Cultura e realtà - anno I - n. 3-4 - marzo 1951
104 GIORGIO CERIANI SEBREGONDI zione regolatrice, in confronto di quella sostitutiva. Non s1 può eviden-– temente regolare e sostenere ciò che ancora non esiste. Per inciso, possiamo rilevare come da questa osservazione risulti' facilitata la comprensione della efficienza del sistema dei paesi a piani– ficazione integrale e ad intervento prevalentemente sostitutivo (URSS e paesi dell'Europa orientale) nel creare un rapido sviluppo delle econo– mie arretrate. E viceversa si comprende meglio come mai si siano dimo– ~trati così insufficienti gli interventi in aree arretrate condotti secondo gli schemi keynesiani, che hanno come caratteristica essenziale quella di una funzione regolatrice e di sollecitazione. Di fronte a queste considerazioni si comprende anche meglio come· il proporre la formula dell'« intervento di garanzia» come intervento di eliminazione continua e sistematica delle «strozzature» all'iniziativa imprenditoriale, non significhi proporre una formula magica e infalli– bile che soppianti e sostituisca tutti i modi di intervento pubblico in eco– nomia che la dottrina e la pratica hanno suggerito e affermato sin qui. Essa suggerisce soltanto un principio stabile e razionale secondo cui i vari modi di intervento conosciuti possono essere scelti, combinati e arti– colati secondo le esigenze concrete delle diverse situazioni. 9. Quanto si è detto sopra, mi sembra sufficiente per confermare l'ipotesi assunta a base del ragionamento circa la possibilità e la sfera di competenza di una teoria delle aree depresse. In particolare, concludendo questa parte del discorso, si può rile– vare che: I) le elaborazioni critiche condotte da Rosenstein-Rodan e da Mandelbaum sull'analisi fenomelogica delle aree depresse ha sostanzial– mente fondato una teoria economica delle aree stesse; II) l'analisi di tale teoria ci ha condotto a confermare che essa è insufficiente a comprendere tutta la realtà patologica di quella porzione– della società politicamente organizzata che è l'area depressa; III) si precisa e si conferma che il ristagno economico caratteri– stico dell'area depressa o arretrata, si presenta come la conseguenza di una causa primaria che consiste nell'inadeguatezza del quadro istituzio– nale dell'area e dell'attività di governo che vi corrisponde, a garantire sistematicamente la sussistenza e lo sviluppo autonomo del sistema. eco– nomico; BibliotecaGino Bianco
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