Cultura e realtà - anno I - n. 2 - luglio-agosto 1950

24 FELICE BALBO Ma prima di tali denunce e per poterne valutare il peso si tratta di arrivare ad un altrettale e migliore riconoscimento di ciò che Croce raggiunge con la sua Estetica. E se si pensa che - qualunque siano stati e siano gli sviluppi anche importanti che, in altri paesi, e in altre culture si sono fatti intorno al problema dell'arte, dell'espressione, del linguaggio, ecc. - nessuno di tali sviluppi è finora arrivato a quelle verità, tanto più appariranno non solo l'importanza della filosofia cro– ciana ma anche le responsabilità della cultura italiana. Solo allora, credo, si potrà avvicinarsi a comprendere in cosa con– sista la forza della « dittatura crociana». III La questione non è semplice ed esige ovviamente ben più che una nota o un articolo. Qui cercherò di offrire soltanto una linea risolutiva ossia uno schema di ricerca. Il problema, dicevo più sopra, è quello di rendersi conto di ciò che dall'intrinseco della filosofia crociana si può spiegare la presenza e la consistenza della « dittatura crociana ». Il che significa, già subito,. prendere sul serio la filosofia crociana e considerare come moltissimi -altri filosofi abbiano cercato di prenderla sul serio e come malgrado questi sforzi la « dittatura » si sia verificata e si mantenga. Significa cioè im– plicitamente dare per dato (o almeno possibile e probabile) che vi sia qualche motivo intrinseco al sistema crociano che renda difficile la ri– soluzione della questione e quindi spieghi la radice teoretica della co– sidetta « dittatura crociana». Non v'è dubbio che il tentativo essenziale e costante (sia pure attraverso varie fasi) del pensiero di Croce è stato quello di fondare rigorosamente la storicità della verità e della realtà, di garantire lo storicismo assoluto. Tutte le sue affermazioni non possono considerarsi separatamente da questa determinazione. Ora ciò che mi propongo, brevemente, di mostrare è che ogni sto– ricismo non può non affermarsi esplicitamente come conclusione e fine BibliotecaGino Bianco

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