Critica Sociale - anno XLII - n. 14 - 16 luglio 1950

196 CRITICA SOCIALE L'attuale sistema sOV1eticoè un'e,strinsecazione della astiosa misantropia di Marx (r). Le ragioni che condussero i sei autori di « The God that Failed » alla rottura finale con il comunismo sono interes– santi. Koestler, nell'ozio forzato di una prigione spagnola, si corwinse dell'importanza. dell'individuo. Silone, quando gli fu dhiesto di partedpare alla condanna ufficiale di un documento scritto da Trotsky, chiese di vedere 1)rima il documento; gli fu detto che non poteva vede,rlo, ma che la disciplina di partito richiedeva dhe egli dovesse condannar– lo ugualmente. Rkhard Wright desiderava di rimanere umo scrittore, ma trovò fra i compagni americani un senso di profondo sospetto verso gli intellettuali, che ben presto li portò a denunziarlo come traditore. André Gide fu soprat– tutto spaventatÒ d'< l.ll' idolatriadi ·stalin e dalla mancanza di libertà intellettuale o artistica. Louis Fischer, dopo molte esitazioni, la rupipe infine col Pe,rtito in occasione del Pat– to Hitler-Stalin. Sperud:r, che 'fu membro del Partito solo per brevissimo tempo, fu disgusl.!,to dai metodi ohe i comu– ni,sti impiegavano per soggiogare altri gruppi fra i realtsti spagnoli, ohe forono anche la causa determinante. della ri– volta finale -di Arthur 'Koestl:·r· contro l'ortodossia del Par– tito. * * * Da parte mia, mentre considero che questi sono tutti mo– tivi di critica, a me sembrano - eocetto per quanto con– cerne l'importanza del.Ji'indi;viduo - riguardare piuttosto· i sintomi che non la causa fondamental-e della malattia. La causa fondamentale è a mio parere il dbgmatisrno, nonchè l'assenza completa di bontà d'animo. E' proprio la combi– nazione di questi due difetti, uno intdlettuale e l'altro mo– rale, che s~bra glus6ficar~ la dittatura e l'uso di mezzi crudeli per rafforzarne il successo. Dati .questi due difetti, - ,ciheg:ià esistevano ambedue in L,enin - tutti i mali che ne seguirono dovwan0 · ,per forza slvilu-p;par~i a suo tempo a meno c:he non ne fos~ero impediti da una qualche causa esterna. Niente di di-vei.isoda ciò che è accaduto era da attendersi da chiunque avesse conoscenza della storia, com– prensione de-Ila natura umana o si ,rendesse conto attraverso la filosofia della fallibilità delle convinzioni dogmatiche. Purtroppo,- quando il dubbio diviene insopportabile e l'incer– tezza non rpiù to1'1ernbile,quando lo 51Jettacolo dei mali esi– stenti, diviene così penoso dhe l'ansiosa ricerca di una ra– pida cura diventa irresistibile, allora gli uomini si rifiutano di ascoltar: ,più oltre la cauta ragione ed accettano con la foga della rinuncia qua.Jsiasi infondato vangelo appaia a promettere giustizia. Questa è stata ia gene;;i della fede nei migliori fra i devoti e,l Comunismo. La storia ha fonosciuto molte dittature· dogmatioh~, e i loro annali non sono incoraggianti. Il primo personag,gi.o storico che fondò un gov<rno composto di uomini scelti per la loro adesione ad un certo credo ,fu Pitagora, il quÌllè per un certo tempo st01bilìla sua autorità sulla città di Crotone, esortando i cittadini a studiare geometria e ad astenersi dal mangiare fagioli. Ma o per odio alla g:ometria o per amo– re dei fagioli, i cittadini si rivoltarono contro di lui ed egli dovette fuggire. Un esempio più importante fu la Chiesa medioevak, 111 qua•le, benchè nominalmente fondata su una relilgione di a~ore, cercò di far valere i suoi dogmi median– te -l'Inquisizione. I.I si,,tema di Cromwell · del dominio degli « eletti da Dio» 01Veva molte af,finità col sistema di Lenin: cominciando con la dbfeJa della democrazia ·e della libertà finì con lo stabilire un'odiata tirannia militare .. Lii Rivolu– zione francese partendo da.i dir-itti dell'uomo diede ori,g;ine prima a Robe51Jief'ree poi a .Napoleone, e· nessuno dei due ebbe molto rispetto per i diritti u.niani. In tutti questi casi la fonte di ogni male fu la credenza dogmatica in una pa- (1) Non condi,vldiamo, natu.almente, ,questo giudizio dell'il– lustre & uto.re. A parte il fatto che H ,pensiero di -Marx è statò travisato e di-storto dal .bolscevi.smò, un regime politico non può essere estrinsecazione del cara1tere di un u.omo, morto parecchie deeine · di ainnr pd,ma 1 che questo :regime s·cxrgesse (nota di C. S.). · nax:ea: una credenza tanto dogmatica ed una panacea tanto s,plendida ohe quafonque crudeltà venne ritenuta ammissibi– le !Per giungere a.J. compimento dello scopo desil:lerato. In tutti questi casi, come nella Russia sovietica, ci fu un errore di ,psicologia. Dolce è il potere; esso è una droga, il cui desiderio aumenta con l'01bitudine. Coloro che si sono impadroniti del potere, anche .per il più nobile dei motivi, ben presto si p,rsuadono che vi sono ottime ragioni per non abbandonar.lo. Cio è più 1)rdbal:lile che avvenga parti.colar– .mente se costoro credono di rappresentare una qualche cau– sa straordinariamente importante. Penseranno c:he i loro av: v-.rsàri sono ign.ora__r1ti e ,perversi; non passerà molto tempo che giun/geranno a odiarli. Quale· diritto hanno questi scel- 1e-rati di orux,rsi aJ.1'3/VIVento del mi:!lennio? Se questi debbo– no essere 1)erseguitàti, è senza .dubbio cosa incresciosa, ma., dopo tutto, non si può fare una frittata senza rompere le uova. Nel ifrattemrpo ai pionieri, che hanno stabilito un'oli– ga,rchia, ·succedono nella loro rposi>zioneprivilegiata uomini fatti di più comune argiHa, che 'amano i privJ!egi ma non hanno mol-to interesse per il mil.Jennio. Per questi nuovi uomini la cosa importante è di conservare il potere, e non di usarlo come un mezzo ,per l'accesso ad un paradiso fina– le. E così quelli ohe erano i mezzi,, dwengono i fini, ed i fini originari sono dim;nticati, sa1vo la .domenica. E' una vecchia storia, e dovrebbe essere anche familiare ormai, e tuttavia Lenin ed I i suoi ammiratori non ne hanno tratto la morale .. * * * Vi -è stato anahe quel che si ;può chiamare un errore fi– losofico. Nel lungo catalogo della. follia umana una infi– nita serie di af,fermazioni, che in seguito si dimostrarono fal·se, sono state rntenute così indubitabili da giustificare la persecuzione degli SC( ttici. S.i credette fermamente che si praticassero la magia, la stregon.eria, la magia nera; innu– ' metevoli vittime morirono dopo atroci agonie perchè ere– , dute colpevoli di questi peccati. Una signora spagnola fu $Ottoposta alla tortura della ruota perchè si era cambiata la biancheria di, sabato e a,veva detto che la carne di maie.le le era indigesta; tanto bastò all'Inquisizione per sospettarla di essere ebrea. I Quacc:h:ri furono perseguitati perc:hè cre– devano nel Nuovo Testamento, ed ·i J.i 1 beri pensatori perohè oon vi credev-ano. Tutte queste crudeli a,ssurdità diminuiro– no ·n:1 diciottesimo secolo e praticamente scomparirono nel diciannovesimo. La nostra èra le ha fatte rinascere. La teo– logia del material, is.mo dialettico è sottile come quella- di Costantinopoli nel si:sto secoJ.o, (Il lettore ricorderà che l'Imperatore Giustinianò, sec.ondo l'opinione degli 011to<lossi dell'epoca che gli sopravvissèro, a_ndòall'inferno perchè era un A,ftartodocetico· - o Giulianista). E la punizione per l'e– resia .i.ella Russia moderna è severa quanto nelle· prei;e– denti ere di pe,:!;eouzione. E, colmo dell'assurdità, ciò vien fatto nel nome del « S~ia;lismò SCLéntifico ! ». Si dice tal;volta·: dato che ddbbiamo agire s,ulle nostre credenze, come possiamo farlo se tutte le nostre credenze . sono dubbi~? Due ris,poste si possono dare. fo ,primo luogo, ci sono diverse gradazioni di dulbbio; in alcunL cas.i il dub– bio è quasi inesistente. In secondo luogo, alcune azioni cau– sano lieve danno anche se la credenza ohe le ispira è falsa, mentre altre causano g,ra.ve danno a m~no che 'la credenza che le ispira non sia esatt.amente vera. Se si è liquidati o bruciati al rogo 1)erchè .non si è _d'aècordo oon le autorità costituite riguardo a quella astrusa questione teologica, nul– l'altro che danno vi:ne ,provocato a meno ohe le autorità non siano per,fettamente sicure non solo deUJ loro opinione ma della loro credenza che l'errore su quella· questione può provocare conseguenze disastrose. Invece, se per esempio u– scite di ,casa con l'ombrello credendo che p ioverà mentre invece ·fa bel tempo non ne deriva certo un gra.ve danno. La teoria oomunista dtlla dittatura 1>resuppone che il successo finale 111el raggiungimento ·della meta è certo - tanto certo da giustificare almeno una generazione di sacrifici.o, schia– vitù, odio, spionaggio, lavori forzati, estiJJzione di pensiero indipendente, e rifiuto di collaborare in alcun modo con na– zioni ohe hanno governi oonsi.derati eretici. Esiste un s;-

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