Cultura e realtà - anno I - n. 3-4 - marzo 1951
r CONSIDERAZIONI SULLA NATURA DELLA TEORIA DELLE AREE DEPRESSE 107 vata e sostituendosi radicalmente a questa. L'economia di piano elude il problema eliminando il sistema economico autonomo, ossia il corpo stesso cui si dovrebbe rivolgere la cura della pubblica amministrazione. Nell'economia di piano, quindi, assumono preminente rilievo i .iivelli di occupazione, di investimenti, di reddito, ecc. come misura– zioni statiche di disponibilità di fattori e come indicazione di traguardi successivi eteronomamente determinati. Viceversa, nel sistema autopro– pulsivo e autonomo l'aspetto statico di tali livelli passa decisamente, •come si è visto, in seconda linea rispetto alla problematica del movi– mento interno del sistema, dei suoi vizi e delle condizioni di riatti– vazione. L'identificazione - sul piano economico - di area depressa e area .di stagnazione non è più possibile nell'ambito dell'economia di piano. Né, propriamente, si può più parlare di aree depresse o arretrate nel senso che si è indicato, ma soltanto di particolari differenze di determi– nati livelli - in determinati luoghi - differenze pienamente controi– late dal piano, e da esso fatte proprie come elemento della propria .determinazione. Non si può dare infatti crisi e inceppamento del siste– ma economico né inadeguatezza dei rapporti tra ordinamento generale della società e sistema economico, là dove tale sistema non ha una esi– stenza autonoma: là dove, cioè, il sistema economico si dissolve m quello politico 30 • Si comprende allora come, secondo la concezione del sistema di piano, il problema di sviluppo di quei complessi sociali che noi chia– miamo aree depresse o arretrate, si fonda e si formula in modo radi– calmente diverso - cosl per gli obiettivi come per i modi di intervento - da quello qui considerato. In proposito una cosa interessa porre in rilievo - anche se la consi– derazione è di tale evidenza da apparire banale. Se si considera la realizzazione del sistema di piano nei paesi ad economia socialista in quanto intervento per lo sviluppo di aree depresse, non si può fare a meno di constatare che tale intervento si è identificato con un rivolgi– mento totale del sistema istituzionale e della stessa concezione della struttura della società. Ciò non può apparii;-ecasuale, come non è casuale che interventi 30 Queste affermazioni devono essere riferite all'essenza del sistema di piano e non agli eventuali elementi· e m3;nifestazioni eterogenei inerenti a disfunzioni applica– tive, o a residui, con carattere marginale, del sistema economico autonomo, nell'ambito del sistema di piano. BibliotecaGino Bianco
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy