Critica Sociale - anno XLII - n. 21 - 1 novembre 1950
302 CRITICA SOCIALE Le • • moz1on1 del Comisco Pubblichiamo come documenti le prin– cipali mozioni votate dal Comisco nella sua · riunione dal 20 al 22 ottobre scorso. .RISOLUZIONE SUL PIANO SCHUMAN Il Comisco, avendo preso conoscenza dei recenti sviluppi (}ella proposta di Schuman. e tenendo copto delle difficoltà che sono sqrte, ricor<la e conferma la risoluzione del 17 giugqo 1950, che salutava questa proposta <.: come un co– raggioso esempio di iniziativa europea » e dichiarava particolarmente che « ogni progetto di pianificazio– ne delle industrie siderurgiche e del carbone del– l'Europa che non fosse basato sull'espansione della domanda e sul pieno impiego prenderebbe rapida– mente la forma di un cartello a tendenza restrittiva». Il Comisco considera essenziale che le proposte finali della conferenza preparatoria· attualmente in sessione· siano concepite in modo tale che tutti i paesi produttori e consumatori di carbone e di ac– ciaio dell'Europa occidentale_ possano unirsi nel– l'attuazione del piano. Esso crede clH il progetto di convenzione inter– nazionale, ·non appena completato, debba essere pre– sentato ai governi di ciascuno di questi pàesi. Esso insiste sul fatto che il piano non favorirà l'espansione della produzione e della domanda che a condizione di eliminare ogn·i tendenza monopo– listica. Se questa condizione primordiale non è. ac– cettata, è fatale che gli interessi capitalistici ab– biano la meglio e che impongano a breve scadenza misure restrittive. · · Il Comisco fa appello a'i partiti socialisti dei paesi Qccidentali perchè apprezzino il progetto non e– s"clusivamente dal punto di vista della sovranità nazionale, ma prima di tutto in funzione degli inte– ressi comunt dei popoli e particolarmente delle mas~e lavoratrici, produttrici e consumatrici. Nurp.erosi delegati del Comisco hanno espress0 l'opinione che la messa in atto del piano Schuman (f_ev'essere assicurata in stretto legame con· il ,Con– siglio· d'Europa. . Il éomisco prende nota con soddisrazione del fattq che la conferenza preparatoria del viano con– sidera come una condizione essenziale di riuscità la p(lrtecipazione di sindacati operai e la loro rap– preseQ.ta~iop.e adeguata in seno agli organi esecutivi e consultivi !anto ce!1trali quanto regionali. - ~OZlONE SULL'UNITA' EUROPEA Il Comisco invita tutti i partiti socialisti dei paesi membri del Consiglio d'Europa a insistere presso i- rispettivi governi perchè tengano conto, in seno al comitato dei Ministri, del fo'rte1 sentimento che anima l'Assemblea consultiva in favore dell'unità europea. costruzioni. Si ,può considerare come acquisita la cifra di 2 e 1,6 mllloni; tutti gli sforzi fatti da Bonn per a-ssorbire questa disoccupazione si sono mo.strati vani. La ascesa rapida della pròduzlone non ·ha per nulla influenzato U· nume,o ,lei di– soccupati, e questo spiega i metodi di razionalizzazione e la rlattrezzatura ultra moderna della nostra industria, L'espor– tazione di prodqtti finiti, che àveva raggiunto un totale di 3&5,5 mllloni di dollari nel -primo trimestre del 1950 è salita a 127,7 mlll~_ni di dol'lari in aprile, a 140 miÙonÌ i~ maggio, a 153 milioni in giugno (cifre fornite dai servizi di Mac Cloy). La produzione di molti generi è quasi raddoppiata: J,a produzi<me sale ra-pidamente mentre la mano d'o.pera resta costante, ! salar-! si sfaldano per li rincaro della vita; q_11estohe dice abbastanz·a ciullo sfruttàmento sempre più sfre– nllcto del lav-o,rato·re tedesco e sulla terriblle carenza slnda·cale. Biblioteca Gino- Bianco Jl Comisco afferma la so.a convinzion~ che una unità ·europea reàlizzàtà sènza la ·Gra'n ·Bretagnà e la Scandinàvla sarebbe senza ·valore· è che bisog'na ricercare l'unità europea con met'odi che ,p~rinèt– teranno a qliesti paesi di parteciparvi. " A questo fine, il · Comiscò ha designato un comi– tato di studi focaricato di definire una palifica con– creta che perriiètta a tutti i paesi liberi d'Europa, di realizzare un'azione comune 'nei campi sociale, eco– nomico e politico, quali che siano le lòro differenze di concez!one ~ di metodo. · · RISO-l,UZION~ SULL)j:AUTORITA' SPECIALIZZATE Il Comisco, considerando che l'Assemblea consultiva al Con– siglio d'Europa ha raccomandato questa estate a_tre riprese l'integrazione delle autorità specializ,zate nel ·quadro del Consiglio, considerando in particolare che il 28 agosto 1950 è stata adottata con. l'appoggio di quasi tutti· i rap– presentanti socialisti u·na raccomandazione che parte dai p_rincipi seguenti: 1) la libertà dei membri di accedere o no a que– ste autorità specializzate; 2). il carattere aperto di queste autorità a tutte le nazioni-· democratiche che potrebbero aderirvi a una data ulteriore; · 3) l'affermazione che « gli organi di ammini– strazione di controllo dovrebbero essere integrati con quelli del Consigli0 d'Europa»; considerando la necessità di prendere tutte le garanzie che possono assicurare la difesa dell'inte– resse generale dei pbpoli e specialmente delle masse operaie e consumatrici dell'Europa rappresentate dai partiti socialisti, considerando d'altra parte che la messa in atto di istituzioni o di organismi parlamentari specializ– zati nuocerebbe al'l'u11ità politica dell'Europa, raccomanda ai partiti membri di sostenere la po– litica d'integrazione adottata dai loro rappresen- tanti a Strasburgo. · · · MESSaGGIO DI CONGRATULAZIONI AI LAVORATORI AÙSTR~CI Il Comisco, riunito a Parigi, si rallegra con la classe operaia austriaca e particolarmente con il partito fratello austriaco della vittoria che essi haa– no ottenuto contro l'attentato dei comunisti per im– padronirsi del potere' in Austria mediante un putsch. Nel corso della prima settimana di ottobre, la, Re,– pubblica austrfaca e' fors'anche la pace mondiale furono terribilmente minacciate,. I comunisti bamno fatto di tutto per paraliziare la vita economica del l)aese scatenando uno sciopero generale. Quand·o •i lavoratori delle fabbriche no_n controllate dai russi rifiutarono di obbedire all'ordine di sciopero, i co– munisti fecero fronte con truppe d'urto, addestrate da tempo pe1r la guerra c•ivile; rlella speranza di rafforzare lo sciopero, essi occuparono le fabbriche p~r tentare di spezzare la resistenza dei l>avoratori, paralizzarono il traffico sulle strade e sulle ferrovie e occuparono gli uffici postali e le stazioni. Il loro sc·opo era quello di accaparrare: la direzione dei sindacati e di impadronirsi del potere. Questo at– tentato è fallito grazie alla resistenza determinàtà dei -lavoratori austriaci che fedeH al partito fratedlo e ai sindacati liberi, hanno seguito le consegne d"el partito socialista e dei sindacatì. I lavoratori austriaci hanno bene servito la de– mocrazia, la libertà e la pace !l-elmondo. Ess1 hanno mostratò' una volta di più che il socialismo d'emo– ératico è l'arnia più forte nella lotta contro la ti– rannia comunista. La conferenza socialista tnte·rna– zionale esprime loro la sua gratftu'dine ·e· si rallegra del lciro successo.
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