Critica Sociale - anno XLII - n. 15-16 - 1-16 agosto 1950

CRITICA SOCIALE -207 Planoper Il ferroe per l'acciaio. In Austria l'int~ra produzione di ferro e di ac– ciaio è nazionalizzata. Nell'àmbito dell'industria del ferro e dell'acciaio vi sono stabilimenti che pro– ducono gli stessi prodotti. Qui è da introdursi una razionalizzazione economica, appunto attraverso il p'iano per il ferro e per l'acciaio, che in primo luo– go equilibri la produzione al_ presumibile constlmo interno ed alle possibilità della esportazione, ed in secondo luogo ripairtisca la produzi-on.e tra gli sta– bilimenti esistenti. Questa ripartizione non deve es– sere tuttavia quantitativa, ma essenzialmente qua– litativa e in vista di specializzazioni. Alla risoluzione di questi problemi inte1nde appunto contribuire il piano decennale per l'acciaio ed il ferro. Le singole imprese che producono ferro ed acciaio sono an– cora inrlipendenti tra di loro. La istituzione di una Jiolding statale de,l ferro ed acciaio deve, oltre a fornire una amministrazione centrale. dei beni pa– trimoniali dello Stato, anche organizzare una pia– nificazione della produzione. . Non ·è ancora pianificata, o lo è solo in parte, la ulteriore lavorazione del f.erro e dell'acciaio. Planodecennale per la produzione metallifera Questo piano non è ancora in attuazione. I cin– que principali metalli, ferro escluso, che vengono prodotti in Austria lo sono da imprese tra .di loro indipendenti e non nazionalizzate. Giacimenti di piombo e di zinco sono accertati nell'Austria' meridionale (Carinzia) ed i prodotti ne sono in parte utilizzati; vi esiste una miniera di piombo, mentre una miniera di zinco verrà messa in opera solo con gli aiuti del piano Marshall. Anche l'antimonio è stato trovato nell'Austria nie– ridio.~ale (Carinzia), ma è appena sfrt~ttato; Una miniera di antimonio deve essere messa in attività, con gli aiuti del piano Marshall. Sono stati accertati modesti giacimenti di rame nel Salisburghese e v,e in.e sono miniere nel Tirolo. Ma la produzione complessiva non copre il fabbi– sogno austriaco. Un metallo che viene prodotto in un grado gigan– tesco, ma la cui materia prima viene importata dal– l'estero, è l'alluminio. Si pongono in tal modo esigenze di ulteriori par– ziali piani economici. Condotta monetarla e creditizia. In Austria il maggior numero degli istituti •finan; ziari si trova in mani pubbliche: banche o casse di risparmio delle provincie, dei comuni ,delle coo– perative. Formano una grande potenza di capitale finanziario le tre banche, già in forma di società azionaria ed ora nazionalizzate. In tal modo è data anche la possibilità di esercitare un influsso deci– sivo sulla erogazione del credito. Questo indirizzo della politica creditizia avviene tanto da parte del governo, in accordo con la sua politica economica generale, quanto anche da parte di un apposito or– gano, la cosidetta « Commissione per la condotta del credito ». In questa Commissione ·sono anche ·rappresentati i due maggiori partiti politici con i loro esperti economici. Con una avveduta e piani– ficata erogazione del credito, possono essere ovvia– te molte deficienze di investimenti e si può indi– rizzare il credito là dove è più- giustificato un suo afflusso per il perseguimento di fini economici di interesse· popolare. Orientamento del commercio estero. Come quasi ogni Stato, anche l'Austria ha deci– samente assunto la condotta del proprio commercio estero. Importazioni. non necessarie dal punto di vi– sta dell'economia collettiv a vengo no escluse, altri me.zzi .di vita elementari o mater.ie prime e persino BibliotecaGino Bianco 'talune materie finite vengono invece importate. ' Una Commissione per il commercio estero, nella quale sono rappresentanti dei consumatori, guida nelle sue direttive fondamentali il commercio este– ro austriaco. La politica del commercio estero au– striaco non• sarebbe -oggi nemmeno concepibile sen– za la collaborazione con gli altri paesi del piano Marshall. L'Austria ebbe sempre un bilancio del commercio estero passivo; esso può venire,: miglio– rato solo· grazie alla più possibilmente rapida mo– dernizzazione dei settori· produttivi e con lo sfrut– tamento delle forze idriche. In quanto si è esposto sono accennati solo i punti più import11nti della pianificazione. Essi consento– no tuttavia talune possibilità di sostituire l'ordina– mento economico sinora anarchico con uno più razionale e così, gradualmente, di attenuare le crisi ed impedire la disoccupazione. La nazionalizzazione e la socializzazione dei più importainti mezzi di produzione, unitàment,e alla pia– . nifica:i;ione ed alla guida dell'economia, apre la pos– sibilità di una democratizzazione dell'economia. _FRANZ RAUSCHER LETTER.ll D3 LL' llMHRICll LllTll\ l.ll ' N ell' A meric,a Latina non vi sono picèoli. nemici Durante il primo semestre del 1950 i comunisti hanno suhìto alcuni duri colpi, nell'America La– tina. Ma già, con quella persistenza che fa la lòro. forza, essi si preparano a trarre profitto dalle loro sconfitte. Un rapido colpo d'occhio, dal Rio Bravo al Rio della Plata, può aiuta•rci a trarre alcrnne le– zioni utili. Non bisogna dimenticare che nell'Ame– rica Latina è più,che mai vero il proverbio secondo il quale non vi sono nemici piccoli. I.iquefazione nel Messico. Gli studenti sono sempre stati· uno dei migliori strumenti dell'agitazione comunista che nel loro. entusiasmo e nella loro generosità ha trovato una ecçellente forza d'urto. Quindicimila studenti. del– l'Istituto Politecnico di Messico City si sono di– chiarati in sciopero e hanno occupato gli edifici dell'Istituto, guidati da elementi conosciuti del- 1' Agitprop. Ma lo sciopero non ha avuto eco. Due o tre anni fa un altro movimento di studenti . arri– vò a turbare tutta la vita politica messicana. La differenza di accoglienza tra i due casi deve essere attribuita essenzialmente alla politica del governo di Miguel Aleman. Invece di scatenare la reazione, il presidente Aleman preferì lottare contro le cau– se che potevano dare ai comunisti un buon campo di battaglia. Alcuni capi, come· .Valentino Campa, per esempio, sono in prigione, ma il partito co– munista ed il suo gemello, il partito popolare di Lomba,rdo To-ledano, continuano la loro attività nel– la legalità. Soltanto, nel frattempo, la strada panarne~ ricana, lunga 3.440 chilometri, è stata costruita, la ferrovia del sud è finita, due milioni di .analfabeti .hanno imparato a scrivere, 1.500 scuole sono ·state costruite. Nelle regioni più ricche, come La Laguna e il Bajio - feudi dei comunisti quando il gene– rale Cardenas ha creato gli ejidos (comunità agri– cole) e distribuito loro deile ,terrei - i contadini so. mo div,entatidèi piccoli proprietari, aiutati dal siste– ma di credito governativo, gli ejidos si sono in maggioranza dissolti, la produzione è triplicata, e– i comunisti sono diminuiti, nello stesso tempo, dei due terzi. II T.V.A. mess1cano, il Papaloapan River

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