Cultura e realtà - anno I - n. 3-4 - marzo 1951
176 DOCUMENTI ghese. E se lo stato era g1a borghese, non solo nd sec. XVI, ma• anche ai principi del sec. XV, quale fu allora la caratteristica essenziale della guerra civile del sec. XVII? Non può essere stata (secondo questo punto di vista) la rivoluzione borghese. Ci rimane allora un'interpretazione uguale a quella avanzata in una precedente discussione della questione alcuni anni fa: cioè che nel sec. XVII ci fu una lotta tra un movimento contro-rivoluzionario mèsso su dalla corona e dalla corte contro un già esistente potere statale borghese 7 • Inoltre ci troviamo posti di fronte all'alternativa o di negare che vi sia mai stato un momento storico cruciale descrivibile come rivolu– zione borghese, oppure di ricercare questa rivoluzione borghese in qualche secolo precedente, cioè al momento, o pnma, del sorgere dell'età dei Tudor. Questa è una questione che ha occupato buona parte delle discussioni tra gli storici marxisti in Inghilterra negli ultimi anni. La questione più vasta della natura degli stati assoluti, di quest'epoca fu anche oggetto di discussione tra gli storici sovietici immediatamente prima della guerra. Se rigettiamo le alternative testé menzionate, non ci resta che ammettere (il che ritengo esatto) che la classe dominante era ancora feudale e che lo stato era ancora lo strumento politico del suo dominio. E se è c06Ì, allora questa classe dominante doveva dipendere, per il suo reddito, dalla soprav– vivenza dello sfruttamento feudale del modo semplice di produzione. D'al– tra parte, poiché il commercio aveva cominciato ad occupare un posto pre– valente nell'economia, questa cla~se dominante ebbe essa stessa degli inte– ressi commerciali (così come accadde per più di un monastero medioevale nel periodo d'oro del feudalesimo) e ~ece propri alleati, sia sul terreno ew– noniico che politico, alcuni elementi della borghesia commerciale (special– mente degli esportatori}; è da qui che nacquero molte deHe figure della « nuova aristocrazia. dei Tudor ». Conseguentemente questa ultima, decaden– te forma di sfruttamento feudale del periodo del potere statale centralizwto aveva molte differenze rispetto allo sfruttamento feudale dei primi secoli; e senza dubbio in molti luoghi il « rivestimento » feudale cominciava ad essere piuttosto logoro. È anche vero che lo sfruttamento feudale del modo semplice di produzione solo raramente prese la forma classica di presta– zioni dirette di lavoro, e assunse prevalentemente la forma di rendita mo– netaria. Ma poiché la pressione politica e l'influenza delle abitudini feudali dominavano ancora i rapporti economici (il che continuava a verificarsi per 7 P. F. nel corso della discussione sull'articolo di Christopher Hill, <e The F.nglish Revolution 1640 », in Labour Monthly, 1941. BibliotecaGino Bianco
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