Cultura e realtà - anno I - n. 1 - maggio-giugno 1950

120 DOCUMENTI nello stesso caso singolo. La funzione '\jl dà, secondo questa concezione, una descrizione i n c o m p I e t a di un fenomeno reale. Questa concezione non è quella accolta dai fisici. La sua accettazione farebbe sì che la fisica dovrebbe tendere alla ricerca di una descrizione completa della reale condizione delle cose, oltre a quella incompleta, e do– vrebbe rivolgere gli sforzi a trovare le leggi per tale descrizione. Con ciò sarebbe distrutta l'inquadratura teorica della meccanica quantistica. b) la particella in realtà non ha né un impulso né una pos1z10ne determinati; la descrizione per mezzo di una funzione '\\' è una descrizio– ne in linea di principio completa. L'esatta posizione della particella, che si può ottenere per mezzo di una misura di posizione, non si deve inter– pretare come posizione della particella p r i m a della misura. L'esatta localizzazione ottenibile con una misurazione si può avere so– lamente con l'introduzione dell'inevitabile (e essenziale) atto di misura. Il risultato della misurazione non dipende solo dalla situazione reale della particella, ma anche dalla natura, per principio incompletamente conosciuta, del meccanismo di misura. Lo stesso si verifica se si misura l'impulso o un qualche altro osservabile relativo alla particella. Questa è l'interpreta– zione attualmente preferita dai fisici; e si deve aggiungere che essa sola soddisfa in modo naturale, nel quadro della meccanica quantistica, alla situazione emp~rica espressa nel principio di Heisenberg. Secondo questa concezione due funzioni 'ljJ (essenzialmente) differenti descrivono due situazioni reali differenti (p. e. la particella con pos1z10ne esatta, oppure la particella con impulso esatto). Quanto si è detto vale, mutatis mutandis, anche per la descrizione di sistemi che constano di parecchi punti materiali. Anche qui si ammette (nel senso aella interpretazione b) che la funzione '\jl descriva completa– mente un fenomeno reale, e che due funzioni '\jl differenti (in maniera es– senziale) descrivano due fatti reali differenti, anche se esse possano con– durre a misure coincidenti, in seguito ad una misurazione completa; la coincidenza delle misure verrà allora attribuita, in parte, all'influenza, par– zialmente ignota, del dispositivo di misura. II Se ci si domanda quale sia la caratteristica del mondo delle idee fisiche, indipendentemente dalla teoria quantistica, si può rispondere così: i con– cetti della fisica si riferiscono ad un mondo esterno reale, cioè sono idee che ci formiamo su enti (corpi, campi, ecc.) che richiedono un'« esistenza BibliotecaGino Bianco

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