Critica Sociale - anno XLII - n. 14 - 16 luglio 1950
CRITICA SOCIALE 197 ------------------------ sterna in tutto il C0JllJ1)0 della stpeculatzioneumana che abbia ·un tale grado di certezza? Io non lo credo. E ancihe .se c'è, non è il credo staliniano. ·Da questL ,errori fondamentali di storia, psicologia e filo– sofia è s<:guito per logica inevitabile tutto ciò che è repel– lente nel comunismo. Nel 1918 l'Assemblea Costituente in Russia alV'eva una maggioranza anti-bolscevica; perciò i bol– sc6vichi, essendo certi dL stare dall'<ll. parte della ragione, sciolsero l'Assemblea e furono costretti a governare apei-– t~nte con la forza., Non aventlo alcuna base legale pèr conservare il potere dovéttero proibire tutti 'gli altri partiti politici. Quando una minoranza tiene i1 potere con la f9rza deve fondarti sulla polizia: la situazione crea una tirannia poliziesta attraver-so il timore delle congiure, la tirannia {)'roduce llin'f;deltà e l'infedeltà aumenta la paura delle con– giure. Questo circolo vizioso restringe continuamente la cer– dhia di queni ohe detengono il potere, e aumenta la parte di potere s,p~ttante 0, coloro che controllano la ,POlizia. Pre– sto o tardi la .polizia l!)er ·mantenere i1 s,uo potere inventa complotti o fa in modo che agenti provoça.tori li fomenti– no. Alla fin.e ciascuno sos,petta l'altro; i figli denunziano i genitdri, le mogli denunziano i mariti. Ognuno sa solo che il suo tu.mo può v:nire anche domani, col plot~ne d'esecu– zione, la prigione segreta, o con la morte lenta dei lavori forzati ndl'Artico. Questa è la realtà sorta da una tr0ppo fervente fede che aveva trovato ,la strada di un paradiso terrestre. In origine i comunisti, benchè detenessero ,il potm nelle foro mani, fecero· un tentatwo di assicurare l'eguaglianza ecmdmico, che era sempre stata uno, dei fini. professionali del socialismo, La prima generazione, che aveva s,offerto esilio e ,pereecuzionf per le sue ideologie, continuò a viivere austeramente e semplicemente. ,Ma tutto questo cambiò, co- ' me tutti ·avrebbero dorvuto preivedere, quando il comunismo divenne la evidente strax:la <verso il successo e attrasse i carrieristi. Ohe ~an.taggio ha il potere senza il bottino? E in, tal modo !'ineguaglianza economica venne di• nuoivo .de~ lvberatamente introdotta, Ora, secondo le informazioni che si sono 1>0tute ottenere, tale ineguaglianza è maggiore in' Russia' che in qualsiasi altro paese. I sindacati sono parte del governo; un lavoratore negligente P"llÒ essere in".iato in un ~ di lavoro forzato o privato della tessera annona– ria; il ver,o proletario è più impotente di quanto non lo fos· se in Ing1hilterra nei giorni peggiori della rivoluzione indu,– striale. Il trattamento riservato in I111ghilterraai lavoratori agricoli, come è stato reso noto nel ViJ!age Lab<XWer di Ha.mmonds, era sipaventoso, ma ·a-Imeno non\ era· la morte e la deportazione di milioni di contadini, deliberata.mente ' caµsata da Stalin. La vita di Oliiver Twist nell'ospizio era poco piacevole, ma era un parooiso a paragone di quella dei bambini senza casa come è stata descritta in Niew C,ìvi– liroti<m di Webbs. Il lavoro scliiavistioo in Russia, come la legge per i po– veri in Inghilterra nel diciannovesimo secolo, è un esempio di UllllQnitarismodevfo.to. L'idea ol\Ìginaria era che· il vizio non è innato nei criminali, i quali sono invece vittime di cattive condizioni sociali; date loro sane condizioni di vita e U'l1 onesto }QJVOro ed essi si correggeranno. Ma la Russia dopo la prima guerra,. mondiale era in cattive condizioni ; per evitare ohe il delitto potess,e essere reso attraente, il la– voro correttivo imposto ai criminali doveva essere. duro e sgradevole. Poco per volta, la segretezza e il potere dispo– tico ,produssero il loro natural risultato. I campi di lavo~ .erano economice.mente -.redditizi; l'assenza di macohinario non importava tanto come cori il laivoro libero; le cattivè condizioni non importavano affatto, dal punto di vista delle autor.ità. E j,OSÌ i criminali diwennero utili, tanto da do– verne as,sicurare un rifornimento costante, mediante cambi.a– menti della legge, epurazioni, deportazioni, , specialmente di polacchi ed altri cittadini stranier,i di° paesi conquistati. Da fonti autorevoli si cakola che il sedici per cento degli uo– mini adulti residenti nel territorio dell'U.RS.S. sono con– dannati ai lanrori forzati ; questo è probabilmente un cal– colo in eccesso, ma la cifra ,certamente ammonta a molti milioni. E non vi è alcun dubbio che le condizioni di co– storo sono disgraziate al di s,opra di Oiglli immaginazione. U.n male in Russia, ohe è una condizione per la sopra'V· vivenza degli altri, è la segretezza - .nera, impenetrabile sègretezza, non so1o a proposito di questo· o queHo, ma. per . tutto. Le altre nazioni pubblicano statistiche; i russi no, salvo 1~ statistiche di propaganda circa il futuro. Le altre nazioni pèrmettono agli stranieri di vieggiare liberamente nei loro ,paesi, edcetto in poehe zone militari ; i russi no. Gli altri governi permettono ai loro cittadini di viaggiare al– l'estero; il gov:mo sovietico no, per timQlfe che i suoi cit- · t,a,dini faociano ,sfaivorevoli ,paragoni fra le condizioni in Rus,sia e le condizioni nel resto del mondo. Nella Siberia nord-orientale, in un'area vasta come la Francia e la Ger– mania messe insi=e, ,che è abitata solo da funzionar.i e forzati, ·c'è una vasta zona aurifera, ritenuta importante quasi quanto quella del Sud-Afri<oa; ma nessuno all'infuori del governo sovietico sa .neanche' appros-simativamente quan– to essa prodll'Ca. Quando il Presidente della Royal Society voleva informare Vaivilov ,che era stato eletto membro ono– rario ,della Royal Society, non riuscì a scopri<re dove era Vavilov, e neanohe se fosse vivo o morto. Cosa sta acca– dendo dietro il velo? Non la creazione di un'Utopia, io credo. Ai temipi 'degli Zar c'era un libro famoso, Chi può eis.11e1re libero e felioe in Russia? Nes•s4n libro del geqen: po, t-rebbe essere pubblicato nella Russia di Stalin. Non ,ho parlato della Russia ndle relazioni internazionali( Questo è un t:ma fa.miliare al pubblico di tutto il mondo. L'im1I>erialismosovietico, la malafede sovietica, il rifiuto so– vietico di impedire. una ,corsa all'armamento atomico, tutte queste cose sono brutte, ma non sono tanto nuove come i mali ,inter,ni. In Russia, acme in un i~-;nso laboratorio umano, ,lo studioso può 'Vedere quale sia 1,i conseguen~ di las,ciare campo illimitato d'azione alfi.mpulso del potere in un moderno Stato monolitico. E' tino spettacolo terribile, e tutto deriva da errori nel pensiero di Lenin. Ed è proprio questa deri-vazione· da eFrore intellettuale che ho voluto in particolar modo dimostrare. BERTRAND RUSSEL
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