Critica Sociale - anno XLII - n. 18 - 16 settembre 1950

258 CRITICA SOCIALE QUlNDIClNA POLITICA Battaglia di settembre. Mentre queste effemeridi vedono la luce, le tre Confederazioni sinliacali dei lavoratori discutono con i delegati della Confindustria i problemi dell'ade– guamento (o rivalutazione} dei salari, e dei licenziàmenti. Quella che i volubili cronisti dei quotidiani hanno subito pittorescamente chiamata « la battaglia di settembre », - o d'ottobre, se agli àuguri est~mporanei saranno più propi– zie le prime brume, che non le ultime pigre e tiepide giornate della morente estate, - potrà quindi forse risolversi i,n un medoi-tato aecordo, ,s,tiipulia,to,dutor– no a un .tavolo, sen.:a spaTgimento di velen•i• demagogici (da ambo le pa,rti}. Qualunque sia l'esito delle trattative, l'impostazione di questa battaglia (o, pii, e'sattamente, di questa vertenza} del lavoro, rivela alcuni aspetti nuovi e sintomatici, che debbono senz'altro es– sere ascritti all'attivo della classe lavo– ratrice. SI è potuto, anzitutto, raggiungere una unità di propositi e di tattica fra le tre organfuazlonl operaie in base a punti precisi, concretamente delimitati, sic~ra– mente circoscritti sul piano _della poli– tica sindacale, che, ci ripetiamo I, ri– sponde a leggi ed esigenze sue proprie, che non coincidono sempre e necessa– riamente con la politica dei partiti, an– che di quelli che s'arrogano l'esclusiva rappresentaI.iiZa degli interessi proletari. Non s.jamo oosl ·ottimisti da :peµsare che la C.G.I.L. intenda .rinunciare alla sua funzione, - per investitura del– l'episcopato comlnformlsta, - di brac– cio secolare (o massa di manovva} del– la politica comunista. L'allineamento di Di Vittorio e di Santi con Pastore e Vlglianesi in nna realistica posizione dt tutela e difesa di concrete rivendica– zioni operaie, risponde indubbiamente alla voiontà delle masse, chiaramente manifestata nel' corso degli ultl~i mesi in numerose circostanze (el~zioni di fabbrica, opposizione al persistente ri– corso a mezzi di lotta aberranti dalla tradizionale classica prassi sindacale, allontanamento dalle organizzazioni ln– feuda,te agli attivisti}, di ,ridare un ·•enso ed un obbiettivo alle agitazioni e di incanalarle sui binari normali del– la lotta di classe. Da anni cl battiamo per questi con– cetti ed è pertanto con soddisfazione legittima che possiamo segnare UI,: punto a favore del buon senso ed esprimere 1 1'3:uguri-o che '.51Ì· ,perseveri su questa vi-a. La ginnastica degli scioperi a ripetizio 0 ne, il sabotaggio, il boicottaggio dell/1 produzione, non sono mezzi nuovi, in– ventati dal sacerdoti deMa deviazione staliniana del marxismo. Sono mezzi che la classe lavoratrice italiana ebbe già ad esperimentare nel ,primo decennio di questo secolo, per impulso del sinda- , cali ,s.mo analflch-icheggiante ~ o sorelia1rnc,·su una scala certamente più limitata, ma purtroppo con le ,stesse dannose con– seguenze e ripercussioni sullo spirito di lotta e sulla resistenza morale degli stessi lavoratori. Il fatto che questi stessi mezzi siano ora propugnati e adottati in funzione di scopi politici troppo spesso identificabili nelle esi– genze di un govwrio esbero, sedkente proletario, crea una frattura ancora più profonda fra I lavoratori, spezzandone · BibliotecaGino Bianco l'unità d'intenti e la naturale ~ollda– rletà nei problemi del lavoro, e of– frendo preziosi alibi .alle resistenze e alle offensive delle categorie più re– lrive dei datori di lavoro. La palese stanchezza delle masse spiega il révi– rement della C.G.I.L. Sapranno, -ora, le masse, - uelle qua– li lentamente si fa str.ada una più precisa coscienza della funzione auto– noma cui sono chiamate dalle stesse condizioni « umane » della loro esisten• za, - persistere in questa visione si– cura, ed un·ita-ria, deJ,la .J.o,roaz,l'one sin-. dacale? ~ugurlamocelo, e lavoriamo perchè questo avvenga. Ed auguriamoci che la battaglia di settembre, o di ottobre, combattuta con de air:mi oo,s,ti– tu-zionalmente valide, si conchiuda ro11 il riconoscimento delle necessità detla produzione, della vitalità e sanità delle aziende e del generoso apporto del la– voro alla ricostruzione nazionale. Se cosi sarà, con o senza arbitrato, con o senza ricorso a fasi ulteriori di lotta classista, - la clà sse operala italiana, dopo c.fa1que annii di mortificante e co,n– traddittorio nullismo, avrà finalmente ritvovato in se stessa i motivi validi dell'azione I Einaudi a Togliatti. Il telegramma d'augurio inviato dal Presidente della Repubblica Einaudi al– l'on. Togliatti, in occasione del suo re– cente infortunio automobilistico, ha su– scitato commenti contrastanti nei gior– nali e negli ambienti politici. Qualcuno si è spinto tanto in là, negli apprez– zamenti arbitrari, da attribuire il ge– sto a... doppio gioco, paura del do– mani e desiderio di contrarre una con-, troassicuraziene preventiva, non rite.-, nendosi evidentemente sufficiente quel– la di Scelba. Vedi il giudizio uman co– me spesso erra I Specialmente quando l'obiettivo da screditare e demolire, nel- RASSEGNA. Il piano Schuman .. I cinque comitati di studio in cui si è suddivisa la Conferenza dei delegati dei sei paesi partecipanti sta ancora proseguendo i suoi lavori. Agenzie d'in– formazione hanno recentemente dato notizia di alcuni risultati raggiunti dai diversi comitati. Si è cosi appreso che il primo comitato, •quello per i problemi costituzionali, ha raggiunto un notevole grado di accordo tra i membri. Si ricor– derà che uno dei punti più controversi, quello sul quale principalmente l'Inghil– terra rifiutò la sua partecipazione, era quello dell'Alta Autorità che avrebbe diretto il Piano. Ebbe~e, il Comitato ha prodotto una relazione di massima · in cui è prevista la creazione di quattro organi per la direzion.e del Piano: 1) un'Alta Autorità composta da sei a nove membri nominati collettivamente dai governi dei paesi partecipanti sulla base della loro capacità tecnica e non della loro nazionalità; 2) un'assemblea gene– rale del delegati del Parlamenti nazio– nali. che avrà il compito di esaminare la considerazione dei molti qualunqui– sti onorari del nostro Paese, è l'iatl– tuto stesso della Repubblica, e ancora più oltre, l'aborrita democrazia... Cer– to, si stava meglio prima, quando gli oppositori venivano fatti tacere, per sempre (Matteotti, Amendola, Gobettl, Gramsci}, od erano costretti all'esilio, alle galere od ai campi di concentra– mento. Ai nostalgici non può non riu– scire inconcepibile che, nel costume de– mocratico, nel corretto gioco delle mag– gioranze e delle opposizioni, il Capo dello Stato formuli gli auguri di sol– lecito ristabilimento In salute al capo dell'opposizione, nello spirito del nor– male funzionamento degli Istituti par. lamentar!. Che se poi, come si obblletta, l'opposizione tende a identificarsi con la sedizione, o come oggi si dice con la· « qnlnta colooma », j,J rngfonalilie!llto non coinvolge ia bontà del metodo de– mocratico, ma bensl un contingente at– teggiamento, - che è nella storia del nostro tempo e risponde certamente P motivi non superficiali, - di 'una db terminata opposizione. Il telegramma di Einaudi slgnl1ica che l'opposizione costituzionale è de– sl.derata e riconosciuta, ma, a chi bene .intende, significa del pari che la de– mocrazia non può e non potrà mai accettare nel ·pTop·rio seno,, - volgendo al ,peggfo gli eventi, - un'opposizione parricida I C'è chi non vuol capire, e,d' è uma– no. Ma a chi non vuol capire si potrà sempre osservare ,che la democrazia è l'ultima e unica speranza di una so– cietà libera e progrediente. Se la demo– crazia scomparisse, non rimarrebbe ai cittadini che l'imbarazzante scelta fra due sistemi ugualmente spietati e as– soluti: il fascismo ed il comunismo sta– liniano. E d'altra parte, se la demo– crazia vuol essere qualcosa più d'una formula, deve a ragione riaffermare co– stantemente l'etica sua. Anche con gli scolari discoli e recalcitranti, gli inse– gnamenti e gli esempi non vanno mai del, tutto perduti. ECONOMICA .il rapporto annuale dell'Alta Autorità ma non di interferire nella sua azione pratica; 3) un Consiglio dei Ministri con poteri ancora non ben definiti anche se si' sa già che non avrà quelli di controllo sull'Alta Autorità, bensl avrà la facoltà · di suggerire la èonsiderazione di parti– colari problemi e l'adozione di specifi– che soluzioni; 4) un Tribunale con il compito di assicurare che l'Alta Auto– rità si attenga al trattato. Degli altri 'quattro comitati e cioè quelli: per la politica commerciale e doganale; per i prezzi e la produzione; per i salari e i problemi sociali; per la definizione dei termini acciaio e carbo– ne, solo il secondo avrebbe già raggiun– to risùltati quasi definitivi. Vi sarebbe infatti già l'accordo per l'abolizione, in un solo ·tempo, di tutte le restrizioni do– ganali e dei contingentamenti all'impor– tazione di acciaio e .carbone nell'area coperta dai paesi partecipanti. Non si sa se la decisione si estenderà anche al– le colonie . ed è ancora in discussione la questione della libertà nel rifornimen– to in rottami e minerali di ferro.

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