Critica Sociale - anno XLII - n. 13 - 1 luglio 1950
CRITICA SOCIALE 183 ------------------------- F. I. M. o A. R. A. R. Da quasi due anni nessuno parlava pilÌ del F.I.M., sembrava che non esi– stesse. Poco più di un mese fa iI mini– stro La Malfa ha p11esentato alla Ca– mera un progetto di liquidazione del F .I.M. e di incarico ad una spèciale sezione dell'A,-R.A.R. di provvedere alla sistemazione delle aziende bisognose di ulteri.ore aiuto, assegnandole a questo scopo la gestione . di un fondo di l O miliardi. C'è ·stata poi la discussione del pro– getto alla Camera in sede di commis– sione Finanza e Tesoro ed è emerso il netto- contrasto d,i opinioni non solo fra opposizione e governo ma anche fra governo e membri influenti della stessa maggioranza. Quali sono le- tesi in c1mtrasto? L'op• posiztone vuole la continuazione del F .I.M. ed è comunque contraria al pa§– saggio dell'incarico ali' A.R.A,l\,-; i dis– sidenti della m/'ggioranza hanno prati– camente la stess..: posi>iione ~ttenuata da due condizioni: 1) la continuazione del F.I.M. per altri due anni; 2) mo– dificazione nella ·composizione del ·co-• mitato direttivo, escludendone i buro– crati ed 'includendovi dei tecnici. Ma il problema è proprio questo? .Ab– biamo l'impressione che illustri uomi– ni di governo, distinti economisti ed abiH uomini politici stiano consideran– do due alternative ugualmente insigni– ficanti per la soluzione delle vere dif– ficoltà che assillano dalla fine della guerra ad oggi uno dei più importanti (se non il più importante)' setto;e del– la vita economica nazionale, quello me– talmeccanico. Che il F .I.M. debba esser'\ liq,\lidato non vi è dubbio per il pessimo •modo in cui ha funzianato, ma che il pro– seguimento del compito debba o meno essere affidato all' A.R.A.R. non ci s·em• bra una questione molto importante. Lo è invece, e ne siamo perplessi, il fatio che p~r questa continuazione si assegnino soltanto 10 miliardi,. soro.– ma che sarà appena sufficiente ·a gra• duare nel tempo una liquidazione. c,he è iniziata il giorno in cui è nato il F.I.M. ossia 1'8' settembre 1947. Il problen;ia ·invee~ è: che co~a il governo intende fare per assicurare· un impiego ai lavoratori occupati e dar– ne uno a quelli disoccupati? Non cre– de il governo che l'industria meGClfllica sia di settore che più di ogni altro debba esser quello nel quale bisogna ricercare le opportunità di lavoro? La risposta a queste domande do– vrebbe imporre al governo iniziative di ben altro genere da quella pro.posta ,dal ministro La Malfa. D. C. .dette ,alla nomina di un Presidium e di una Corte suprema. Nel febbraio 1946 i vari raggruppamenti e organiz– zazioni .riv•<;>luiionarie erano stati fusi in un'unica formazione che assunse pòi il nome di Fronte democratico naziona– le, dominato dal partito comunista detto « partito del lavor_o ». Veniva ·in– _tanto organizzata una milizia popola– te con più di 100,000 uomini armati con armi tolte ai giapponesi e adde– strati da uftlciali sovietici. Si proce– dette ad una niforma agraria basata sul– la confisca e la ridistribuzione delle terre ad affittuari e piccoli proprie– tari, mentre le industrie venivano na– zionalizzate .con l'assistenza di tecnici russi. Gli americani istituirono invece ne.I– la Corea meridionale un governo mi- · litare e per questo fatto si attirarono le antipatie dei coreani, mentre . dal canto loro gli americani non avevano fiducia dell'atmosfera di Corruzione che divampava dopo la liberazione. Venute a fallire per le restrizioni im– poste dai russi i 'tentativi di una com– missione per libere elezioni, gli Stati Uniti deferirono la questione all'ONU. Intanto i russi pFoponevano lo sgom– bero delle truppe da farsi entro il 31 dicembre del 1947, mentre gli ameri– cani sostennero che prima si sareb– bero dovute fare .le elezioni. La com- VITA INTERNAZIONALE . missione politica dell'ONU aderl a questa proposta e nominò una com– missione, di cui la Russia ri-fiutò di far parte, che venne invfata in Ct>rea, con l'iiicarico di organizzare le elezioni nelle due zone. Ma di· fronte all'ostru– zionismo del nord, si decise di fare 1-e elezi-on.i' nella sola regione meridio– nale. Esse ebbero luogo il 10 maggio e v,idero un netto successo dei partiti di destra di Syngman Rhee- e di Kim Lung Soo, L'Assemblea venne conva– lidata dalle Nazioni Unite e approvò una costituzione, valida per tutta la Corea, in ba~e alla quale gran parte dei poteri furono déferiti al Presiden– te coadiuvato da uii vicepresidente e da un Consiglio dei ministri da lui revocabili con il consenso di una As– semblea legislativa quadriennale, La guerraIn Coreae I suoiprece– denti La Corea- era stata annessa all'im– pero giapponese nel 19~0. Precedente– mente essa ' era rimasta indipendente sotto la garanzia della Russia e dello stesso Giappone, che aspirava ad im– possessarsen:e, -dopo la sua vittoria sul– la ina nel 1S95. Per il Giappone è evidente la sua importanza specialmente strategfca. Inol– tre, la parte settentrionale e -orientale della regione è ricca di carbone, fer– ro, oro, mine~ali di alluminio e altri. Naturalmente, la · dominazione giappo– nese favori l'industrializzaztone del nord della regione. Nella parte meri– dionale invece il Giappone intensificò la coltivazione specialmente del riso, ciò che gli consenti nel 1930 di co– prire il proprio fabbisogno. Però, il Giappone impostò questa sua politica sullo ,sfruttamento ed il livello di vita della popolazione non migliorò, ed an– zi i sistemi di controllo giapponesi erano tali che praticamente i contadini furono legati alla terra, Si sviluppò quindi facilmente in Corea un movimento clandestino anti– giapponese, brutalmente represso d11l Giappone già nel 1919. I capi che riuscirono a sfuggire co– stituirono in Gina, negli Stati Uniti, in Francia ed in Gran Bretagna colo– nie di fuorusciti. E il dottor Syngman Rhee, uomo di cultura, formò a Scian– gai già nel 1919 un governo coreano in esilio. Nel 1932 egli fece anche un tentativo presso la Società delle Na– zioni, che falli, dopo di che egli si ri– fugiò negli Stati Uniti. In Cina rima– se invece Kim, Koo, il quale organ,Iz– zò bande di guerriglieri coreani per la lotta, specie in ·Manciuria, contro i giapponesi. All'Interno del territorio Biblioteca Gino Bianco invece la lotta iiont~o giapponesi , venne condotta soprattutto dai .comuni– sti cht si organizzarono in partito fin dal 1917 e si svilupparono sia, pure non molto, intens·amente, mano a· mano che si sviluppavano le industrie nel paese, tànto che alla fine della guer– ra gli- occupati nelle industrie e nelle miniere erano 2 milio,ni e gli iscritti al P.C. 50,000, Nel 1936 i coreani costituirono un f.rante unico antigiappqnese, che costi– tuì di fatto, come in altri luoghi, una ·tregua tra i comunisti e gli altri par– titi nazionalisti, tregua che si spezzò subito dopo .la guerra. · Il giorno stesso della dichiarazione di guerra al Giappone, truppe russe sbarca,rono nella Corea 'settentrionale ed altre vi P,enetrarono v:ta terra. Un mese dopo, truppe americane, coman– date dal generale Hodge, sbarcavano nella Corea meridionale. I due eserci– ti si incontravano lungo il 38° paral– lelo, che divenne la linea di demar– cazione tra le due zone di occupd– zione. Nella Corea settentrionale gli occu– .panti affidarono il'amministrazione ad un comitato del popol'o, che divenne poi « Comitato interinale del popoÌo per la Corea settentrionale » la cui presidenza venne affidata al, capo del movimento di resis4enza Kim Il Sung. Il 3 novembre vennero organizzate le elezioni con sistema sovietico che na– turalmente confermaronò i membri già designati. Nel febbraio 1947 fu convo– cata l'Assemblea nazionale che proce- Le miniere l'e fonti di energia, i ·trasporti e le risorse marittime della zona vennero dichiarati- proprietà del– lo Stato, Presidente fu poi nominato, il 12 luglio, Syngman Rhee. Proclama– ta la repul)bJica coreana il generale Hodge Jasciava il paese mentre si pre– parava lo sgombero delle truppe ame– ricane, che venne c_ompiuto il 28 giugno 1949. Negli ultimi tempi si segnalavano frequentemente incidenti di frontiera, mentre fallivano i tentativi per l'unl– ficazioue del paese. Nel suo rapporto sul proprio lavorò' di sei mesi, fa Cf>m– missione dell'O,N.U. dichiarava l'im– possibilità di _una unificazione anche solo economica del paese, e comunica- . va di non aver mai potuto prendere contatti con il governo settentrionale che le aveva anche negato l'Ingresso nella zona. D'altra parte, anche il go• verno meridionale si era mostrato in– transigente. Da ricordare anche che il 17 marzo CATTOLICA GRANDE ALBERGO KURSAAL. Trattamento di prim'ordine - Condizioni speciali per prenotazioni L. 2700 al giorno (vitto, alloggio, servizio, tasse) Organizz. F. Bei:tazzoni - Via Ramazzini 3 - MILANO - Tel. 266-148
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=