Critica Sociale - anno XLII - n. 18 - 16 settembre 1950
256 CRITICA SOCIALE Come è possibile aiutare la Spagna Questo articolo del nostro collaboratore e corri– spondente dall'America Latina è stato scritto qual– che mese fa, quando la questione dei rapporti del mondo occidentale con la Spagna non era ancora cosi scottante comé è diventata ora, mentre molti si fanno anche da noi caldeggiatori della sua am- missione nel Patto Atlantico. , Non sappiamo se la proposta in esso contenuta sia di possibile realizzazione. Certo le considera– zioni sul regime di Franco da parte di persona che lo ha conosciuto da vicino meritano di essere sot– toposte all'esame e alla meditazione di chiunque si interessi di tali problemi. LA CRITICA SOCIALE CQNSEGUENZE DELLA CARESTIA I viaggiatori e gli studiosi che vengono dalla Spagna dicono che la situazione, non del regime ma degli Spagnoli, è disperata. Laggiù la vita si riduce per 1'80 per cento della popolazione alla ri– cerca frenetica e senza grandi -speranze dell'in– dispensabile per continuare a vivere. Questa os– sessione ha conseguenze catastrofiche, tanto per la economia quanto per il morale del Paese. L'attrez– zatura industriale non è rinnovata, non vi è più interesse. al miglioramento del livello professiona– le degli operai, l'agricoltura non si industrializza ed i raccolti non aumentano. La vocazione artigia– nale del lavoratore spagnolo, che ne faceva una ~ano d'opera tra le più accurate e abili del ~ondo, e completamente scomparsa. D'altra parte 1.J. mer– cah> nero (che in Spagna ha un nome particolalle: Estraperlo) domina l'esistenza .quoti.diana con mol– to maggior forza di quanta ne ha mai avuta in Francia o in Italia. Il furto di attrezzi è cosa cor– rente. Nelle Òfficine importanti, le infermerie di– stribu_iscono latte con cognac agli operai che sven– gono per la debolezza. I delitti per vizio - furto, rapina e violenza - si -s0no moltiplicati in un paese in cui ncm si registravano condanne che per ferite o omicidio. Il numero dei suicidi è decupli- . cato in rapporto al 1936. I centri culturali operai e l'interesse per la cultura diminuiscono a vista . d'occhio. Il livello intellettuale degli studenti è quasi infantile, in un. paese in cui la severità degli esami era una garanzia che le professioni liberali fossern all'altezza della l0ro missione. Il teatro è in decadenza. La letteratura e le arti plastiche non hanno prodotto nulla di imp'ortante, negli ultimi anni, e la produzione intellettuale si limita sempre più àll'erml.izione. Non vi è il minimo interesse per l'unica vita politica che si conosca: quella dell'e– stero. Due generazioni, cresciute sotto il nuovo regime, non conoscono che gli argomenti che si rife– riscono al modo di guadagnare la vita ~d a'l mezzo per assistere alle partite di foot-ball. La visione che essi barino della storia e della politica - che del resto li lasciano freddi -:-- è parziale e fram– mentaria. In Catalogna, l'attività intellettuale, ri– dotta, ha ripreso i caratteri · della rinascenza del XIX secolo. La dominazione congiunta della Chie– sa e della Falange sulle scuole, sulle case editrici, sulla stampa e sulla radio - tutto sottoposto ad una triplice censura: politica, religiosa e culturale - non ha deformat0 la mentalità degli spagnoli ma ha creato in essi un complesso di ind'ifferenza: ccDal momento che ci impediscono di sapere la ve– rità, nulla ci interessa ». 81olloteca Gino Bianco PERICOLI PER L'AVVENIRE Nel 1944, nel corso di una intervista stampa, i\ generale Franco dichiarò che egli ammirava la de– mocrazia e che il suo regime si proponeva di edu– care il popolo spagnolo perchè potesse giungere a vivere democraticamente. Ma sia colpa del regi– me o delle circostanze, il fatto è che la Spagna è oggi più lontana che mai da questa preparazione a una vita democratica. La fame - e in Spagna essa esiste - è la peggiore delle scuole politiche. Essa può fomentare delle rivolte, mai delle rivolu– zioni. E' una delle ragioni per cui il generale Fran– co non si inquieta troppo della situazi0ne ·econo– mica del suo paese. Finchè esisterà la fame, l'or- J dine sarà assicurato e non vi sarà opposizione ef– ficace al regime. Ma alla lunga, quando il regime scomparirà anche se sarà solo çon la morte del generale Fran– co quando si deciderà a morire - la situazione economica sarà tale che non si potrà più risolle– vare l'economia spagnola e che la situazione mo– rale intralcerà l'azione di ogni governo democra– tico o anche monarchico che non ricorra al terrore. L'interesse immediafo degli Spagnoli e l'interesse politico del mondo esigono, per l'avvenire, che si alimentino gli Spagnoli, che li si liberi dalla pau– ra della fame, dal momento che non si può ancora liberarli dal terrore della polizia. PSICOLOGIA DEL CAUDILLO Tutti noi che, dalla fine della seconda guerra mondiale, abbiamo chiesto il blocco economico con– tro franco, credevamo che la miseria del ·popolo avrebbe obbligato il Caudillo ad andarsene. Ci in– gannavamo. E' stato ·un errore di analisi psicolo– gica, errore che costa ben caro agli Spagnoli. Al momento della rivolta militare, nel 1936, Fran– co era una figura di second'ordine. La morte in aereo del generale Sanjurjo lo portò in primo pia– no. La morte, in un altro accidente aereo, del ge– nerale Mola gli· assicurò il potere. Da allora, la vita della ·spagna è stata - secondo la frase di Chur– chill, molt6 adatta a questo caso _:_ una vita di san– gue, di fango e di lacrime. Il generale Franco de– tiene realmente il potere; non vi è alcuna decisio– ne importante che sia presa senza il suo accordo; non una pena di morte sen~a la sua firma. Egli ha fedel-i amici nell'esercito, non soltanto fra i ge– nerali - che non sono mai fedeli in Spagna - ma fra gli ufficiali. E dispone di una polizia devota perchè inquadrata da elementi formati nel falan– gismo. Un uomo non potrebbe' resistere a tutto ciò - per quanto generale spagnolo sia - se non è una BANCA POPOLARE DI MILANO Società Cooperativa a r. I. - J,i'ondatanel 1865 SEDE CENTRALE MILANO Piazza Francesco Crispi n. 4 Capitale L. 11,9.126.000 Fondo di riserva L. 148.574.622 al 31 dicembre 1949 TUTTE LE OPERAZIONI E TUTTI I SERVIZI DI BANCA NELt.A PIU? ACCURATA ESECUZIONE BANCA AUTORIZZATA al COMMERCIO dei CAMBI
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=