Cultura e realtà - anno I - n. 2 - luglio-agosto 1950

30 FELICE BALBO lato più sopra e che esigerebbe da solo una ricerca a parte, non è forse l'antinomia storicistica il punto in cui trova i suoi limiti e la sua pietra d'inciampo lo sviluppo della ricerca gramsciana? Citerò qui soltanto queste righe non certo casuali ed estremamente significative: « Se la filosofia della prassi afferma teoricamente che ogni "verità" creduta eterna e assoluta ha avuto origini pratiche e ha rappresentato un valore "provvisorio" (storicità di ogni concezione del mondo e della vita), è molto difficile far comprendere "praticamente" che una tale interpretazione è valida anche per la stessa filosofia della prassi, senza scuotere quei convincimenti che sono necessari per l'azione. Questa è, d'altronde, una difficoltà che si ripresenta per ogni filosofia storicistica; di essa abusano i polemisti a buon mercato (specialmente i cattolici) per contrapporre nello stesso individuo lo "scienziato" al "demagogo", il' filosofo all'uomo d'azione, ecc. e per dedurre che lo storicismo con– duce necessariamente allo scetticismo morale e alla depravazione. Da questa difficoltà nascono molti "drammi" di coscienza nei piccoli uo– mini, e nei grandi gli atteggiamenti "olimpici" alla Volfango Goethe. Ecco perché la proposizione del passaggio dal regno della neces– sità a quello della libertà deve essere analizzata ed elaborata con molta finezza e delicatezza ». Da ciò risulta il punto in cui il pensiero scientifico di Gramsci ar– riva ad aprire la questione della sua inclusione nello storicismo senza però riuscire a raggiungere pienamente il problema filosofico in senso stretto e arrivando poche righe appresso a denunciare in modo indi– retto ma evidente l'antinomia: « Si può persino giungere ad afferma– re che, mentre tutto il sistema della filosofia della prassi può diven– tare caduco in un mondo unificato, molte concezioni idealistiche, o almeno alcuni aspetti di esse, che sono utopistiche durante il regno della necessità, potrebbero diventare «verità» dopo il passaggio ecc.» 8 • La ricerca che si apre, quindi, a conclusione di questo schema deve rispondere necessariamente a queste domande (tra le molte fattibili): come si garantisce la verità dello storicismo fuori dello storicismo? qual è la verità essenziale ddlo storicismo proprio in quanto storicismo? E non si potrà allora non incontrare il marxismo. Poiché il marxismo è, tra tutte le posizioni storicistiche, quella massimamente conseguente nel ricercare e garantire la subordinazione totale di ogni problema non solo all'idea dello storicismo ma al fare e al fatto, della storia con- 8 GRAMSCI, Il materialismo storico e la filosofia di B. Croce, Einaudi 1949, pp. 95, 96. BibliotecaGino Bianco

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