Cultura e realtà - anno I - n. 2 - luglio-agosto 1950
108 DOCUMENTI passi che parlano del cosiddetto cc stato stazionario» (stationary state). Il termine cc stato stazionario », che i primi economisti usarono, mentre è soddisfacente come concetto di analisi statica, lo è in qualclie modo meno quando venga applicato ad un periodo storico, poiché esso implica, tra l'altro, !a cessazione del progresso della tecnica economica. Il termine << economia. matura» dovrebbe forse essere preferito, e infatti sembra che questo termine descriva meglio ciò che John Stuart Mill aveva in mente quando usava il termine cc stato stazionario». Le caratteristiche essenziali di questo stato sono, innanzi tutto, una diminuzione del saggio di aumento della popolazio– ne, e, in secondo luogo, una diminuzione del rapporto tra la formazione di capitale nuovo e il reddito nazionale. Ma questo non implica, come alcuni hanno supposto, la fine del progresso. Invero, Mill disse a chiare lettere: cc È appena necessario notare che una situazione stazionaria del capitale e della popolazione non implica la fine del progresso umano... Anche il pro– gresso industriale può essere com,eguito con altrettanta passione e successo che prima, con questa sola differenza che, invece di non servire ad altro scopo che non sia quello dell'aumento della ricchezza, i miglioramenti nel– l'industria produrrebbero il loro effetto legittimo, cioè la riduzione del lavoro». Un'economia non sottoposta all'espansione può ben essere definita co– me un'economia ad alto consumo, un'economia nella quale tutto o quasi tutto il reddito totale è speso in beni di consumo. Tale economia tuttavia può ancora continuare ad essere un'economia in progresso con un livello di vita continuamente crescente. Un'economia matura può in certe condizioni, come Mill disse, moder– nizzare e migliorare la propria attrezzatura capitale, introducendo conti– nuamente nuove tecniche senza per questo richiedere alcun risparmio nuovo o fare alcuna aggiunta netta alla formazione di capitale. Se il progresso tecnico nelle industrie produttrici di beni capitali supera l'aumento dei saggi salariali, allora le riserve di ammortamento accumulate saranno sufficienti a finanziare la ~ostituzione di una macchina vecchia con una macchina nuova più produttiva della vecchia. D'altra parte, se non c'è alcun pro– gresso tecnico nella produzione delle macchine, se l'efficienza di una mac– china, che richiede per la sua produzione un dato ammontare di lavoro, non aumenta, ne segue che i fondi d'ammortamento, basati sul costo ori– ginario, saranno sufficienti solo nel caso che i salari 3 non vengano aumen- 8 Il lavoro è qui usato, per brevità, a rappresentare tutti fattori impiegati nella produzione delle macchine. BibliotecaGino Bianco
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