Cultura e realtà - anno I - n. 2 - luglio-agosto 1950

DOCUMENTI 103 Ora la verità è che, quale che sia il livello del consumo, l'ammontare di risparmio netto e di investimento netto necessario a sostenere detto li– vello di consumo è precisamente uguale a zero. Qualsiasi livello di consu– mo, non importa quanto alto, può mantenersi all'infinito, con l'unica con– dizione che il capitale richiesto per produrre questo dato livello di reddito reale di consumo sia convenientemente rimpiazzato. Ma il rimpiazzo del capitale non richiede alcun investimento netto. È vero che un aumento del consumo da un livello dato ad un livello più alto presenta un problema differente. Ma ciò che viene spesso dimen– ticato è che è proprio un mutamento di questa fatta che richiede un tipo di analisi non statica ma dinamica. Non è possibile aumentare la propria statura semplicemente fornendosi della buona volontà di aumentarla. Né è possibile aumentare il consumo da un dato livello a un livello più alto sem– plicemente facendo appello ai potenziali bisogni illimitati degli esseri uma– ni. Il consumo non può aumentare senza un precedente aumento del red– dito e della produzione. Alcune qualificazioni, specialmente per ciò che si riferisce al breve periodo, sono, naturalmente, necessarie. Un caso speciale è quello del benestante il quale, per aumentare il consumo, può utilizzare dei fondi oziosi. Questo è un fatto che senza dubbio si verifica in misura più o meno grande al fondo di una depressione, particolarmente per quanto si riferisce ai beni di consumo durevoli, come le automobili, e ciò talvolta può contribuire a spiegare il punto di inversione inferiore. Ma tali quali– ficazioni sono, in ogni modo, di importanza limitata e si possono applicare solo all'analisi di breve periodo. Esse non possono essere invocate come spiegazioné dell'aumento secolare del reddito reale durante gli ultimi cento– cinquant'anni. La spiegazione di tale fenomeno può essere trovata solo in un'analisi dinamica della produzione. Tale spiegazione deve essere cercata in fattori esterni al funzionamento del sistema dei prezzi, quel sistema cioè che tende a trovare il proprio equilibrio ad un livello « stazionario ». Essa deve essere ricercata nei cambiamenti tecnici, nella scoperta di nuovi prodotti, di nuovi processi produttivi e di nuove risorse. Questi fattori, che sono esterni all'equilibrio statico dei prezzi e che anzi rovesciano questo equilibrio, hanno creato nuove forze produttive ed hanno perciò aumentato la produzione e il reddito reale. Perciò, come risultato, il consumo si è spostato verso nuovi e più alti livelli. Non è stato l'aumento del consumo che ha determinato il sorgere di un risparmio netto e di un investimento netto. Al contrario sono stati il risparmio e l'investimento netti, sorgenti dai fattori dinamici del progresso BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy