Critica Sociale - anno XLII - n. 15-16 - 1-16 agosto 1950

124 f.RJTJCA SOCIALE alla Nel marzo dello scorso anno la « Gazzetta Lettera– .ria» sovietica, pubblicò la denuncia ufficiale del ro– manziere Dostoievsky, quale « malvagio e spietato nemico della rivoluzione e dei democratici rivoluzio– nari»: Noi ci potremmo domandare: perchè? E per– chè p1oprio adesso? Dostoievsky ei;a per sua natura un conservatore: questo è up dato certo. I rivoluzio– rn,ri ru~si possono un, tempo averlo considerato uno dei loro ·per il semplice fatto che egli in gioventù ·si trovò implicato in una cospirazione e ne fu selvag– giamente pu'nito. Ma. la cosiddetta cospirazione non era che un'innocua sciocchezza: la condanna a mor– te, commutata all'ultimo momento con la deporta– zicne in. Siberia, fu crudelmente ingiusta, cosa or– mai da molto tempo ·riconosciuta tanto in Russia quanto altrove. Più tardi Dostoievsky adorò il suo Zar e fu in corrispondenza - in termini di rispetto– so affettò - con lo Zarevich e con il primo ministro dello Zar. ·Questi ultimi due erano grandi ammirato– ri delle opere di Dostoievsky, specialmente del suo romanzo- « Gli Ossessi ». Ed è in questo romanzo, io .credo, che possiamo trovare la ragione della condan– na dello scrittore da parte della « Gazzetta Lettera– ria». Anticipazione di l\luo11e Idee Dostoièvsky fu uno scrittore apocalittico nel senso che molto di quanto scrisse acquista un senso solo ih seguitci e perfinò molto tempo dopo la sua morte. 11 r.oma:rizo· « Gli Ossessi·» ne è un esempio palmare. Quando lo scrisse nel 1870 e lo pubblicò nel 1871, la rivoluzionè, che ne costituisce l'argomento, non era ancora giùstàmente compresa in Europa. Il primo mi– nistro ·dello .Zar scrisse a Dostoievsky per congratu– larsi dell'abilità con la quale egli aveva disegnato il .tipo deL rivo'luzionario, ed esiste una nota del Mi– nistro -degli• Interni;° del 1874, che descrive « Gli Os– sessi ». come « un'opera indubbiamente ben intenzio– nata, scritta allo scopo lodevole ed utile di smasche– rare• i rivoluzionari». Ma i rivoluzionari che Dosto– ievsky· _ha 'descritto non sono i tipi relativamente semplici che hanno .effettuato le rivoluzioni europee .del 1789 o del i848, e neppure hanno alcuna rela– zione. con i liberali aristocratici che quasi suscità– .rono una rivoluzione in. Russia nel dicembre del 1825. Gli uomini che eglì descrive non erano ancora apparsi sulla scena del mondo: essi appartengono a _quel tipo. di indiv.idui _che faranno la rivoluzione rus– sa del_ 1917. Ciò che .vi è di notevole ne «.Gli Osses- (1) Da The Listener. L'autoré di questo articolo fu Capo della Missione militare alleata p·resso i partigia,ni greci nel'– la guerra contro la Germania. PANETTONE· PANFRUTTO. TORTA MlllESTELLE- CAKES - BISCOTTI– AMARETTI· TORRONE • CIOCCOLATO • CARAMELLE . FONDENTI • PRALINE$· CONFETTI - CONFETTURE - MARMELLATE. MOSTARDE • MARRONI· CANDITI · FRUTTA CANDITA - GELATINE DI FRUTfA - GflATI · SPUMANTI E LIQUORI - SCIROPPI - SEMILAVORATI. . ' BibliotecaGino Bianco rivoluzione (1) si» è, ·infatti, l'anticipazione delle nuove strane idee che formano la base della grande rivoluzione che do– veva manifestarsi più di- una generazione dopo la morte di Dostoievsky. ·vale la pena di paragonare il modo con cui vengo– no condotte oggi le rivoluzioni, specialmente nell'Eu– ropa Orientale, con quello descritto da Dostoievsky. Nof vediamo come queste rivoluizoni siano simili tra loro e come siano diverse da quelle che avvenivano nei tempi passati quando erano più schiette e meno artefatte. La rivoluzione moderna si fa risalire ge– neraimente a Carlo Marx e se ne trova l'ispirazione nei suoi scritti. Ma ci sono alcuni punti importanti nella pratica rivoluzionaria, nei 'quali Marx ha er– rato. Egli credeva che la rivoluzione avrebbe avuto inizid in uno Stato altamente industrializzato, ciò che la Russia non era, e, in ogni caso, egli teneva in po– co conto la razza slava e sarebbe certo molto mera– vigliato di vedere come oggi il comunismo tragga tut– ta la sua ispirazione dall'Europa Orientale. Proba– bilmente Dostoievsky non aveva mai letto Marx, ma certo non si sarebbe trovato d'accordo su questi due punti ed avrebbe avuto ragione. Egli basò la. storia de « Gli Ossessi » su un fatto di poca importanza ac– caduto a Mosca nel 1869: un giovane studente, trova– 'tosi coinvolto in una cospirazione, fu assassinato dai suoi complici perchè cercò di uscirne. In se stesso questo evento non ha alcuna importanza storica e l'as.sassinio di questo student.e è forse l'unico episo– dio del romanzo che sia s.tato trat~o dalla realtà. Il resto· del libro, frutto dell'immaginazione di Dosto– ievsky, potrebbe essere descritto come una spiega~ zione della metafisica della rivoluzione, ed un pun– to importante in tutto questo è la sua sicurezza che la rivoluzione, come tutte le grandi e nuove idee, non pote~se partire che dalla Russia. Ecco come uno dei ri.voluzionari espone questò concetto, quasi volesse dirc~ttamente contraddire Marx: « Un dito misterioso ir.rlira il '" nostro " meraviglioso. paese, come la ter– ra pi 1 '.i adatta per portare a termine il grande com- pito». · L'uomo che così si esprime è il c'apo dei rivoluzio– nari di Dostoievsky, ma non è certo il tipo. di. uomo che si immaginerebbe come capo rivoluzionario, se:– còndo l'ortodoss'a letteratura ·di Marx. Egli non è un proletario ma ciò che noi chiameremmo un intellet– tuale della classe media ,e Marx un borghese, ed ha una dozzina di colleghi tutti più o meno dello stesso stampo. Se noi guardiamo indietro agli uomini che hanno fatto le rivoluzioni nell'Europa Orientale nel– l'ultimo mezzo secolo, che genere di individui tro– viamo? Quando nel 1903 fu fondato il Partito Bol– scevico Russo non vi erano operai tra i suoi membri fondatori, ed i fondi provenivano principalmente da un rieco americano. Questo fu un iRizio simbolico, più di 20 anni dopo che Dostoievskr e Marx erano ambedue morti: esso avrebbe scandalizzato Marx, ma non sorpreso Dosto– ievsky, poichè ciò stabiliva un sistema che egli aveva già previsto. Il tipo di uomini che hanno seguito il modello bolscevico di rivoluzione negli ultimi cin– quant'anni corrisponde con molta esattezza a quello descritto da Dostoievsky ne « Gli Ossessi» e qui noi troviamo questi uomini presi, sezionati e svelati da Dostoievsky nella lòro forma primitiva. Vi è un im– piegato deluso dell'impiego statale ed un giovane uf– ficiale idealizzatore dell'esercito; vi è un intellettuale p.ottrinario che ha preparato un preciso ed infallibile piano, tutto derivato ,dai principi fondamentali; vi è il giovàne aristocratico scettico che vuol esperimen– tare tutto almeno una volta, accada quel che acca– da; vi è il maestro amareggiato, poco pagato e trop-

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