Critica Sociale - anno XLII - n. 14 - 16 luglio 1950
RASSEGNlJ L' E. P. U. Nell'ultima sebione dell'OECE che ha avuto luogo a Parigi durante la scor– sa settimana, è stato finalmente pa– rafato l'accordo per l'unione del pac gamenti europei. Con ta,le accordo, che entra in eoe– cuzione con H 1° luglio, si stabillsce una stanza di compensazione multila– terale fra tutti i paesi partecipanti al– l'OECE, il che rende praticamente con– ·vertlblli le loro monete anche se, per ora, l~mitatamente al soli trasferimenti visibili della bilancia del pagamenti. Come si è argutamente espresso un comunicato dell'OECE, tale accordo ha gli stessi vantaggi che hanno quattro giocatori di bridge, i quali,· anziché re– golare le loro perdite o vincite alla fi– ne di ogni rubber le regolano al termi- ne del gioco. & Molte sono state., le difficoltà che si sono dovute superax,e prima di arriva– re all'accordo finale; •in particolare è stato necessari.; prendere tutti gli ac– corgimenti per evitare delle forti emor– ragie d'oro, sia dai paesi fondamen– talmente debitori, sia da quelli il cui volume di commercio Internazionale, es– sendo >n funzione di determinate esi– genze sociali, può avere forti variazio– ni. li provvedimento che è ,stato adot– tato in proposito è· stato suggerito dalla Danimarca e consiste nella accettazio– ne del principio che restrizioni quan– titative potranno 'essere ripristinate, col consenso dell'OECE, qualora un paese doves,se subire pericolose emorDagle di oro. L'accordo prevede la costituzione di un apposito organo, alle dipendenzè del– l'OECE, che applicherà l'accordo. Tale organo avrà a disposizione un fondo di 350-400 milioni di dollari forniti' dal– l'ECA. Avrà una moneta di conto, l'EPU, il cui contenuto d'oro, di g. 0,888671, è pa-ri a que!Jo di un dol- laro. · Ogni, paese metterà a disposizione de– gli altri paesi partecipanti un plafond pari in valore al 15 % del valore to– tale del passivo_ e dell'attivo della pro– pria bHancla dei pagamenti, con essi e con l'area della sterlina, plafond che rappresenta il massimo di sbilancio 1;;, · un senso 'o nell'altro del singolo paese. La somma di tutti i plafonds è pari a 3.950 milioni di dollari, di cui il 27 % è assegnato all'area della sterli– na, 13 % circa alla Francia, 2 % al- l'Italia. · Le singole quote o plafonds sono sta– te suddivise In cinque parti. Ogni due mesi a partire dal 1° luglio l'EPU prov– vederà ad effettuare le _compensazioni multilaterali. In quella sede, quando un paese dimostri di essere creditore o debitore di un ammontare comples– sivo lnfe~lore al 20 % della propria quota, si vedrà Iscrivere questo am– montare nel suo conto presso l'EPU; In– vece, qualora il saldo debitore o cre– ditore fosse superiore, la · differenza . verrà regolata per la metà In oro (da versare o da riscuotere a seconda che il paese sia debitore o creditore) e per la metà con una iscrizione sul pro– prio conto. In definitiva, dunque, si può dire che della quota concessa o ricevuta da ogni paese partecipante all'EPU il 60 % CRITICA SOCIALE ECONOMICA è concesso a credito ed il 40 % contro pagamento 11¼ oro. L'accordo pe_r l'EPU contiene anche l'Impegno di llberallz– zare entro 15 giorni dalla firma del– l'accordo (cioè entro il 22 luglio) il 60 % del commercio fra i paesi par– tecipanti. Piano Pella e piano Sticker Nella stessa sessione l'OECE ha an– che esaminato, senza però 1 giungere ad , alcuna decisione, due « piani » per la Integrazione europea, dovuto l'uno al ministro Pella, l'altro al signor Stlcker della delegazione olandese e presiden– te del consiglio dell'OECE. Ambedue hanno In comune una ra– pida e totale eliminazione delle restri– zioni al commercio fra i paesi. par– tecipanti, con·· la differenza èhe il pla– no italiano vuole limitare la libera– lizzazione a questi soli _paesi con la creazione di un ordine tariffario pre– f erenzlale. La stampa ha sintetizzato li< proposta qualificandola come la crea– zione di un commonwealth europeo, an- 199 che se è previsto che per I paesi al di fuori del cordone la tariffa doga– nale sarà radlcalmpnte ridotta. li plano ola11dese si basa sul fatto che l'abolizione delle restrizioni quan– titative al commercio di Importazione può danneggiare certi paesi più di al– tri, per cui si pensa di procedere cau– tamente nell'opera di liberalizzazione e di abbinarla ad accordi per settori fon– damentali, come quello del pool del carbone e dell'ac,ciaio. Non solo, ma si pensa anche, sulla falsariga di una proposta francese che sta per tornare alla ribalta, di costituire una Banca che provveda a finanziare investimenti in quel ,paesi dove si renda,no necessa·ri al mantenimento del livello normale di • occupazione, qualora questo llvello do– vesse abbassarsi per effetto degli ac– cordi di integrazione. Anche in questa occasione, l'Imposta– zione economica liberista del ministro Pella si è rivelata con il suo progetto, ma non sappiamo con quania utilità per il paese che rappresenta, perché se c'è proprio un paese che deve te– mere gli effetti della liberalizzazione per Il proprio equilibrio sociale, que– sto è l'Italia. D. C. VITA INTERNAZIONALE ia crisi' francese risolta Pleven è dunque riuscito a risolvere quella crisi che, come abbiamo avuto occasione di rilevare sull'ultimo nume– ro quando pur sembrava che Queu!He steSse per riuscire, era tutt'altro che facile. La crisi è risolta ed i compagni fran– cesi ritornano al governò. E', questo ritorno dei socialisti nella compagine governativa; l'elemento principale della nuova formazione, e la condizione del– la sua riusdta, dopo che il fallimen– to di Queuille aveva dimostrato che • uno spostamento a destra del governo non poteva essere vitale. I socialisti ritornano con alcuni dei loro uomini più in vista e con lo stesso segreta– rio generale del Partito, Guy Mollet (ministro di Stato per i rapporti con il Conslgllo d'Europa). Gli altri dica– steri occupati dal socialisti sono i se– guenti: Informazioni (Albert Guzler); Difesa nazionale (Jules Moch); Istru– zione (Plerre Ollvler Laple); Marina mercantile (Deff.ère). Di particolare im– portanza,. perché esso viene occupato da un socialista dopo un periodo di spesso aspra polemica con i ,democri– stiani per i tentativi di clerlcalizzare la scuola e di potenziare a detrimen– to di quella pubblica la scuola pri– vata, l'occupazione del ministero del– la Pubbllca Istruzione. Nel ministero sono rappresentati In maniera quasi uguale l'Unione delle sinistre repub– blicane cui appartiene il presidente del Consiglio, il Partito radico-socialista ca– peggiato da Queuille all'Interno, l'll. R. P., che conserva In particolare il dicastero degli Esteri con Scbuman, ed alcuni indipendenti, tra cui il ministro delle · Finanze, Petsche, oltre, natural– mente, alla S.F.I.O. Il ministero comprende cosi tutti i partiti democratici, escludendo quindi . i comunisti e i gollisti che Infatti ban– no 'votato contro (I gollisti si erano astenuti nella votazione di fiducia a Pleven prima della formazione del mi– nistero). Tuttavia, sebbene il governo abbia questa composizione e la crisi sia sta– ta risolta In questo modo, indubbia– mente, a causa anche della situazione internazionale critica, sarebbe secondo noi un errore considerare questo go– verno come un governo di unione na– zionale, I partiti inf;,tti si sono accor– dati, ed in particolare· hanno accettato l'accordo i compagni socialisti, non già con un accantonamento delle loro esi– genze, ma con I 'intento di sostenere quelle di esse che è possibile nelle cir– costanze presenti sostenere. Questo, se– condo alcuni commentatori, costituisce un elemento di debolezza del nuovo governo, che può trovarsi da un mo– mento all'altro minacciato da una nuo– va crisi. Ma è invece un fatto, alme– no secondo noi, che la vera debolez– za il governo l'avrebbe avuta In sé qualora fosse stato il frutto di un accordo raggiunto sotto lo stimolo del– .la paura o della necessità, Incapace quindi anche di intravvedere possibili– tà di una azione di largo respiro e non puramente contingente. Che poi la vita dei governi francesi sia sempre mi– nacciata dai pericoli di crisi, è _ que– stione che dipende direttamente dalla costituzione attuale dell'Assemblea. Le conversazioni anglo-russe Il tentativodel panditNehru Mentre la guerra In Corea prosegue con accanimento ed In modo che è im– possibile prevederne gli sbocchi, sono da notare sul piano diplomatico i due tentativi di mediazione, o meglio di
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