei sapienti. La Visitazione quin- di è l’icona del nostro progetto: donne che portano alla luce, alla co- noscenza del mondo, ciò che altre donne hanno da dire o che nel passato hanno detto e scritto, che fanno o hanno fatto. Donne desi- derose di conoscersi, di ascoltarsi e di venire in aiuto. Ma anche ico- na dello sguardo specifico delle donne sul sacro. Uno sguardo diver- so da quello degli uomini, e proprio per questo necessario, ma così spesso emarginato e dimenticato. Noi vogliamo farlo conoscere e dif- fonderlo nel mondo. Il nostro mensile trova il suo alimento proprio in quella rivoluzione intellettuale che le donne hanno operato nella cultura cattolica a cominciare dal secolo scorso, e che si è intensifica- ta nei decenni del dopo concilio, quando le donne hanno avuto fi- nalmente accesso agli studi teologici. È stata una rivoluzione nasco- sta, quasi ignorata all’interno della Chiesa, ma straordinariamente vi- va, ricca di calore e di speranza. Vogliamo che la sinergia fra maschi- le e femminile diventi vera forza positiva nella vita della Chiesa e non solamente esortazione astratta e vuota, per il bene di tutti i cre- denti e di coloro che, attratti da questo esempio di armonia, si vor- ranno accostare alla fede. ( lucetta scaraffia ) L’ EDITORIALE

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