Critica Sociale - anno XLII - n. 15-16 - 1-16 agosto 1950

CRITICA SOCIALE gerata funzione storica positiva, intesà come la c~pa– cità obiettiva di far maturare nel proprio grembo le condizioni spirituali e materiali necessarie per la so– cietà socialista. Ora, la lezione dei fatti ha dimostrato che il capitalismo ha creato in questo senso molto me– no ài quanto si aspettava. Gli odierni esperimenti - tanto queHi di tendenza integrale che si svolgono con metodi dittatoriali, come quelli evolutivi che procedono sulla via della libertà e della democrazia - hanno dato ragione alla eretica opinione del socialismo tipicamente russo ,creato da Belinskij', Herzen, Cerniscevskij, Lavrov e Michailov– skij, il quale mai perdeva di vista il rovescio della me– d_aglia e prevedeva che « il capita1ismo, morendo, la– scerà non l'erede, ma la vedova incinta», come si è espresso cent'anni or sono Herzen. Con questa profe.: tica frase Herzen voleva dire che l'ordinamento capi-· talistico, per la stessa sua natura organica, è capace sì di fare maturare le condizioni spirituali e materiali, però, non compiutamente, cioè in modo integrale, così che basti poi soltanto tradurre la realtà economico– sociale creatasi in formule giuridiche per instaurare il socialismo, ma soltanto a tal grado da risvegliare le esigenze e le forze politico-sociali che fanno lievitare il fermento di una radicale trasformazione economico– sociale ,la quale ,per diventare sociaJista, avrà, però, ancora la necessità di essere guidata dalle masse lavo– ratrici e dai rispettivi partiti mediante u'na co~sapevole azione costruttiva, continua, intensa e adatta allo scopo. Sotto questo aspetto la constatazione di Kautsky si presenta come una conferma « post factum » della per– spicace previsione, suggerita a Herzen - e ad altri so– cialisti russi della medesima scuola sociologica - da una più approfondita comprensione della complessità del problema di trasformazione della società nel senso collettivista. III. Conseguenze del fallimento della "missio– ne storica,, del capitalismo. Pianificazione e compiti immediati d_el socialismo. Pertanto la constatazione del fatto che le speranze sulla creativa « missione storica » del capitalismo - quale esso era finora - non si sono avverate in pieno, acquista una particolare importanza teorica e pratica proprio oggi, qµando il muoversi in modo razionale verso il reggimento socialista è diventato, per varie ra– gioni, una necessità inderogabile.· In campo teorico questa lezione dell'esperienza an– zi.tutto dà il colpo di grazia alla troppo fatalistica interpretazione della cosidetta logica obiettiva della evoluzione economico-sociale, che spingeva ad aspet– tare l'avvento del socialismo quasi per semplice ef– fetto di una miracolosa autogenerazioNe spontanea nel grembo materno del capitalismo. E, quindi, sgombra il terreno per un importante correttivo razionale, il quale, non negando l'influenza condizionale della evo– luzione oggettiva delle cose sull'effettivo processo sto– rico, introduce, però, nella catena della causalità sto– rica, anche la personalità umana quale anello vivo ed operante, che con i suoi sforzi consapevoli spinge la convivenza umana ad evolversi in direzione dei pro– pri interessi e ideali, cioè secondo programmi, proget– ti ed ipotesi anticipatamente elaborati. Tanto che·,man mano che l'umanità avanza sulla vi:;i della civiltà e del progresso, la storia diventa sempre più - secondo il grande sociologo russo Michailovskij - stoi;ia delle lotte per gli ideali umani. Il crescente processo della sempre maggiore pene- Biblioteca Gino ts1anco trazione nena vita dei popoli della tendenza pianifi– catrice conferma la giustezza di qwesta ,opinione. ' . . . ' . In campo pratico, l'interesse del fenomeno è deter– minato dal fatto che la suaccenata immaturità delle premesse costringe i partiti socialisti, dopo a;vere pre– so il potere, a dedicare tanta energia allo scopo cdi creare quelle condizioni preventive che il capitalismo non è riuscito ad elaborare in misura necessaria nei proprio seno. ·E succede, .come ha dimostrato l'espe– rienza, che dove la conquista del potere viene fatta per via· insurrezionale e si praticano metodi ditta– toriali,. come in Russia, la costruzione di tali condi-. zioni preventive, iniziata dallo Stato per supplire alle insufficienze del capitalismo, per conseguenzGl logica– mente e psicologicamente quasi inevitabile, degener:;i in uno spietato capitalismo statale, peggiore di quello borghese, per giunta inquadrato in un obbrobrioso si– stema di schiavitù politica e spirituale. E dove, come .in Inghilterra, l'ascesa al potere viene fatts1 per via pacifica e legale e nel governare si praticano metodi democratici, l'indicata incompleta· sufficienza quanti– tativ:a ed efficienza qualitativa della ricchezza -capi– talista, tuttavia - malgrado Ja molto maggior ma– turità degli uomini e dell'ambiente, nonchè l'idoneità dei criteri direttivi - determina vari inconvenienti, fra i quali il' principale è che la faticosa opera di spo– stamento della società su1 piano dell'edificazione so– cialista non sempre e non in tutti i suoi elementi può rispondere àll'opinione largamente diffusa tra le mas– se che le rispettive riforme radicali, possono essere at– tuate senza serio ·sforzo e sacrifici pravvisorii anche delle classi lavoratrici, e debbono portare a quest'ul– time i sensibili vantaggi 1mmediati iN ogni campo della loro vita. · · Rebus sic stantibus, per ·il socialismo democratico sorge inevitabilemente la necessità anzitutto di com– pletare l'opera che finora non è riuscito a compiere in grado necessario il capitl}.lismo. · Orbene, la pianificazione programmatica e il diri– gismo economico, che• sempre più diventane caratte– rìstica essenziale dell'epoca, creano una congiunturà generale particolarmente favorevole al socialismo de– mocratico per assolvere questo compito in modo ra– zionale. p fatto è che questo nuovo indirizzo generale è sorto sotto la potente pressione dell'accresciuto peso specifico degli interessi del lavoro e dèlle masse la– voratrici nella vita nazionale e internazionale, e per– ciò esso racchiude già in se medesimo la tendenza a cambiare · la composizione qualitativa o, meglio, la struttura sociale della ricchezza nazionale e l'orien– tamento della produzione nell'interesse della colletti– vità che lavora. Ql!lindi, attualmente' ti partiti del so– _cialismo democratico dovrebbero in prima linea con- centrare tutta la loro energia creativa per elaborare programmi concreti tendenti a spingere la -pianifica– zione generale e il dirigismo economico, la .politica degli investimenti, di maggiore occupazione ecc. - praticati dallo Stato allo scopo di aùmentare al inas– simo la produzioro.e ed il ·reddito nazionale - sulla via di una progressiva redistribuzione delle forze del lavoro e del capitale fra le varie branche .dell'econo- ; . mia e della produzione, in modo da far camminare l'evoluzione economico-sociale con passo accelerato verso la riduzione aì minimo possibile nel regime ca– pitalistico del divario fra la ricchezza nazionale ed il benessere del popolo. · .. E quanto più energicamente tale orient~ento so– ciale penetrerà nella politica economiça progra;mmati– ca, tanto più la parola d'ordine « aumentare la, pro– duzione » perderà i suoi connotati pt,1ramente borghe– si e diventei:à una formula, ayente ~videnÙ caratte- ristiche socialiste. · · J. J. SCHREIDER

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=