Critica Sociale - anno XLII - n. 15-16 - 1-16 agosto 1950

C:RTTICA SOCIALE 205 allo stato potenziale dell'Italia ,e cosi via. L'Inghil– lerra è un'isola e il suo Ministro della Difesa ha ,_espresso senza equivoci .quello che. pensa. del• pia'no Schuman come di qualsiasi altro faticoso ed onesto tentativo di integrazio1,1e dell'Europa Continentale .occidentale. Quanto al Belgi@ si può c@n'st:atare che se fosse pagato per indebolire. il. proprio paese e i,enderlo ridicolo campo di lotte intorno -al principio medioevale della monarchia di diritto divino, Leo– ;_poldo di Brabante _non. potrebbe agir.e meglio. Da questo quadro si vuol trarre una sola conclu– _sione: che qualsiasi discors@ intorno alla difesa che. non parta dal presupposto di una difesa ·unitaria •dell'Europa occidentale con un esercitp unitaria, la cui integrazione dei quadri si inizi immediatamente e prosegua con ritmo allucina}lte-, è un discorso non soltanto vano, ma pericoloso per.chè può indurre nei popoli dell'Èuropa Occidentale una falsa sicu– rezza e può renderH inclini a consentire a dei sa– .crifici perfettamente inutili ·e perfettamente sterm, il cui risultato sarebbe soltanto di impoverirli senza aumentarne di un iota la capacità di difesa. I soli nell'Europa Occidentale continentale che sembra abbiano capito ciò sono i francesi il cui Presidente del Consiglio sembra abbia seriamente _proposto la sola cosa intellige11te: cioè che le spese .militari siano alimentate da un fondo comune per tutti gli Stati della_ i,egiqne europea occidentale. In .Italia le cose sono al soli,to ancora peggio che _ nel resto dell'Europa: il pr,esidio mil'itare. di una :regione di frontiera in Piemonte ha emesso Ull c0- municato in perfetto stile fascista in cui si parla di « propaganda antinazionale » per parlare della propoganda s~vversiva condotta dai comunisti, na– .turalmente senza rendersi conto che l'Europa po– -stula oggi un esercito che, per essere efficace, deve essere altrettaRto « poco nazionale » di quanto lo è ·-la quinta colonna comunista. Ma in ItaHa non si ·possono fare pronunciarE; parole democratiche, re– .pubblica e costituzione ai. responsabili dei presidi militari senza che t0rcano il muso, onde si prefe– risce la formula fascista della propaganda antina– ;zionale. , La situazione italiana è cosi grave nei confronti .di un'impostazione del problema della difesa in ·senso europeo, tale che· essa non ·rappresenti un inganno atroce per i cittadini ignari, che val la pe– na di indicare (ed è bene che ciò avven_ga su una rivista socialista e democratica) alcune condizioni preliminari che devono esser riempite dagli organi di governo· onde poi si possa fruttuosamente isti– tuire un dibattito pubblico e. quanto più possibile aperto sulle prospettive italiane ijeUa difesa euro– pea. Ecco i punti fermi preliminari: 1) Azione diplomatica - E' la prima in ordine di tempo ed è della massima urg'enza. Riguarda la posizione dell'Italia nella cmyunità europea occi– dentale. E' l'Italia una nazione di secondo ordine nei confronti dei cinque paesi del Patto di Bruxel– les? A questa domanda il Ministro degli esteri deve esigere che si risponda còn un monosillabo: si o ·no. I cinque del Patto di Bruxelles, il 5 maggio .1949, hanno invitato altri cinque paesi per costi– luire . il Consiglio d'Europa. Questi dieci membri .originari che sono .tutti · territorialmente contigui ' -si considerano fra di loro su un piede di parità. op– ,pure .no? Il popolo italiano ha i-I diritto di cono– ,:scere la risposta a· questa domanda prima di pen- ,sare alla propria difesa. · 2) Integrazione strategica dell'Italia all'Europa :occidentale. ---' II vantaggio deHa difesa un:taria dell'Europa Occidentale consiste nel fatto'. che essa potrà in tal modo disporre della _'manovra degli eserciti terrestri per linee interne, e poichè la fron- Biblioteca G1 ,o Bianco tiera orientale itaHana c0incide,, per il percorso italo-jugoslavo, con la fr0ntiera orie_ntale deH'.f:u, ropa, bisogna creare questo vantagg10 delle hnee interne che mancano in mod@ deploF'evole e- assur– do lungo la linea di demarcazione italo-francese. Queste opere (linea ferroviaria Barc!l.onecchia Bri~ ançon, linea ferroviaria CuReo-Nizza ed alcune strade automobilistiche di nuova apertura) sona ur– gentissime, comportano la spesa di pochi miliardi ·e vanHo eseguite con priorità assolut;i, ' . 3) La difesa e la protezione delle popolazioni iner– mi contro la minaccia dell'impiego di armi atomi– che, non. può essere ulteriormente rinviata: la Re– pubblica Italiana deve avere, come tutti gli altri Stati moderni, una Commissione J>èr l'energia ato– mica che, per la molteplicità delle sue delieate fun– zioni, devei essere alle di•rette dipendenze della pr,e– ,sic!leHzadel Consiglio, e che deve agire ìn armonia con gli m;ganismi analciighi degli altri paesi del– l'Europa Occidenta-le. 4) 'n popolo italiano aeve avere la certézza che l'onere inevitabile delle spese che l'inserimento del paese nel sistema della difesa unitaria dell'Europa comporta; sia equamente distribuito. Che sia chie– sto di c0ntribuire à chi ha e non' a chi non ha, che 1,ma tassazione <!liretta straordinaria, insensibile. per i redditi bassi e fortemente progressiva per quelli elevati, sia isti-tui.ja affinchè il teRor di vita già basso della massa del popolo italiano non sia ul– teriormente abbassato, perchè non. servirebbe a niente difendere dei morti di stenti. Quando queste quattro condizioni saranno adem– piute dal Govern0 della Repubblica si potrà co– minciare ·forse a' parlar con qualche costrutto del– l'armamento delle- nostre unità di fanteria e del _humero di reggimenti di artiglieria che devono far _parte di una moderna divisione. , MARIO ALBERTO ROLLIER Nazionalismo e socialismo La natura eminentemente parassitaria del na,ionalismo, quin. tessen,a del(a estrema difesa teoretica deUa borghesia, si può inferire_ anche da ciò, che non sa discutere, non sa definirsì ·che in contrapposto al socialismo. Naturalmente neuun male sarebbe in ciò se il naiionalismo si riconoscesse subito e fran– camente come borghese e confessasse la sua dottrina e ·a%ione di classe, Invece il na,ionalismo si ostina a gabellarsi come ..: na,ionalé, ci>me equita:livo degli interessi della borghesia e del proletariato nel sistema superiore che si chiama la « na,ione > 'e e/te esso nazionalismo lta là modesta pretesa di rappresen– tare. E questo alla fine infastidisce perchè, mentre non Inganna nessunot ha l'aria di volere schernire il prossimo. Si afferma e/te l'antagonismo tra socialis-mo e na,ionalismò sta es·senzialn1en:.e iri ciò, che per il socialismo il problema ·so– ciale è esclusivamente un problema di distribuzione del'la rie– . c!,eua, mentre per il na,ionalis-mo il problema è fondamen– talme111e di produzione della ricche%%a ... Ma la distinzione non sussiste, 'è vana, è falsa; è artificiale, creata 'appositamente con parole per occultare .. la veri/a del· fatto diametralmen!e opposto, cioè e/te il na,lonalismo è una industria politica per ra{for,are « nella dis'tribu:tione » - proc prio nella distribu%ione - la parte leonina che si attribuisce là borghesia distraendo l'atten,ione e confondendo la mente dell'altro contraente, il prolelariato, · CLAUDIO TREVES Un sapore di attualità ci sembra abbiano queste parole scritte da Claudi.o Treves alla vigilia della prima guerra mon– diale, oggi, mentre dopo i disastri -in cui il nazionalismo ha trascinato l'Italia, esso appare ancora vivo in molte parti, con il consue'.o inganno, che è· tale per Il proletariato innanzi tutto, ma . insieme anehe per la nazione. Il fascismo si svilu}'pa cosl (La C. -~.).

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