Critica Sociale - anno XLII - n. 19 - 1 ottobre 1950
CRITICA SOCIALE 269 ogni industria pubblica e che un resoconto della po– litica seguita e dei risultati raggiunti sia sottoposto al .Parlamento ed al pubblico. La voce del consumatore deve essere più effettiva– mente sentita. Deve essere reso più facile per esso l'esercizio del suo diritto di criticare e di far valere i suoi desideri nelle pubbliche industrie, attraverso i Consumer's Councils. Le autorità ·locali devono svol– gere l'importante compito di sottoporre alle industrie ed ai servizi pubblici le· critiche ed i suggerimenti del popolo che esse rappresentano. Consultazioni comuni devono essere estese, in modo che i lavoratori, i diri– genti, i tecnici e gli amministratori possano lavorare insieme per il bene di tutti. La struttura delle pubbliche corporazioni non deve conformarsi ad un rigido schema. Ciascuna è stata scelta per affrontare le circostanze della propria in– dustria. Qunado le pubbliche corporazioni sono state stabilite era inevitabile, per poter regolare le questioni di principio e ragg1mppare le industrie su una base nazionale, che buona parte dell'autorità fosse eserci– tata al centro. Ma a mario a mano che la riorganiz– zazione ha progredito, è diventato possibile decentra– lizzare sempre più il controllo e affidare maggiori compiti alla iniziativa e alla impresa locale. Soprattutto, ciascuno - il lavoratore nelle industrie pubbliche e la nazione nel suo complesso - devono aver compreso che queste industrie appartengono al popolo. I produttori hanno la loro responsabilità nei confronti della comunità. ed il popolo deve parteci– pare alle responsabilità delle sue industrie se il nuovo ordine deve avere un sempre più grande· successo in avvenire. L'INTERESSE PUBBLICO E LA PROPRIETA' PRIVATA L'impresa privata ha il suo posto proprio nell'eco– nomia. Di fatto, noi aiuteremo ed incoraggeremo la sua efficienza e la sua iniziativa. Ma la comunità ha il diritto di sapere che essa lavora nell'interesse della nazione. ,L'Inghilterra non deve mai più essere nelle mani del grande affarismo. I proprietari privati non devono mai più essere in grado di effettuare grandi conçentrazioni di potere. Questo impone all'atteggia– mento socialista nei confronti dell'impresa privata di essere sen~ibile, fermo e rivolto al pubblico bene. Molti uomini d'affari hanno cooperato con il gover– no nell'aumentare la produzione e le esportazioni. Al• tri continuano a porre il profitto privato prima del– dovere sociale. Monopoli privati continuano a sfrut– tare" i"consumatori. Importanti industrie sotto il con– trollo privato continuano ad essere inefficienti, -come le indagini hanno mostrato. I piccoli industriali sono troppo spesso schiacciati dai grandi affari e soffocati dai monopoli. Sotto certi riguardi, i controlli e gli schemi di ra– zionamento basati sulla scarsezza stanno diventando meno ,effettivi nella direzione dell'economia.. Ma al– cuni controlli dovranno diventare permanenti e nuo– vi stimolatori metodi di direzione devono essere sta– biliti per assicurare la prosperità. Nei momenti di tensione e di 'difficoltà internazionali questa politica deve essere rafforzata. - Si deve usare un controllo sugli investimenti per dirigere lo sviluppo dell'industria. Le industrie e le fabbriche che producono beni di più urgente bisogno all'interno e per l'esportazione devono avere la prio– rità nell'assegnazione di nuovi fabbricati e di capitali. - Le industrie saranno incoraggiate a conservare un margine sufficiente a pagare nuovi investimenti. La limitazione dei dividendi sarà continuata: se fos– sero distriburti maggiori profitti agli azionisti ci sa– rebbe poco danaro per modernizzare le industrie. - Il controllo sui cambi esteri preverrà la possi· bilità di approfittare della scarsa circolazione, e l'e- Biblioteca Gino Bianco sportazione di capitali quando ciò è fatto contro l'in· teresse nazionale. - Il controllo sulla locazione di nuove fabbriche preverrà una troppo grande concentrazione dell'indu– stria in alcuni centri urbanj, e aiuterà ad assicurare il pieno impiego ed una buona pianificazione regio– nale attraverso il paese. - La commissione dei monopoli sarà rafforzata. Lo sfruttamento e le pratiche restrittive saranno sop– presse .. - I monopoli saranno trasferiti alla proprietà pub– blica se non è possibile ripartirli in un altro modo. - Vaste ordinazini di prodotti standardizzati per– metterà ai produttori di prevedere e di ridurre i costi. I beni .utili saranno acquistati in gran parte dal gover– no e distribuiti per le vie normali. In questo modo gli acquisti pubblici garantiranno la produzione con– tinua· d.i beni di utilità. E questo sarà anche un modo di mantenere il pieno impiego in industrie particolari. - Le imprese pubbliche saranno organizzate in mo– do da competere onestamente e lealmente con le .ditte private che non partecipano totalmente allo sforzo na– zionale. Ciò costituirà uno sprone ad una maggiore efficienza ed un'arma contro il monopolio. - Dovunque sarà necessario, il governo laburista userà il suo potere attuale per agire contro gli affari che ledono la nazione. · - Saranno istituiti dei Consigli di Sviluppo per un numero sempre maggiore ,di industrie private. Se sarà necessario, si userà la costrizione quando gli impren– ditori rifiuteranno di cooperare. _; ·Sarà dato alle industrie un aiuto scientifico e tecnico. Molto è già stato fatto in questo senso. Il modo per elevare tutte le ditte al livello più alto con– siste nel diffondere e nell'usare la conoscenza dei pro– gressi più recenti della scienza e della tecnica. • - Immobili, macchinari di utilità generale ed altri strumenti sarano dati in affitto agli industriaÙ idonei nelle aree di sviluppò e altrove, e il finanziamento sarà reso possibile per le importanti espansioni ap– provate. La politica del laburismo per l'industria esprime il diritto della comunità ad una maggiore produzione, efficienza nell'industria, pieno impiego e giustizia so– ciale. Essa tende a dirigere a fini sociali il potere eroaomico che in passato trattava gli esseri umani come se fossero macchine e ignorava i bisogni sociali del popolo. Nell'interesse pubblico tre grandi obiettivi devono essere raggiunti. Essi sono: pieno impiego, commercio estero equilibrato e prezzi più b'assi E' per raggiungere questi obiettivi che noi piani– fichiamo la nostra economia. PIANI PER IL PIENO IMPIEGO Non è per caso che c'è statò pieno impiego negli ultimi anni. Se noi avessimo trascurato le industrie di base, avremmo sofferto la disoccupazione per man– canza di materie prime e di potere. Se avessimo la– s0-iato che le finanze ci sfuggissero di mano, avrem– mo avuto inflazione, alti 'Prezzi, scarse esportazioni e disoccupazione. Noi non abbiamo permesso che ciò avvenisse. Le industrie base sono state sviluppate. L'investimento è stato controllato. Unà disastrosa -inflazione è stata evitata. Il pieno impiego non può essere lasciato a se stesso e deve essere la cura costante del governo. Vi sono quattro grandi pericoli per la stabilità. Il partito la– burista si prepara ad affrontarli. Il primo pericolo è che il commercio mondiale crolli. L'Inghilterra, più di ogni altro paese, dipende dal commercio mondiale ed è vano credere che possa es-
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