Cultura e realtà - anno I - n. 1 - maggio-giugno 1950

L'AMMALATO PER CONTRATTO DI LAVORO 75 L'agglomerazione degli operai e delle diverse lavorazioni, l'esaspe– razione della miseria e il sorgere di correnti di indignazione e di pietà portavano a confuse rappresentazioni di danni, complicatamente intrec– ciate e allora inestricabili. Tutte le campagne medico-sociali dell'epoca si rassomigliano per la promiscuità degli orrori che denunciano e per il prevalere della spinta morale su quella scientifica, nel reclamare che gli orrori vengano rimossi. Così anche le inchieste e le leggi che riguardano le miniere, dove è da pensare che i danni della silicosi stessero effettivamente in primo piano, non parlano praticamente mai di polverosità. La cosa si spiega: i danni della polvere non apparivano in mezzo alle abbiezioni igieni– che e sociali in cui vivevano i minatori e le loro famiglie. Difatti la legge del 1840 (Mining Act), rimasta del resto lettera morta per molti anni, si limitava a vietare il lavoro sotterraneo nelle miniere di carbone alle donne e ai bambini al di-sotto dei 10 anni di età. Vi era una con– dizione di sfruttamento senza limiti, negli eccessi del quale, non molto differentemente che nelle miniere del vecchio Egitto, il danno specifico della polvere rimaneva sommerso e ignorato. Negli stessi verbali di inchiesta, che sono conservati e si trovano in parte riportati nelle opere di Engels e di Marx, le tragiche risposte dei minatori ci parlano del lavoro dei bambini, dell'esigenza dell'educa– zione scolastica, del lavoro delle donne, della mancanza di ventilazione, degli orari di lavoro, con un tal cumulo di reclami, che diviene chiaro come non si sapesse da che parte incominciare e in realtà né si volesse né si sapesse incominciare da una qualche parte 1 • ritazione alla gola, di tosse violenta, e la loro voce diventa così fioca che a stento si riesce a sentirli. Essi muoiono tutti tisici. « ... [i bambini] sono mandati così piccoli in fabbrica e devono lavorare così a lungo (per lo più 12 e più ore) che non sono in grado di approfittare della scuola... Bambini che per anni avevano frequentato le scuole festive non erano in grado di distinguere una lettera dall'altra, e in tutto il distretto oltre allo sviluppo intellettuale anche quello morale e religioso si trova ad un bassissimo livello » (riferito da F. ENGELs, Die Lage der arbeitenden Klasse in England, Lipsia 1845; la citazione si trova al ca• pitolo Die Topfereien von Nord-Stafjordshire, pag. 195-97 della Marx-Engels Gesam• tausgabe, 1/4, Berlino 1932). Oggi, con le nozioni che abbiamo appreso in seguito, possiamo ben distinguere in queste relazioni la molteplicità delle condizioni nocive esattamente descritte nelle loro conseguenze. Anzitutto la piaga del lavoro infantile; poi la denutrizione e il rachi• tismo dovuti a condizioni di deficienze, che è poco dire di igiene; ancora le conse• guenze nocive dell'intossicazione da piombo (i disturbi allo stomaco, le coliche, la pa• ralisi), infine quelle della polvere quarzosa (l'affanno di respiro, la tosse); la tubercolosi mieteva le sue vittime su tutti questi terreni disastrosamente adatti. 1 La difesa degli operai si vide prendere principalmente dai medici, Ci sono p. es. i già ricordati rapporti annuali del Dott. J. Sirnon, medico del Privy Council .Biblioteca Gine>Bianco

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