Critica Sociale - anno XLII - n. 23-24 - 1-16 dicembre 1950

344 CRITICA SOCIALE lo sganciamento dalla burocrazia'; ma non si faceva cenno della riforma istituzionale vera e propria. Discorso solo in parte smentito da quello successivo tenuto ,dinanzi' alla •Camelta in cui il Guardasigilli prometteva ... nuovi studi per la legge sul Consiglio Sq,periore della Magistratura e sul nuovo ordina- mento giudiziario. . E' certo che, se non tutti i giudici, quelli fra loro .dotati di maggior sensibilità civica hanno avvertito ia necessità di prospettare all'opiniqne pubblica, s.pess·o indifferent,e: a p:roblemi clie ,pur la dov•rebbero di-rettam,ente riguarda•re, I-a gravità della situazione. ✓ Da un lato una Costituzione che vuole porre il giudice in uno stato d'indipendenza piena, di fronte /tlle possibili interferenze del potere· esecutivo; dal– ì'altro una sHuazione di fatto rimasta sostanzial– mente immutata rispetto al period'o fascista, per cui i giudici sono considerati come dei « funzionari » (in senso tecnico, non. giuri,dico). 'E per di più: una gravi.s~ima, c·risi ·neI •funzimiamento degli uffici giu– diziari conseguente a molteplici cause: non ultima la grave <lefìcienza di mezzi in cui, per miseranda tradizione, i vari governi hanno lasciata l'ammini– S'traz'ione giudiziaria, e la lentezza con cui si pro– cede all'adeguamento dei Codici alle reali necessità della vita moderna., Nessuna rivolta contro il potere legislativo quindi, come qualcuno ha vo'luto j,n,si<nuaTe,ma appe,llo al potere legislativo da parte di una c,ategoria di cit– tadini, investita di particolari funzioni, che chiede il necessario interessamento dei sommi organi dello Stato per un problema che riguarda prima tutti i cittadini, e solo in via indiretta i giudici. L'appello della magistratura - nella torpida at– mosfera che. talvolta sembra opprimere la nostra vita nazionale soffocando ogni tentativo di reale rifor– ma, e che minaccia di rinviare sine die la trasfor- -mazione del· tarlato edificio statale italiano in un organismo di struttura moderna _:. non deve essere svalutato e •immiserito entro i limiti di un problema !Ii rivendicazioni cc sindacali». Un ordinamento libero sarà tale solo a due con– <lizioni qualora cioè tutti i cittadini possano, diret– tamente o indirettamente, interferire nell'ammini– strazione della cosa pubblica; e qualora essi sap– piano di poter invocare dinanzi ad un giudice libero ed onesto l'applicazione della legge. 'Le due condi– zioni sono fra 'loro connesse e inscindibili. Ma fino a quandò il potere esecutivo potrà con– trollare la nomina, le promozioni, i trasferimenti dei giudici; fino a quando i capi degli uffici giridi– .ziar· ·saranno designati dal Guardasigilli; fino a qurundo interverranno le circolari ministeriali a ,e suggerire » la <e retta >> . applicazione di una legge: la giustizia non sarà nè libera nè indipendente. , Nè si dica che non si devono sottrarre i giudici al controllo del potere politico. Se la Costituzione sarà integralmente applicata, i giudici non potranno mai sopraffare il Parlamen.to, . perchè è il Parla– mentp che fa· le leggi e ne detta la interpretazione autentica•. Nè si dimentichi che i giudici saranno controllati proprio da quel Consiglio Superiore della, .Magistratura. in cui siederanno anche i rappresen– tanti del Parlamento. Soprattutto chi ha senso sto– rico sa che una lotta fra i" giudici e gli altri poteri, in sede politica, sarebbe concepibile solo se i giu– dici fossero una « forza politica » cioè una classe socialmente ed economicamente organizzata, quale era la ·,e nobiltà di toga» in Fràn~ia, all'epoca della !otta dei Parlamenti contro il potere regio; e quale :nvece in Italia non è. Non s'inseguano quindi timori per inesistenti rfantasmi. Si comprenda invece che l'atteggiamento '.!ella ~a~istratura, coscientemente o no, ha riaperto •in .Itaha 11 problema che negli ultimi anni sembrava di nuovo sopito: la formazione di uno Stato mo- derno. ANTONIO DONATI Biblioteca Gino Bianco I medici inglesi e l'assistenza sanitaria Il più importante periodico inglese della classe medica ha pubblicato, dopo il primo anno di fun– zionamento del Servizio S:;mitario Nazionale, un supplemento per raccogliere obbiettivamente le cri– tiche relative. Quella del 5 luglio 1948 è stata una delle più grandi rivoluzioni nella storia della Medicina. · Il fatto che essa si sia verificata in Inghilterra, piut– tosto che in altri Paesi europei o extra-europei, trova, secondo noi, la sua giustificazione nella pe– culiare posizione dell'isola, nei suoi precedenti grandi rivolgimenti religiosi, politici e sociali .. Si tratta della Nazione dove le assicuraziani sono più diffuse tra la popolazione e dove il movimento ope– raistico-mutualistico di oltre un secolo fa ha potuto evolvere verso quel laburismo, che attualmente governa. La concezione, veramente rivoluzionaria, di met– tere sullo stesso piano le spese militari e quelle per la difesa dell'individuo e della salute pubblica, ha potuto trovare - malgràdo le fortissime opposi– zioni tuttora in atto - una graduale realizzazione, accanto alle altre concezioni socializzatrici delle risorse del suolo, delle banche, dei maggiori servizi pubblici. Ed è tenendo presente la situazione poli– tica generale e le esigenze della situ:1zione seguita a una guerra rovinosa, anche se vittoriosa, che pos– siamo spiegarci la nazionalizzazione della profes– sione medica e dell'att_rezzatura ospedaliera in Gran Bretagna. La redazione del supplemento del Practitioner, cui ci riferiamo, ,è stata affidata dalla Direzione a 'Medici di provata competenza, e di s~cura obbietti– vità - ma dei quali si tace il nome•- .con lo scopo di portare un contributo. positivo e chiarificatore al problema, per dimostrare poi,sibilmente quanto di buono si deve far risalire alla .nuova legge e quanto di meno buono sia da attribuire all'inevi– tabile difficoltà della messa in moto di un cosi enorme meccanismo, o a suoi difetti. Naturalmente non si poteva pretenderè, che la nuova legge facesse, quasi per incanto, aumentare i medici o i posti-letto negli ospedali, mentre per gli uni e per gli a11ri già si lamentava una relativa scarsità. Onde si dà per giustificato Il disagio veri– ficatosi - dopo l'entrata in funzione dei Servizio Sanitario Nazionale - nel soddisfare le esigenze del pubblico, quantunque la classe medica continui a lavorare fino all'estremo limite delle sue forze e gli ospedali siano pieni. La scarsità del persona!~ infermieristico è un'altra questione da risolvere· e, in parte, vi si è rimediato con assunzione di per– sonale a ore. Per risolvere la· crisi ospedaliera non sono man– cati i!tepptl're privati benefattori, che hanno donato nuovi padiglioni per malati a pagamento, sia in proprio sia a carico di Enti Assicurativi. Ma il prèzzo delle diarie venne uniformato a quello gene– rale e anche nei padiglioni per solventi si stabilì che un terzo almeno dei posti-letto fosse a disposi– zione dei malati comuni. Data l'accennata scarsità di posti-letto, •si è cer– cato di incrementare i dispensari e gli ambulatori: qui la clie!ltela, specie per le Sezioni fisioterapiche~ è subito raddop1iiata, mentre gli Ospedali sono stati alquanto alleggeriti. Molto si attende df!ll'orgaJliZ– zazione \lèi progettati Health Centres (.i\,~bulatpri Policlinici), che in qualche grande città - co~e abbiamo potuto vedere a Bristol - qt~ fm1zt9naQI,) per merito del.Je Autorità mediche locali.

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