Cultura e realtà - anno I - n. 3-4 - marzo 1951

58 ALBERTO MORAVIA Ma tuttavia vorrebbe. La serietà della retorica umanistica di Ma– chiavelli è in questa strenua aspirazione al servizio della quale, dispe– ratamente, egli mette quanto ha di vivo e di meglio. Umanesimo, dun– que, tragico, sopra un fondo psicologico rivoltato e ansioso. Ciò distin– gue Machiavelli così dai pensatori politici freddi e gesuitici come dai letterati retorici che lo seguirono. Ma anche spiega la sua contraddi– zione; e al tempo stesso fornisce una prova dello scarso disinteresse del suo pensiero, e giustifica l'ostinata diffidenza di quanti, pur senza rendersi conto dei motivi, dubitano così della fondatezza delle teorie del « Principe » come della vaiidità del capitolo che conclude il libro. ALBERTO MORAVIA BibliotecaGino Bianco

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