Cultura e realtà - anno I - n. 3-4 - marzo 1951

DISCUSSIONI • 11l integrale nell'armonia essenziale tra Chiesa e Stato una volta d.e ciascun<>' rimanga nel ruolo e nella condizione prefissati dal piano Divino: e bisogna ritenere, come l'esperienza storica largamente dimostra, che nessuna appa– rente armonia di rapporti giuridici tra Chiesa e Stato vale a masche-· rare, quando essa sussiste, la frattura profonda tra Chiesa e civiltà umana: anzi l'armonia esteriore può, e qui pure l'esperienza storica anche recente– soccorre, attutire la coscienza di questa frattura nei membri stessi della Chiesa vivente. È probabilmente sul terreno dei rapporti tra Chiesa e civiltà, più che non su quello tradizionale dei rapporti tra Chiesa e Stato, che si pos-· sono trovare nuove prospettive e nuove soluzioni: perché il cammino del– l'umanità e il cammino della Chiesa nell'umanità sono realtà inscindibili. E qui si può ricordare che, come qualunque crescita dell'umanità, anche sul piano puramente tecnico e conoscitivo, non è senza risonanza e signi-· ficato nell'opera propria della Chiesa ossia la Redenzione del mondo (cfr.. Thils, Theologie des rea/,ités terrestres, Desclée 1948), cosl una crescita uma– na complessiva e una soluzione efficace del problema dello Stato che sia. pure armonizzata con la natura essenziale dell'uomo non può nascere che sotto l'influenza diretta e vivificante della Chiesa di Dio. Premessa questa concordanza col criterio razionale posto dal Novacco• a base dei suoi giudizi storiografici, è inevitabile esaminare più propria– mente questi ultimi. La società italiana è certo oggi una società in crisi, come per vari aspetti tutta la civiltà di cui essa fa parte. In una crisi sono inevitabili le contraddizioni: e il Novacco coglie acutamente eh.e la società• italiana è essenzialmente in contraddizione nei suoi rapporti con la Chiesa. Ora la crisi e la dissociazione di una civiltà non sono in ultima ana– lisi solamente riconducibili alla forma storica temporale in cui si svolgono, ma sono sempre legate ad una crisi del rapporto Chiesa-civiltà, in· quanto è proprio dell'ordine superiore di vivificare e rettificare l'ordine inferiore. D'altro lato mai i rapporti tra Chiesa e Stato unitario sono stati cosi cordiali in Italia dacché una maggioranza cattolica siede in Parlamento e– un cattolico governa dal Viminale. L'Italia si trova oggi, come presso a poco in misura minore o maggiore tutti i paesi dell'Europa occidentale, in una particolare ipotesi storica: quella– della supplenza della Chiesa alle insufficienze dello Stato. La disgregazione dello Stato succeduta alla crisi fascista è stata tale· da deprimere profondamente tutta l'organizzazione politica italiana. Dopo il fallimento delle élites innovatrici uscite dalla crisi fascista nel- Biblioteca Gino Bianco

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