Cultura e realtà - anno I - n. 2 - luglio-agosto 1950

34 NINO NOVACCO tra Chiesa cattolica e Stato. Se poi non ci si vuole affidare solo alla prova della storia il conto torna lo stesso. Impostando il problema dei rapporti fra Chiesa cattolica e· Stato, il laicismo cade infatti, per la sua stessa natura, in una insanabile con– traddizione. Esso non può non concedere piena libertà alla Chiesa cat– tolica come a qualsiasi altra associazione culturale o morale perché sta in questo l'essenza della sua posizione, la ragione del suo successo, la sua giustificazione. E infatti, se un merito storico va riconosciuto alle lotte che ha combattuto e vinto, esso va essenzialmente ricercato nella convinzione, diffusasi e radicatasi nelle coscienze assai più di quanto comunemente non si creda, che la libertà e le distinzioni sono ele– mento ineliminabile del vivere civile. Mà il laicismo ha una sua conce– zione generale della storia e della società, ha una sua filosofia, ha in– somma una sua concezione dell'uomo, e affida necessariamente allo Stato il compito di garantire e sanzionare quella società e quei rap– porti storici e umani - quindi, in ultima analisi, di informare quel– l'uomo - che corrispondono alla sua ideologia generale. La conseguenza è che, nell'ambito del laicismo, può trovare solu– zione solamente il problema dei rapporti fra lo Stato e quelle Chiese che, come le protestanti, hanno sulla natura dell'uomo, sull'assetto della società e sulla concezione della storia posizioni' analoghe a quelle delle correnti laicistiche; oppure può trovare soluzione il problema dei rap– porti con quelle Chiese che, nella convinzione esacerbatamente misti– ca che nulla di naturale è indispensabile al verificarsi del rapporto reli– gioso, possono restare completamente indifferenti alle condizioni in cui si esplica la vita naturale e quindi la vita storica dell'uomo. (Si pensi in proposito sopratutto all'ortodossia russa, ma non soltanto ad essa: una simile concezione del rapporto religioso è generalmente pre– sente infatti in tutto il protestantesimo). Con queste Chiese dunque il laicismo riesce a risolvere il problema dei suoi rapporti. Anzi, poiché per la loro indifferenza alla storia e per l'affinità con le ideologie statali, difficilmente tali Chiese resistono alla tentazione di diventare instru– mentttm regni, il laicismo, con la sua lotta per la libertà e con la sua concezione della separazione fra Chiesa e Stato, ha rappresentato per quelle Chiese, a differenza dei precedenti regimi assoluti, una effettiva liberazione religiosa. Ma nulla è più alieno dalla Chiesa cattolica di una simile conce– zione del rapporto fra sovranatura e natura, fra religione e storia. La storia intera della Chiesa cattolica è intessuta e punteggiata dalle con- BibliotecaGino Bianco

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