Cultura e realtà - anno I - n. 3-4 - marzo 1951

CROCE E MARX 35 tità, e rendere lo spiritualismo assoluto indistinguibile, per le ragioni che si son dette, dall'assoluto materialismo. Ma anche qui allora la conclusione appare da sé. Non potendo ac– cogliere quella opposizione in senso dialettico, e dovendo d'altra parte affermare metodicamente, per la natura medesima delia sua fondamen– tale ispirazione filosofica, l'assoluta spiritualità del reale, il Croce è obbligato ad intendere la risoluzione della materia nello spirito, di fatto, come un vero e proprio dissolvimento, o, per usare le sue stesse parole, come una vera e propria « volatizzazione logica » della materia. È evi– dente però che tra la « volatizzazione logica» e la pura e semplice negazione ontologica non può darsi per principio, in un sistema in cui logico e ontologico sono identificati, alcuna distinzione. Per ciò io ho detto sopra che lo spiritualismo assoluto esclude· qual– siasi presenza, nella storia, del principio materiale. E mi sembra su– perfluo ripetere, ormai, che in tal modo non ho fatto altro che met– tere in luce la coerenza profonda, persistente al di sotto di ogni contrad– dizione, del pensiero crociano 26 • V Possiamo così intravedere, giunti a questo punto, la conclusione della presente ricerca. Ricapitoliamo infatti quanto si è detto fin qui. Esiste da una parte una posizionè che afferma, assolutizzandola, la presenza nella realtà storica di un principio materiale; e che afferma insieme, conferendole però valore filosofico, la possibilità di una cono– scenza scientifica della storia. Dalì'altra parte invece esiste una posizione che, per non assolutiz– zare il principio materiale, lo nega; così come anche nega, sia pure per non attribuirvi carattere filosofico, quella conoscenza scientifica che proprio l'affermazione del principio materiale rende, per la prima volta, fondatamente possibile. Questo è ciò che abbiamo rilevato intorno alla situazione di fatto. Sul piano del giudizio teoretico poi abbiamo detto che la prima posizione, mentre è nel giusto in quanto afferma e la presenza nella 26 Sarebbe interessantissimo un esame approfondito, a partire da queste conside– razioni, sul rapporto tra la dialettica di Hegel e la dialettica propria, in generale, di qualsiasi storicismo. Un tale esame dovrebbe ;probabilmente condurre alla conclusione che nessuna autentica. dialettica può esistere all'infuori di quella hegeliana. Biblioteca Gino Bianco

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