Cultura e realtà - anno I - n. 1 - maggio-giugno 1950
112 NOTE tare, culturalmente parlando, solo documentario, e si potrebbe anche dire esemplare: nel senso che offre un esempio cospicuo di come certi problemi non vadano risolti, né trattati, né posti. C'è poi quell'intemperante autobiografismo che imperversa nelle sue pa– gine, così sovraccarico di torbidi umori sentimentali. Anche qui, si tratta di una conseguenza necessaria del non sapersi porre in modo concreto di fronte a una problematica storica che per essere sciolta in termini di verità esige delle ragioni che non il « cuore », ma solo la ragione possiede. Rimangono alcuni accenti molto umani di Wright. Del rancore di un Koestler, come del democraticismo pubblicitario di un Fischer, non n– mane nulla. BibliotecaGino Bianco
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