Critica Sociale - anno XLII - n. 23-24 - 1-16 dicembre 1950
CRITICA SOCIALE 345 Un altro campo, che forse non era stat0 consi– derato prima e che ha dimostrato i benefici del Servizio Sanitario Nazionale - benche non abbia direttamente a che fare col medico di famiglia - è quello della fornitura di protesi dentarie, p.i oc– chialii· e persi,n.o di parrucche. La maggior parte dei dentisti si trovarono più impegnatj che mai; e tutti quelli che avevano a che fare con la misurazione della vista e la fornitura di occhiali si trovarono letteralmente assediati. Indubbiamente, un grande numero di pazienti se ne è avvantaggiato, ma la spesa apparve ecce;;siva; e, nel caso dei dentisti, si dovette ricorrere a una riduzione della loro retri– buzione. Risultò che i servizi più costosi erano quelli calcolati secondo il numero delle singole pre– stazioni, come, del resto, era già stato osservato nella Nuova Zelanda. Si addivenne a un pagameI\tO a forfait, che è quello più comodo ed economico. Un settore molto importante, del quale non si parla nella legge istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale, è il Servizio Medico Ausiliario, che com– prende molti compiti paragonabili a quelli espietilti da noi in margine alle cure ospedaliere (cappellani, sl'lore, patronesse,, personale volontario, ecc.). Dopo un anno di esercizio statale, il Ministero della Sanità .ba deciso di rendersi esatto conto della sua portata ed è sperabile che tali servizi possano svilupparsi meglio. AMMINISTRAZIONE In complesso, il nuovo sistema di amministra– zione si è avviato senza scosse. I Regional Hospital Boards (Uffici Ospedalieri Regionali) di nuova isti– tuzione, se ne assunsero la responsabilità senza grandi inconvenienti. Le autorità municipali e vo– lontarie cedettero il loro posto di buon grado, sep– pure con qualche preoccupazione per l'avvenire. La nomina dei componenti i Regional Hospital Boards venne fatta con tatto e larghezza di vedute. Come pare inevitabilmente accada nelle naziona– lizzazioni, il numero del personale ospedaliero subì un aumento. Prima un Segretario G,merale riuniva in_ sè le mansioni di parecchi impie~ati; col nuovo schema esse vennero ripartite in diversi uffici. Il che non meraviglia se si pensi al lavoro accresciuto dal punto di vista amministrativo, anche per man– tenere· il collegamento con gli altri ospedali. L'adozione di un ordinamento regionale ha dato in generale buoni risultati. Durante la preparazione della· 1egge sul Servizio Sanitario Nazionale, si era parlato di unità amministrative più p"iccole, sotto il controllo delle autorità locali; ma i vantaggi di un'unità amministrativa più vasta apparvero subito evidenti per molti servizi speciali, come per la chirurgia plastica e toracica, dei quali poterono profittare anche gli abitanti di zone periferiche, senza dover fare lunghi viaggi. L'avere poi stabilito in opportune sedi gli Ospedali con funzione di scuole di perfezionamento clinico (Teaching Hospi– tals~ ha permesso di utilizzare al massimo il per– sonale e l'attrezzatura clinica. CONSULENTI, MEDICI GENERICI E POLICLINICI Il problema della scelta dei consulenti non e stato facile dapprincipio, mancando nella legge una pre– cisa definizione dei compiti, una tariffa e una pianta stabile per questa categoria. Coll'andare del tempo, e facendo opportune distinzioni tra consulenti ge– nerali e consulenti specialisti, si è riusciti ad averne nella misura richiesta, dal Servizio. Mentre la figura del Primario chirurgo, che dà la sua opera parte al)'Ospedale e parte alle Cliniche private (Case di Salute), è seinpre meglio delineata. Quanto al Medico generico, che è la spina dor• BibliotecaGino Bianco sale del Servizio Sanitario Nazionale e che - il paragone col Medico di Battaglione della Sanità militare potrebbe a ragione essere invocato - sta in prima linea a contatto diretto col pubb1ico. non· sempre educato a capire il giusto uso dell' Assi– stenza Sanitaria gratuita, le cose vanno in modo diverso secondo che si tratti· del suo lavoro nei grandi o nei piccoli centri. E si è trovato giusto -di proporre ·un emendamento della legge per com– pensare i Medici non solo in proporzione al nu– mero degli iscritti alle loro liste, ma anche in base alle situazioni di speciale disagio. La nomina dei medici generici qualificati ha destato qualche timore dapprincipio, ma alla prova dei fatti non si sono verificati inconvenienti. L'istituzione dei cosiddetti Health Centrcs, dove si svolge una certa collaborazione tra Medici delle varie specialità, ha portato a una intesa di cate– goria forse migliore ,di prima, perchè si lavora senza l'antico senso di rivalità professionale. Col nuovb Servizio Sanitario Nazionale e con le provvidenze sociali connesse risultano avvantag– giati i vecchi bisog,nosi di cura e soli; alcuni dei quali hanno potuto anche. venire riabilitali a una limitata attività, che dà loro modo di rendersi ancora socialmente ulili. Due ultimi punti vengono dlevati dalla sfotetica rassegn a del Practitioner. Il primo è di fissare una pianta stabi.le per ogni Osp~dale, così da invogliare i giova ni a co ncorrere ai posti di ruolo. Il secondo è il problema finanziario, cJ;i.e si è -dimostrato di una delicatezza ,estrema. Infatti, la legge è !mirata in vigore dopo che, per le circostanze inerenti allo stato di guerra, lo stato degli Ospedali }asciava molto a desiderare e molti lavori sono stati neces– sari per il loro rimodernamento. Inoltre, l'aumento delle paghe, l'accresciuto numero di impiegati, gli onorari ai medici, nonchè l'enorme spesa per gli occhiali e le protesi dentarie hanno crea'to una . situazione assai critica e costretto il Governo a ulteriori stanziamenti. Le raccomandazioni per fare economie non si vede come possano venire accolte senza limitare le prestazioni al pubblico. CONCLUSIONE Abbiamo notato che i primi due anni di funzio– namento ùel Servizio Sanitario Nazionalé si sono svolti senza apprezzabili inconvenienti e con un noteYolc senso di collaborazione da parte della classe medica. E' troppo presto per dire se il nuovo -sistema· avrà un buon successo e se si dimostrerà migliore o peggiore dell'antico. L'unica cosa, sulla quale ci si trova d'accordo quando se ne parla tra Colleghi, è che occorreranno parecchi anni perchè i servizi sanitari possano essere sviluppati e per– fezionali a dovere. A queste conclusioni, aride e pedestri, però, con– viene aggiungere che un fenomeno così grandioso di solidarietà umana non avrebbe potuto avvenire se non in un paese dove la preparazione religiosa e morale ne aveva creato le premesse e dove la. lunga propaganda socialista (ricordiamo· soìo il fa-· bianesimo e le quotidiane arringhe in Hyde Park) aveva dato alla popolazione quel senso di fiducia nelle provvidenze dello Stato. Nei tempi presenti, poi, nei quali l'individuo in condizione di bisogno assolutamente non può prov– Yedere da sè alle esigenze del vivere sociale e, nel caso di malattia, si trova impossibilitato a procu– rarsi le cure che gli enormi progressi della Medi– cina e delle sue sp•ecializzazioni hanno messo iil onore, il Servizio Sanitario Nazionale trova una giustificazione, oltre che di ordine morale, d1 ordine strettamente ,economico. C'è chi p'revede che anch.e le altre Naziani - .-s-e
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