Cultura e realtà - anno I - n. 3-4 - marzo 1951

CROCE E MARX 37 Analogamente sul piano logico, dove, affermando che il marxi– smo ha ragione di porre una conoscenza scientifica della storia ma che ha torto nel conferirle una portata filosofica, si dice che il supera– mento è possibile solo da parte di una concezione capace di ammettere una conoscenza scientifica distinta da quella filosofica, secondo sug– gerisce la distinzione ontologica tra principio materiale ed essenza della realtà storica. Naturalmente, queste nozioni rimarrebbero inconsistenti e inadatte a costituire la nuova sintesi se non venissero integrate con le nozioni_ complementari ricavabili dall'esame dell'antimarxismo, o meglio, sic– come l'antimarxismo come tale non è che il complesso delle obiezioni sollevate contro il marxismo da un sistema che ha pure la sua positi– vità, dall'esame di questo sistema: lo stesso di cui noi abbiamo cer– cato di cogliere i termini profondi, per delle ragioni che non è il caso di ripetere, servendoci del crocismo. Questo esame del resto è già stato compiuto. Abbiamo visto infatti che in tanto il Croce rifiuta, insieme con il materialismo e lo scientismo marxistici, il principio materiale e la scienza, in quanto è incapace di porre, senza assolutizzarlo, lo spirito, e insieme in quanto è incapace di affermare, senza univocizzarla (senza cioè farne l'unica conoscenza possibile), la conoscenza filosofica. Non resta dunque che concludere, così come si è fatto sopra a proposito del marxismo, che l'antimarxismo non può venir superato se non da una concezione capace di ammettere nella realtà storica, ac– canto al principio materiale, il principio che il Croce chiama spirituale e che noi potremo chiamare, con una conversione analoga a quella compiuta dal Croce medesimo tra il termine di natura e il termine di materia, forma/e 27 ; e capace altresì di riconoscere, insieme alla specifi– cità del discorso scientifico, la specificità del discorso filosofico. Preci– sando ulteriormente si potrà allora pervenire a queste definizioni: 1) la realtà storica o ente storico o prodotto è composta di due principi intrinseci o cause immanenti, uno materiale e uno formale; realmente distinti l'uno dal!'altro e tuttavia tali che nessuno dei due può esistere in stato separato e trascendente rispetto· al concreto; il 27 Che la conversione sia lecita è evidente solo che si pensi alla funzione specifi– cante rispetto alla realtà esistenziale che lo spirito possiede nel discorso crociano, allo stesso modo che la forma nel discorso aristotelico. Biblioteca Gino Bianco

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